Per combattere le allergie la natura ci viene in aiuto grazie ad alcune sostanze spesso definite "antistaminici naturali".

L’olio di perilla, per esempio, è in grado di inibire il rilascio di istamina mentre il ribes nigrum agisce come un cortisone naturale.

Nella lotta contro le allergie l'aderenza alla terapia prescritta del proprio medico è fondamentale, ma in alcuni casi può essere di aiuto integrare l'azione dei medicinali prescritti dallo specialista con l'impiego di sostanze naturali, nostre alleate nella battaglia contro naso colante, starnuti e occhi arrossati.

Come sappiamo i sintomi di una reazione allergica sono provocati dalla liberazione di una molecola chiamata istamina, che viene rilasciata quando l'organismo entra in contatto con gli allergeni, come pollini, acari o spore: sostanze innocue che l'organismo di una persona allergica riconosce però erroneamente come pericolose, con conseguenze come rinite, prurito e starnuti frequenti.

L'olio di perilla

Tra i più noti antistaminici naturali, la perilla frutescens è una pianta che fa parte della famiglia delle Labiate e che cresce soprattutto in Giappone, Cina e Corea. L'olio di perilla svolge un'azione bloccante sul rilascio di istamina e può essere utilizzato dunque come rimedio in caso di comparsa dei sintomi di una allergia. La perilla frutescens si trova facilmente nelle erboristerie e spesso è disponibile sotto forma di olio in capsule.

Il ribes nigrum

Un altro alleato naturale contro i sintomi dell'allergia è il ribes nigrum, spesso definito un "cortisonico naturale" poiché recenti studi hanno rivelato che il meccanismo di azione antinfiammatoria di questa sostanza è simile a quello del cortisone. L'uso più comune in caso di allergia prevede l'impiego di ribes nigrum sotto forma di macerato glicerico, ovvero l'assunzione di gocce ottenute dalla macerazione delle gemme fresche in acqua e glicerina.

L'assunzione di ribes nigrum stimola le ghiandole surrenali e provoca un aumento di cortisolo ematico, con azione antinfiammatoria. Grazie alla presenza di antociani e flavonoidi, inoltre, il ribes nigrum svolge anche un’azione antiallergica, broncodilatatrice e decongestionante. Il ribes nigrum risulta più efficace se utilizzato in maniera prolungata e a scopo preventivo: andrebbe infatti assunto per almeno due mesi, prima del periodi di fioritura delle piante a cui si è allergici.

Oltre a perilla frutescens e ribes nigrum vi sono altri alimenti di uso comune che contengono sostanze ad azione antistaminica. Molti, probabilmente, sono già nella nostra dispensa. Vediamo quindi quali cibi sono nostri alleati nella lotta all’allergia.

Gli antistaminici naturali presenti in dispensa: mele, cipolle, agrumi, tè rosso, mirtillo, propoli, erbe aromatiche, noci e salmone

Mele, cipolle e agrumi sono buone fonti di flavonoidi, composti chimici naturali molto diffusi nelle piante e apprezzati per le loro proprietà benefiche, tra le quali figurano anche l’azione immunomodulante, antinfiammatoria e antiallergica. La classe dei flavonoidi è piuttosto ampia e comprende oltre 5000 composti. Particolarmente benefica contro i sintomi dell’allergia (e anche contro l’invecchiamento, grazie all’azione antiossidante) è la quercitina, presente nei cibi sopra citati ma anche nel mirtillo e nella propoli.

Il Roiboos, più conosciuto come tè rosso, è considerato un antistaminico naturale grazie alla presenza di sostanze antinfiammatorie e antiossidanti. Continuando a parlare di infusi e tisane, i decotti di basilico e ortica (anch’essa ricca di quercitina) sono ottimi per alleviare i sintomi dell’allergia.

Vi sono poi le erbe aromatiche: zenzero, finocchio, aglio, camomilla e radice di liquirizia sono ottimi per prevenire e ridurre il rilascio di istamina da parte dell’organismo.

Infine, non dimentichiamo l’importanza degli acidi grassi essenziali, gli omega 3, che grazie alle loro proprietà antinfiammatorie sono benefici anche in caso di allergia. Alimenti ricchi di omega 3 sono le noci, il salmone (attenzione però se si soffre di allergie alimentari), l’olio di semi di lino e l’olio di semi di canapa.

Foto: Wikimedia Commons – Ribes nigrum

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A cura di Patrizia Frattini aka Rockcopy, copywriter e Giornalista pubblicista iscritta all'Albo dal 2012, da anni attiva (anche, ma non solo) nel settore dell’informazione scientifica e divulgativa.
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