Acne: mini guida agli esami e alla diagnosi

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Acne: mini guida agli esami e alla diagnosi

27-05-2015 - scritto da Viviana Vischi

Di solito non sono necessari accertamenti specifici, ma in alcuni casi per scoprire il tipo di acne e le sue cause il medico può prescrivere degli esami.

L'importanza della visita dermatologica per impostare una diagnosi e una terapia corrette.

Acne: mini guida agli esami e alla diagnosi

L’acne è una vera e propria patologia delle pelle che colpisce circa il 90% degli adolescenti italiani e anche una buona percentuale di adulti (si parla proprio di acne giovanile e di acne adulta). Ma l’acne non è una sola: può essere classificata a seconda della gravità come grave, moderata o lieve, può essere catalogata sulla base del tipo di lesioni che produce (comedoni, papule, pustole, cisti e altro ancora) e naturalmente può essere distinta sulla base delle cause scatenanti e delle caratteristiche della patologia.

L’acne è una malattia multifattoriale, ma tra le cause principali troviamo sicuramente uno squilibrio ormonale. A provocarlo possono concorrere diversi fattori, come ad esempio:

  • uno squilibrio del ciclo mestruale
  • il sovrappeso
  • l’iperandrogenismo, ovvero una eccessiva produzione di ormoni androgeni, come il testosterone. Questa condizione può dipendere dalla presenza di cisti ovariche, da tumori dell’ipofisi o della tiroide e da altre patologie più o meno rare

Ecco perché, prima di arrivare alla formulazione di una diagnosi, il dermatologo deve effettuare una corretta anamnesi del paziente: proprio per individuare eventuali segnali che indichino la presenza di una patologia che potrebbe provocare gli squilibri ormonali alla base dell’acne. In questa fase il medico indaga sulla storia clinica del paziente, sul suo stile di vita, sulle precedenti patologie e su quelle in corso spaziando, se necessario, sino alla storia clinica della famiglia.

Sulla base delle informazioni raccolte in questa prima fase, il dermatologo decide se è il caso di sottoporre il paziente ad ulteriori accertamenti. Spesso di tratta semplicemente di un esame del sangue per valutare i livelli di alcuni ormoni, tra i quali:

  • testosterone
  • lh (ormone luteinizzante)
  • fsh (acronimo di Follicular Stimolating Hormone, l’ormone follicolo stimolante emesso dall’ipofisi anteriore che svolge, insieme all’ormone luteinizzante, un ruolo importante nella generazione degli ormoni sessuali)
  • altri ormoni

Oltre ai dosaggi ormonali, un altro esame che potrebbe essere prescritto nelle ragazze è l’ecografia, per verificare che l’acne non sia il sintomo di problemi a livello delle ovaie o dell’apparato riproduttivo.

Insomma, l’acne è una patologia a sé ma può anche essere il segnale di squilibri e malattie a carico di altri apparati ed organi.

Alla luce di tutto questo, la conclusione è che è sempre bene rivolgersi a un dermatologo per due motivi:

  • perché con una diagnosi accurata e una terapia corretta si ha la tranquillità di prendersi cura della propria pelle nel migliore dei modi
  • perché grazie al dermatologo è possibile arrivare alla diagnosi di altre patologie associate alla comparsa dell’acne, mettendosi sulla buona strada non soltanto in direzione di un aspetto migliore ma anche di una migliore salute generale


A cura di Viviana Vischi, Giornalista professionista iscritta all'Albo dal 2002, Direttore Responsabile di diverse testate giornalistiche digitali in campo medico-scientifico.
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ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.



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