Cefalea a grappolo: molto dolore, cause incerte e cure poco efficaci

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Cefalea a grappolo: molto dolore, cause incerte e cure poco efficaci

27-03-2015 - scritto da Angela Nanni

Spesso si parla anche di cefalea da suicidio per indicarne l’intensa sintomatologia dolorosa. Ecco di cosa si tratta.

La cefalea a grappolo provoca molto dolore e colpisce soprattutto gli uomini.

Cefalea a grappolo: molto dolore, cause incerte e cure poco efficaci

La cefalea a grappolo è una tipologia di cefalea primaria, al pari dell'emicrania e della cefalea muscolo-tensiva, per fortuna poco diffusa. Si tratta di un intenso mal di testa, che compare all’improvviso, una o più volte al giorno, che dura per un tempo limitato coinvolgendo un solo lato della testa in direzione dell’occhio. Il disturbo non è molto comune, si stima interessi 3 persone ogni 1000, di solito di sesso maschile, con rapporto  5:1 con il sesso femminile, cosa piuttosto insolita poiché la cefalea è un disturbo più comune fra le donne. Negli ultimi anni, però, si è notato un aumento dei casi di cefalea a grappolo anche fra le donne, forse perché anche le donne hanno adottato stili di vita, abitudini e fanno sempre più spesso lavori prima considerati tipicamente maschili.

Si suppone che la patologia possa manifestarsi a causa di deregolazioni nel ritmo dell’orologio biologico di ciascuno e tale variazione può essere indotta, per esempio, dal lavorare su turni. Le cause che possono scatenare questo disturbo, comunque, sono ancora sconosciute; dati statistici alla mano si è visto che la cefalea a grappolo è più comune fra i forti fumatori o ex fumatori, ma in che modo il fumo possa scatenare gli attacchi di dolore non è noto.   

Si parla di cefalea a grappolo perché il forte dolore, della durata variabile da 15 a 180 minuti, compare all’improvviso, si presenta quasi sempre negli stessi orari, anche più volte durante la giornata; vi possono essere periodi privi di attacchi e periodi in cui il dolore si ripropone sempre con le medesime modalità, allo stesso orario e persino nello stesso periodo. Gli attacchi sono più frequenti  in primavera e autunno. Alcuni pazienti raccontano di due o tre episodi all’anno, ma anche di episodi che possono riproporsi a distanza di due anni. Si stima che circa il 10% dei pazienti presenti una forma cronica, senza lunghe fasi di remissione.

A questo tipo di cefalea si accompagna un dolore talmente intenso che talvolta può essere confuso con quello prodotto dalla nevralgia del trigemino. Per il forte dolore il paziente risulta estremamente agitato, l’occhio interessato dal dolore tende ad arrossarsi e può iniziare a lacrimare abbondantemente e la narice corrispondente al lato dolorante può otturarsi, l’altra parte del viso, invece, non accusa alcun dolore.

Le cure farmacologiche contro la cefalea a grappolo sono efficaci? Gli antidolorifici di solito non riescono a mitigare il dolore, mentre sembrano essere più utili i farmaci appartenenti alla classe degli agonisti selettivi della serotonina, come ad esempio i triptani. Ricordiamo che la serotonina, nota anche come "ormone del buonumore", funge da neurotrasmettitore a livello del sistema nervoso centrale. Questi farmaci sono in grado di aumentare le concentrazioni di serotonina nel nostro organismo, consentendo a questo neurotrasmettitore di espletare i suoi preziosi benefici.

Sul rapporto tra lavoro e cefalea leggi anche l'intervista del Prof. Ennio Pucci del Centro Cefalee di Pavia.

Scopri tutto sull'alimentazione che può aiutare chi soffre di cefalea.

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Malattie, cure, ricerca medica




A cura di Angela Nanni, Farmacista iscritta all'Albo dal 2005 e Redattore medico scientifico freelance.
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