Allergia alle arachidi: una controversa "epidemia"
In America vengono adottate misure di sicurezza estreme per salvaguardare la salute di chi soffre di allergia alle arachidi: ma sono realmente necessarie?
Le arachidi: un alimento molto diffuso in America che può creare allergia. Ma l'allarmismo è forse eccessivo
"Rischio pubblico ed epidemia infantile": è così che oggi viene etichettata l’allergia alle arachidi in America da parte dei media e delle riviste mediche. Cresce conseguentemente l’attenzione dell’opinione pubblica nei confronti di questo disturbo, che si riflette nell'adozione di precauzioni e misure di sicurezza che fanno discutere: fornitura di epinefrina alle scuole e membri dello staff addestrati per somministrarla, zone peanuts free nei centri sportivi e su alcune delle principali linee aeree americane.Miranda Waggener, ricercatrice presso il Dipartimento di Sociologia della University of Virginia, in un articolo pubblicato sulla rivista Social Science & Medicine, analizza questo fenomeno. La ricercatrice spiega che sono diversi i fattori che rendono difficile stabilire se effettivamente il problema stia diventando più comune: sono pochi i dati raccolti in materia di allergia alle arachidi prima del 1990, e i numeri a disposizione fanno riferimento ad "auto-segnalazioni" le quali facilmente si prestano ad interpretazioni che influenzano l’attenzione dei media.
Il rischio individuale è indiscutibilmente elevato, infatti le persone allergiche alle arachidi, ingerendo questo legume rischiano lo shock anafilattico che può portare alla morte. Tuttavia a livello della popolazione il rischio è basso: l’allergia alle arachidi riguarda l’1% degli americani. Per rendere meglio l’idea, Nicholas Christakis, professore di Sociologia medica alla Harvard Medical School di Cambridge, in un commento pubblicato sul British Medical Journal, afferma che il numero di decessi l’anno causati dall’allergia alle arachidi è paragonabile al numero di persone che ogni anno vengono colpite da un fulmine.
Nel suo articolo, Miranda Waggener, fa presente inoltre che oltre il 90% delle allergie alimentari sono dovute principalmente ai seguenti alimenti: latte, uova, arachidi, noci, pesce, crostacei, soia e grano, ma quella alle arachidi ha ricevuto la quota maggiore di attenzione medica e sociale; le ragioni alla base di questo fenomeno, spiega, sono da individuare in due aspetti fondamentali: la gravità delle reazioni allergiche e il potenziale dannoso di un alimento così comune e diffuso. Il rischio c’è ma non è tale da giustificare allarmismi infondati che sicuramente non aiutano a prevenire la reazione allergica, la quale può essere evitata allontanando l’allergene dalla propria dieta.
A cura di Laura C., Dottoressa in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, redattrice medico-scientifica dal 2013.
ForumSalute
ForumSalute su Facebook
ForumSalute su Twitter
ForumSalute su Google+
ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.