Come mantenere giovane il cervello
Memoria, ragionamento, comprensione: scopri come rallentare i processi dell'invecchiamento cerebrale, la demenza e il declino delle capacità cognitive
Quello che fa male al cuore fa male anche al cervello: ecco come prendersene cura
E’ ormai scientificamente provato: fattori di rischio come l’obesità, la pressione arteriosa, i trigliceridi e il colesterolo alti, non solo possono provocare danni cardiaci ma, alla lunga, possono portare alla demenza. Intervenire su questi fattori di rischio, correggendoli, è dunque di grande importanza sia per prevenire infarti e ictus sia per rallentare il declino delle capacità cognitive (memoria, vocabolario, parlantina, capacità di comprensione e ragionamento). Declino che, secondo le più recenti ricerche, comincerebbe ben prima dei 60 anni, come erroneamente si è sempre ritenuto: ci sono studi che dimostrano che si cominciano a perdere i colpi già a partire dai 40 anni!
Gli stili di vita che rallentano i processi d’invecchiamento
Adottare stili di vita salutari per il cuore può consentire a tutti, uomini e donne, di contrastare più efficacemente i processi degenerativi e di arrivare alla vecchiaia con un cervello più “in forma”. In pratica, si possono migliorare le funzioni mentali, l’attenzione, la memoria, la fluidità di parola e la velocità di pensiero.
• Fare attenzione al peso: l’obesità è uno dei fattori di rischio principali per il cuore e il cervello
• Svolgere attività fisica: migliora le funzioni cerebrali e la pressione arteriosa, ossigena il cervello e aiuta a tenere sotto controllo il peso, potenziando gli effetti di una dieta salutare e limitando le conseguenze negative di un’alimentazione invece sregolata
• Ridurre lo stress: ritagliarsi del tempo libero, dormire a sufficienza, rilassarsi, evitare il peso di responsabilità non strettamente necessarie, allontanare per quanto possibile i cattivi pensieri che non fanno dormire. E’ lo stress a intossicare maggiormente il cervello!
• Stimolare la mente: per sconfiggere il tempo il cervello ha bisogno di restare al passo con i tempi! Meglio evitare le attività ripetitive e mettersi invece continuamente in gioco, imparare cose nuove, dedicarsi ad attività che piacciano, che arricchiscano, che diano entusiasmo. Gli stimoli possono essere fisici, intellettuali, sociali e affettivi
• Allenare il cervello con esercizi mnemonici: vanno bene anche le parole crociate, se piacciono
L'alimentazione che fa bene al cervello
L'efficienza cognitiva può essere veramente influenzata dal tipo di dieta che si segue! Per prima cosa bisogna mettere al bando i grassi trans, di cui sono particolarmente ricchi i prodotti da forno grassi, le margarine e i cibi fritti. E’ invece bene mangiare cibi contenenti sostanze preziose come gli Omega 3 (EPA e DHA), che riducono i livelli plasmatici di trigliceridi e i depositi di colesterolo sulle pareti delle arterie e danno fluidità alle membrane delle cellule nervose, rendendone più facile l’interazione. Gli Omega 3 sono nutrienti essenziali ma il nostro organismo non li produce. E’ necessario quindi assumerli dall’esterno. Le fonti nutrizionali di questi acidi “buoni” sono i pesci come salmone, spada, tonno, sgombri, sardine, aringhe (pesce azzurro) e fonti vegetali quali i semi di lino, i legumi, le noci e l’olio di soia. Assumere Omega 3 (anche attraverso gli olii e le pastiglie a dosaggio controllato esistenti in commercio) è un’ottima abitudine per non perdere la testa![/SIZE][/FONT]
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A cura di Viviana Vischi, Giornalista professionista iscritta all'Albo dal 2002, Direttore Responsabile di diverse testate giornalistiche digitali in campo medico-scientifico.
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ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.