Adenomiosi, sintomi e cura
L'adenomiosi colpisce maggiormente le donne di mezza età
L'isterectomia, unica terapia contro l'adenomiosi?
L’adenomiosi consiste nella crescita eccessiva di tessuto endometriale (quello cioè che abitualmente riveste la parete dell’utero) nel miometrio. Per questo motivo è anche definita endometriosi interna per distinguerla da quella vera e propria in cui il tessuto endometriale si sviluppa fuori dall’utero.
In realtà però si tratta di una definizione errata perché, nonostante vi sia un legame nella crescita anomala del medesimo tessuto, e circa il 10% delle donne che soffre di una delle due condizioni ha anche l’altra, si tratta di due patologie ben distinte.
La causa dell’adenomiosi è ancora sconosciuta anche se sembra evidente una sua correlazione con gli estrogeni: scompare in modo definitivo con la menopausa. A questo aspetto si lega il sospetto che anche il parto o un intervento chirurgico all’utero possano in qualche modo favorire la sua insorgenza, visto che colpisce più di frequente le donne tra i 40 ed i 50 anni e dopo una gravidanza.
I sintomi? Non sempre ci sono o sono percettibili. A volte è il ginecologo che durante la visita di routine si accorge che l’utero è aumentato di volume (è uno dei segni fisici), anche fino al doppio o al triplo delle sue dimensioni abituali. In questi casi è però evidente anche un certo rigonfiamento del basso addome, che magari noi scambiamo per accumuli di ciccia e chili!
Più in generale, l’adenomiosi può provocare mestruazioni abbondanti e prolungate, dismenorrea (forti dolori durante il ciclo) e che peggiorano col passare degli anni, dolore durante i rapporti sessuali, perdite di sangue tra un ciclo e l’altro. Quando si verificano questi sintomi è sempre importante rivolgersi ad un ginecologo affinché possa escludere pericolose patologie che provocano gli stessi disturbi.
Poiché l’adenomiosi di solito va via dopo la menopausa, la cura più adeguata dipenderà da quanto si è vicine a questo periodo e dall’intensità dei sintomi. La terapia d’eccellenza, nei casi più gravi è l’isterectomia, ma se si è ancora abbastanza giovani è possibile tentare di controllare il ciclo mestruale attraverso terapie ormonali ed il dolore con farmaci antinfiammatori ed antidolorifici come l’ibuprofene.
Fonte: Mayoclinic
Foto: Flickr
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A cura di Cinzia Iannaccio, Giornalista professionista iscritta all'Albo dal 2007, blogger, specializzata nel settore della salute e del benessere.
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