Adenoma della prostata: il trattamento risolutivo con laser

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Adenoma della prostata: il trattamento risolutivo con laser

27-09-2013 - scritto da Prof. Fabrizio Iacono

Il laser per la chirurgia della prostata: un giorno per la diagnosi, un solo giorno per la terapia

Grazie alla “luce magica” del laser, nessun bisturi, nessun taglio: una nuova tecnologia applicata alla chirurgia della prostata

Adenoma della prostata: il trattamento risolutivo con laser

La laser terapia già da diversi anni, trova le più svariate e diverse applicazioni in campo medico. In Oculistica è utilizzata per correggere difetti di visione, in dermatologia e chirurgia plastica per far sparire fastidiosi inestetismi cutanei, in urologia per il trattamento della calcolosi. L’ultima frontiera trova la sua applicazione proprio in campo urologico, per il trattamento di quella che gli addetti ai lavori definiscono come IPB (Ipetrofia Prostatica Benigna).

Prima di parlare di questa “luce magica” che, promettono gli esperti, offre risultati entusiasmanti, cerchiamo di capire cosa è e come si presenta la ipertrofia prostatica benigna (IPB). Iniziamo con il dire che, come dice il nome stesso, stiamo parlando di una condizione benigna che interessa la ghiandola prostatica, che come tutto il nostro organismo, va incontro a fenomeni di invecchiamento. Tale invecchiamento si palesa intorno ai 50 anni d’età, con una progressiva difficoltà ad urinare, che si traduce in una riduzione della forza del getto urinario, in un eccessivo sforzo addominale per iniziare la minzione, in continui risvegli notturni per vuotare la vescica. Con il passare del tempo, poi, possono verificarsi infezioni urinarie che assumono carattere ricorrente, bruciore minzionale, sensazione di mancato svuotamento post-minzionale, minzioni sempre più frequenti, fino addirittura alla necessità di cateterismo d’urgenza per blocco minzionale.

Questo corollario di sintomi non è altro che la conseguenza dell’aumento volumetrico della porzione centrale della ghiandola prostatica (l’unica parte interessata da questo fenomeno) che determina una condizione di ostruzione progressiva al vuotamento della vescica che nei casi più gravi esita nella formazione di voluminosi diverticoli di parete.

La diagnosi è fondamentalmente clinica ed è il paziente stesso a suggerirla al medico riferendo uno o più di quei sintomi descritti in precedenza. Un’ecografia sovrapubica a questo punto, permette di valutare le reali dimensioni dell’adenoma prostatico (così è definita la porzione della ghiandola che si ingrandisce), la cui grandezza non sempre correla con la gravità dei sintomi.

Fino a qualche anno fa, la terapia,per le prostate medio-grandi (peso > 70gr), era esclusivamente chirurgica a “cielo aperto”. Allo stato attuale delle conoscenze scientifiche si è arrivati, invece, a una terapia chirurgica altrettanto risolutiva che sfrutta gli orifizi naturali (chirurgia endoscopica), e non necessita quindi di alcun bisturi.

Il ricorso a questo tipo di chirurgia è stato possibile, però, solo grazie all’avvento del laser, e in particolare all’ultimo ritrovato di questa tecnologia, il laser al Thulium (Thu:YAG) che, data l’elevata potenza (200W), consente un’azione chirurgica più rapida rispetto agli altri sistemi fino ad ora utilizzati (può vaporizzare 30gr di tessuto in 10 min!). Questo laser, inoltre, permette una dissezione precisa e puntiforme grazie alla possibilità di utilizzo in modalità continua e la maggiore lunghezza d’onda (2um) determina l’assenza di disseminazione energetica, e quindi possibili danni, ai tessuti circostanti. Il controllo del sanguinamento poi è in pratica perfetto.

La tecnica chirurgica che utilizza questo tipo di laser prende il nome di ThuLep (Thulium Laser Enucleation of the Prostate) e da qualche tempo è diventato motivo di “vanto” per i centri urologici specializzati e il nostro gruppo vanta una delle casistiche operatorie più ampie.

Ora vediamo quali sono i vantaggi della tecnica ThuLEP rispetto alla chirurgia tradizionale “a cielo aperto”. Basti pensare che con l’intervento classico i tempi di degenza medi sono di una settimana circa. Inoltre si rende necessaria l’apposizione di un drenaggio addominale che può essere rimosso solo dopo aver rimosso il catetere vescicale che necessariamente deve restare in sede almeno 5 giorni, tanto infatti serve alla vescica per poter guarire in seguito alla sezione chirurgica. Tutto ciò chiaramente aumenta il rischio di poter contrarre infezioni nosocomiali (cioè contratte in ambienti ospedalieri e particolarmente gravi da debellare). La tecnica classica, inoltre, espone a sanguinamenti importanti sia durante sia dopo la procedura chirurgica, e tali perdite ematiche, spesso sono così copiose da richiedere emotrasfusioni d’urgenza. Va ricordato infine l’ovvio dolore post-operatorio conseguente al taglio chirurgico dell’addome e della vescica.

La tecnica ThuLEP utilizzando un orifizio naturale (l’uretra) per raggiungere la prostata non prevede l’utilizzo di alcun bisturi e quindi non c’è nessun taglio né sulla pancia né in altra sede, con la possibilità di eseguire l’intervento anche in anestesia loco-regionale. Va ricordato che questa procedura non prevede l’apposizione di alcun drenaggio addominale, inoltre il catetere vescicale viene rimosso dopo 36h appena ed il paziente torna a casa dopo 48h, tutto ciò come è facile intuire riduce notevolmente i rischi di contrarre infezioni nosocomiali. Se infine consideriamo che con questa tecnica, come assicurano gli esperti e studi clinici lo dimostrano, il sanguinamento è quasi totalmente assente sia durante che dopo l’intervento, si capisce tutto l’entusiasmo che ha accolto e che accompagna questa nuova tecnologia applicata alla medicina …a voi le valutazioni!!!!



Prof. Fabrizio Iacono
Professore di ruolo di Urologia
Dipartimento di Neuroscienze, Scienze della Riproduzione ed Odontostomatologiche Università Degli Studi "Federico II" di Napoli
Specialista in Urologia e in Andrologia
Resp. U.O.S. di Chirurgia Genitale Maschile Azienda Ospedaliera Universitaria "Federico II". Napoli.
email fiacon@tin.it
siti web: www.uroclinic.it, www.uroandrologiapartenopea.it
studi: Roma: 06-5013863, Napoli: 081-7611398/669040

Profilo del medico - Prof. Fabrizio Iacono

Nome:
Fabrizio IACONO
Comune:
Napoli
Telefono:
0817611398-669040
Professione:
Universitario
Specializzazione:
Urologia, Andrologia
Contatti/Profili social:


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