Allattamento al seno, quale la posizione migliore?

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Allattamento al seno, quale la posizione migliore?

05-04-2013 - scritto da Cinzia Iannaccio

Scopriamo insieme la migliore posizione per allattare il bambino al seno

Alla scoperta delle varie posizioni consigliate per l'allattamento al seno

Allattamento al seno, quale la posizione migliore? Ricordo ancora quando in ospedale mi hanno portato la mia piccina per attaccarla al seno subito dopo il parto. Non sapevo cosa fare e soprattutto quale posizione assumere, visto un certo dolorino che avevo a causa dell’episiotomia. Seduta mi veniva difficile, sdraiata avevo paura che lei non stesse comoda ….

Oggi alla luce dell’esperienza e di qualche informazione in più che ho cercato per rinfrescarmi la memoria, posso dire con certezza che la posizione ideale per l’allattamento al seno è quella che ci sembra più confortevole. A patto che permetta il giusto attaccamento del bimbo per la suzione (all’altezza del capezzolo, ben preso e con il viso di fronte al seno) onde evitare la comparsa di ragadi e soprattutto far fare bene la pappa al cucciolo.

Alcune posizioni standard, tanto per farsi un’idea e prepararsi mentalmente, comunque esistono, provo a descriverle al meglio: la mamma deve tenere la schiena ben posizionata e rilassata. Qualunque curvatura in avanti o tensione alla colonna vertebrale o alla cervicale va evitata. La posizione tradizionale vede la mamma seduta con il bimbo in braccio appoggiato sul grembo, di fianco. Per non stare in tensione si possono usare dei cuscini a supporto del braccio per portare il bimbo alla giusta altezza, mantenendo anche le braccia.

C’è poi la cosiddetta “presa da rugby”, in realtà sotto il braccio, utile per chi ha subito un cesareo ed avrebbe fastidio a poggiare in bimbo sulla pancia o anche nelle donne che hanno un flusso molto abbondante di latte, perché tale posizione favorisce una suzione più controllata. Il bimbo è sostenuto sotto la schiena dal braccio e sotto la testa dalla mano della mamma, seduta, mentre le sue gambine vanno oltre il braccio, di fianco. Il viso del neonato deve essere sempre di fronte e con la bocca all’altezza del capezzolo.

Ed infine c’è la mia posizione preferita, quella da sdraiata: mamma e cucciolo stesi su un fianco uno di fronte all’altro, magari con l’ausilio di cuscini sotto la schiena della donna e del bimbo. Era la mia posizione preferita per stanchezza, per colpa dei punti dell’episiotomia che mi hanno dato problemi per settimane, ma soprattutto perché nel letto eravamo solo io e lei a dialogare tra una poppata e l’altra. Amore di mamma.

Foto: Nascere in casa Umbria per Flick


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