Allattamento al seno, come attaccare bene il bambino

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Allattamento al seno, come attaccare bene il bambino

13-03-2013 - scritto da Cinzia Iannaccio

Come attaccare il bambino al seno e prevenire le ragadi

Consigli pratici per allattare al seno senza dolore

Allattamento al seno, come attaccare bene il bambino L’allattamento al seno, come più volte abbiamo avuto modo di ricordare è una delle esperienze più belle e naturali che si possano fare. Se però non si assume la giusta posizione e non si attacca bene il bambino durante la suzione, è facile che si sviluppino ragadi e/o comunque dolore, o addirittura che il piccolo non riesca ad alimentarsi correttamente e quindi a stimolare la produzione di nuovo latte. Ecco dunque un piccolo vademecum che ha lo scopo di tracciare le linee essenziali della giusta posturadurante l’allattamento al seno.

Essenzialmente occorre trovare una posizione comoda, soprattutto per la schiena di noi mamme. Il bimbo va tenuto con il volto di fronte al capezzolo (non deve girare la testa per succhiare) ed il seno sostenuto, affinché non incida sul mento del piccolo mentre fala sua poppata: ci si deve poggiare, non ne deve essere schiacciato.

Stimolare il bimbo ad aprire bene la bocca è il secondo passo: passando un dito sulle sue labbra o anche la punta del seno. A questo punto lo si può attaccare: deve prendere tutto il capezzolo (non solo la punta) areola compresa in gran parte; anche il nasino deve sfiorare il seno e le sue labbra devono essere aperte (non ripiegate verso l’interno). A poppata iniziata la sensazione sarà piacevole e si svilupperanno di volta in volta 1000 emozioni diverse.

Se però si sente dolore significa che c’è qualcosa nella posizione del bambino e del suo attaccamento al seno che non va bene: in tal caso è necessario interrompere subito la suzione e provvedere a riposizionare il piccolo in modo corretto. Non è necessario ed anzi è assolutamente controindicato soffrire mentre il bimbo succhia: di fatto per provocare le ragadi bastano poche suzioni!

Attenzione inoltre a non staccare il bimbo tirandolo via: mettete il dito mignolo tra il capezzolo e la sua bocca, la aprirà subito per riflesso. L’allattamento non provoca sofferenza se ben fatto e con un seno sano. In presenza di ragadi già manifeste sarà più difficoltoso, certo, doloroso, ma non impossibile. Lo so per esperienza diretta! Il dolore dipende dalle lesioni e non dal modo in cui il bambino è attaccato. In tal caso un po di sacrificio sarà necessario per non mandare via il latte.

Foto: Nascere in casa Umbria per Flick


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