Cardiopatia ischemica

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Cardiopatia ischemica

20-07-2011 - scritto da carlon

Esami strumentali per valutare la cardiopatia ischemica

L'elettrocardiogramma rileva l'attività elettrica del cuore, utilizzando degli elettrodi che vengono applicati agli arti ed al torace.

Cardiopatia ischemica

ELETTROCARDIOGRAMMA 

Il primo a registrare la capacità del cuore di generare e trasmettere la corrente elettrica fu l'olandese Willem Einthoven nel 1902. L'elettrocardiogramma di anni ne ha quindi tanti, ma nonostante questo non puo' essere sostituito da altri esami piu' moderni, almeno come primo approccio al paziente cardiopatico. E' semplice e di rapida esecuzione, ma spesso di scarsa utilità, nel paziente coronaropatico, se non viene eseguito con dolore anginoso in atto.

TEST DA SFORZO

E' un esame molto semplice, ma di estrema utilità: l'elettrocardiogramma e la pressione arteriosa vengono rilevati mentre il paziente pedala su una bicicletta (TEST DA SFORZO AL CICLOERGOMETRO) o corre su un tappeto rotante (TEST DA SFORZO AL TAPPETO SCORREVOLE). Infatti se sottoponiamo il cuore ad un maggior lavoro per soddisfare le richieste dell'organismo, il flusso di sangue nelle coronarie deve aumentare parallelamente per fornire l'ossigeno necessario.
In presenza di aterosclerosi coronarica significativa, questo flusso non puo' incrementare, per cui compare una sofferenza del muscolo cardiaco, che puo' essere evidenziata dall'elettrocardiogramma; anche in assenza di sintomi da parte del paziente.
Inoltre l'esame permette di valutare il carico, cioe' la resistenza che viene applicata ai pedali (misurata in watt), al quale compare l'alterazione dell'elettrocardiogramma o la sintomatologia anginosa: quanto piu' precocemente compare, tanto piu' grave è l'aterosclerosi delle coronarie. Possiamo infine controllare l'andamento della pressione sotto sforzo, l'eventuale comparsa di aritmie, il grado di allenamento del soggetto, ecc...
Purtroppo, come tutti gli esami, non è tutto oro quello che luccica! Qualche volta questo esame fa cilecca! E allora? Niente paura, il cardiologo ha altre frecce nel suo arco.

SCINTIGRAFIA MIOCARDICA

Piu' spesso viene utilizzata in associazione al test da sforzo, quando quest'ultimo non ha risolto i nostri dubbi o quando desideriamo ottenere ulteriori informazioni. Consiste nel somministrare una sostanza radioattiva, che si fissa sul cuore e puo' venire rilevata da una particolare attrezzatura. In presenza di ostruzioni coronariche significative, le cellule non fisseranno questa sostanza, svelando la presenza della malattia.

ECOCARDIOGRAMMA

Utilizza gli ultrasuoni emessi da una sonda che viene appoggiata sul torace del paziente. E' possibile quindi "vedere" il cuore in movimento, analizzando il funzionamento del muscolo cardiaco, delle valvole e delle altre strutture.
E' possibile quantificare il danno subito dal cuore dopo un infarto, la gravità di una stenosi od una insufficienza valvolare, ecc... Talora viene eseguito durante il test da sforzo o mentre il cuore è stimolato con alcune sostanze (dipiridamolo o dobutamina) somministrate per via endovenosa (ECOSTRESS).

ECG DINAMICO SECONDO HOLTER

Consiste nella registrazione di un elettrocardiogramma, su una normale audiocassetta, per un tempo molto lungo (24-48 ore), utilizzando uno speciale registratore che il paziente porta con sè. E' possibile così analizzare l'eventuale presenza di aritmie o di ischemia miocardica, anche in assenza di disturbi da parte del paziente.

CORONAROGRAFIA

E' un esame che utilizza un sottile tubicino (catetere) che viene introdotto, attraverso un'arteria del braccio o della gamba, sino al cuore (CATETERISMO CARDIACO). A questo punto, dopo l'iniezione di un liquido opaco nelle coronarie, viene eseguito un filmato radiografico, che permette di evidenziare tutto l'albero coronarico: delle arterie principali e delle loro diramazioni. Si puo' così rilevare il numero, la sede e la gravità delle stenosi coronariche.

Una curiosità! Il primo cateterismo cardiaco su un uomo è stato effettuato da Werner Forssmann nel 1929. Su di chi? Su se stesso. Si avete capito bene, ha introdotto un tubicino in una vena del proprio braccio sino al cuore destro, quindi con il catetere posizionato all'interno del cuore ha salito le scale sino alla Radiologia per eseguire una radiografia e poter così documentare l'evento.

Categorie correlate:

Malattie, cure, ricerca medica




Dott. Roberto Carlon
http://space.tin.it/salute/fruca

Profilo del medico - carlon

Nome:
ROBERTO CARLON
Comune:
CITTADELLA
Specializzazione:
Cardiologia
Contatti/Profili social:
sito web


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