Allergia al pelo di gatto: come convivere con l’amato micio

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Allergia al pelo di gatto: come convivere con l’amato micio

25-03-2013 - scritto da Patrizia Frattini

L’allergia al pelo di gatto impone di dire addio al nostro amico a quattro zampe? Non è affatto così: ecco alcuni accorgimenti utili

Consigli utili in caso di allergia al pelo di gatto

Allergia al pelo di gatto: come convivere con l’amato micio Accade spesso che, magari dopo anni di convivenza con il nostro amato micio, improvvisamente ci si accorga che in sua presenza (o nei suoi luoghi preferiti) incominciamo a starnutire e lacrimare. Potrebbe trattarsi di allergia al pelo di gatto (anche se questo è un termine improprio, ora vedremo il perché). A volte questa allergia si presenta anche dopo anni di convivenza con il nostro animale domestico, anche a causa del fatto che i cuccioli di gatto producono in quantità minori la proteina responsabile dell’allergia.

A scatenare l’allergia infatti non è il pelo di gatto in sé ma una proteina contenuta nella saliva del gatto, chiamata Fel D1. Il gatto, durante la sua toeletta quotidiana, si lecca il pelo e vi deposita quindi la proteina.

Ma come convivere con il nostro amato micio dopo avere scoperto e accertato (con un prick test, utile per diagnosticare molti tipi di allergia) la nostra allergia? Per quasi tutti i padroni di un felino l’idea di fare a meno della sua presenza silenziosa e sinuosa è intollerabile. Ecco quindi qualche utile consiglio per una felice convivenza tra un allergico e il suo micio.

- Fare sterilizzare o castrare il gatto. È infatti dimostrato che i gatti castrati o sterilizzati producono quantità minori della proteina Fel D1.
- Evitare che il gatto abbia accesso alla camera da letto o ai cuscini sui quali abitualmente appoggiamo il viso.
- Ricordarsi di lavare subito le mani dopo avere toccato il gatto.
- Lavare frequentemente il gatto. Ma attenzione: il lavaggio del gatto non deve essere per lui un momento traumatico. In caso contrario rischiereste di far soffrire inutilmente il vostro amico a quattro zampe che, appena terminata la “toeletta forzata” tornerà a leccarsi con ancora più vigore, ridepositando immediatamente la proteina-allergene sul pelo. Attenzione dunque a creare un ambiente piacevole e familiare per il gatto, ad utilizzare acqua a una temperatura intorno ai 38-39 gradi (simile alla temperatura corporea del gatto) e ad evitare phon rumorosi, che potrebbero spaventarlo, per l’asciugatura. In commercio esistono inoltre delle ottime salviette umidificate che posso essere passate di frequente sul pelo dell’animale, evitando quindi il bagno vero e proprio.

Foto: Flickr
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