8 Marzo, “Fa che accada”

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8 Marzo, “Fa che accada”

06-03-2015 - scritto da Cinzia Iannaccio

Giornata Internazionale della Donna, percorsi passati e futuri.

Festa della Donna, l’eguaglianza è veramente possibile?

8 Marzo, “Fa che accada”

L’eguaglianza è veramente possibile tra genere femminile e maschile dal punto di vista sociale? Me lo domando spesso, ed in particolare in queste ore in cui si festeggia l’8 Marzo, Festa della Donna, o per essere precisi, la Giornata Internazionale della Donna!

Una mia amica insegnante ha da sempre spiegato ai suoi bambini che “volere è potere” e credo che sia un messaggio importante con cui far crescere le nuove generazioni, anche in relazione ai diritti civili delle donne. Per questi motivi mi piace in modo particolare il motto che la International Women's Day ha individuato per il 2015: “Make it happen”- “Fa che accada”.

C’è molto da far accadere, sono tante le cosa da cambiare. Vorrei fare in modo che femminicidio scomparisse, che bambine e donne non venissero stuprate o picchiate, che avessero la forza di lasciare il loro aguzzino e che ci fosse sempre un’istituzione pronta ad accoglierle e difenderle. Non vorrei più sentir parlare di donne che hanno, a parità di mansioni, uno stipendio più basso degli uomini o che vengano assunte per la loro avvenenza più che per il curriculum, e desidererei cambiare quello che vedo abitualmente, che debbano subire molestie sul lavoro o essere licenziate perché incinte. Vorrei che le leggi che ci sono in tal senso venissero applicate. Occorre fare in modo che accada: che non capiti più di sentir parlare di donne che muoiono di parto. Semplicemente vorrei una medicina di genere, con farmaci adatti e testati su signore anziché sugli uomini!

Vorrei fare in modo che accadano tante cose positive e sono ottimista, perché la strada fatta finora insegna - come dice la mia amica - che volere è potere. Dai primi anni del ‘900, da quando cioè si celebra la Festa della Donna (anche se allora non si chiamava così) di passi giganteschi in avanti ne sono stati fatti nel mondo: pensiamo solo al diritto di voto, alle modifiche sul lavoro, o anche alla stessa legge sulla maternità o lo stalking.

Mi piace però citare Gloria Steinem considerata la leader del movimento femminista negli anni clou del suo fervore che afferma:

“La storia della lotta delle donne per l'uguaglianza non appartiene a una singola femminista né a qualsiasi organizzazione, ma agli  sforzi collettivi di tutti coloro che si occupano di diritti umani".

Oggi nel 2015 la Festa della Donna la voglio celebrare con la mia famiglia (come sempre del resto) e condividendo con voi una notizia che trovo straordinaria, segno di cambiamento e fiducia nel futuro: nei giorni scorsi, un gruppo di uomini afghani ha marciato nelle strade di Kabul, per attirare l'attenzione ai diritti delle donne indossando il burqa. Ha spiegato uno degli attivisti: “le nostre autorità celebrano la Giornata internazionale della donna in grandi alberghi, noi abbiamo voluto farlo in strada... Uno dei modi migliori per capire come le donne si sentono è camminare a piedi indossando un burqa ".

Qui il video e gli approfondimenti.

 



A cura di Cinzia Iannaccio, Giornalista professionista iscritta all'Albo dal 2007, blogger, specializzata nel settore della salute e del benessere.
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