Decluttering: il magico potere del riordino

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Decluttering: il magico potere del riordino

04-04-2017 - scritto da Paola Perria

Rinnovare la casa eliminando il superfluo e dando nuova vita a vecchi arredi: un’attività che fa bene alla salute e alla psiche.

Liberarsi di oggetti e mobili inutili significa migliorare la qualità della propria vita. Con la collaborazione di Dyson.

 

Alzi la mano chi non ha sentito parlare de “Il magico potere del riordino”, il best seller della scrittrice giapponese Marie Kondo. Per chi non lo conosce, si tratta di un libro che offre consigli su come ripulire gli ambienti domestici non solo da tutto ciò che di superfluo li soffoca, ma anche dalle energie “vecchie”, diremmo esauste, che vi albergano. Perché il troppo fa male alla salute, accumula sporcizia e toglie spazio vitale e aria pulita per respirare.

 

Ok, ci sono mille altre cose più urgenti, e del resto non sempre è possibile trovare il tempo e le energie per stravolgere la casa senza stravolgersi la vita, però il riordino ha veramente mille effetti positivi sul benessere di chi, quella casa, la vive tutti i giorni.

 

La parola chiave di tutto il discorso di Marie Kondo è decluttering, termine inglese che potremmo tradurre con il verbo riordinare. Ma non sarebbe pregnante a sufficienza. In effetti la questione non si riduce solo nel rimettere al loro posto cose che non lo erano. Questa operazione la facciamo tutti, ogni giorno, magari anche bene. Spolveriamo, passiamo lo straccio, lucidiamo e, appunto, rimettiamo in ordine tutto quello che viene lasciato in giro: soprammobili, cuscini del divano, utensili in cucina, giocattoli sparsi qua e là, libri e giornali alla rinfusa ecc.

 

Ma decluttering significa molto di più. Significa porsi una domanda con forti implicazioni esistenziali: “Ho davvero bisogno di tutta questa roba?”

 

 

In sintesi, decluttering vuol dire fare una cernita di ciò che davvero è indispensabile in termini di arredo e oggetti utili, e liberarsi di tutto ciò che resta fuori dalla lista. Il che non significa necessariamente buttare, ma semplicemente ricollocare altrove: probabilmente chiunque di noi ha amici, parenti o vicini di casa a cui quegli stessi mobili e utensili potrebbero servire, e quindi la nostra sarebbe anche un’operazione di riciclo eco-sostenibile.

 

Senza contare che, se ci liberiamo di qualcuno di questi oggetti o vecchi mobili, avremo più spazio libero per muoverci, e forse sarà più facile pulire e riordinare.

 

C’è anche un’altra implicazione che possiamo considerare nel momento in cui decidiamo di cambiare volto alla casa rendendolo un luogo più amico. Potremmo scoprire nel ripostiglio, nello scantinato, persino in garage o chissà dove, vecchi scaffali, sgabelli, sedie in vimini o tavolini in ferro battuto che, opportunamente recuperati, ripuliti, riverniciati, ritappezzati ecc., potrebbero sposarsi alla perfezione con la nuova faccia della nostra casa.

 

Decluttering significa tutto questo: meno mobili, più spazio, il vecchio che diventa nuovo, recupero funzionale e riciclo “green” consapevole e creativo. Ma significa anche trasformare l’aria di casa, ovvero purificarla da polvere, profumi artificiali, muffe e altro genere di particelle sospese potenzialmente tossiche e senza dubbio “intasanti”.

 

C’è un’ultima cosa che non può mancare nel nostro piano di riordino, ed è un semplice strumento che può migliorarci la qualità della vita tanto quanto liberarci di ninnoli e mobili superflui: un aspirapolvere particolare.

 


 

 

Gli allergeni arrivano ovunque, ma l’aspirapolvere senza filo Dyson V8 può fare altrettanto: con il solo tocco di un pulsante si trasforma da aspirapolvere senza filo a portatile, per rimuovere gli allergeni da tappeti, pavimenti rigidi, tappezzeria, superfici, materassi, sedili della macchina, mensole e ripiani posti in alto, e così via.

Grazie al motore digitale Dyson V8, che gira fino a 107.000 volte al minuto, questo apparecchio offre l’aspirazione più potente di qualsiasi scopa senza filo (1).

 

L’aria che esce dall’aspirapolvere senza filo Dyson V8 è più pulita dell’aria che viene respirata normalmente. I cicloni di cui è provvisto generano forze centrifughe che separano la polvere dall’aria e la intrappolano all’interno del contenitore, mentre un filtro post-motore cattura il 99,97% degli allergeni delle dimensioni inferiori a 0,3 micron.

 

(1) Testato con il proprio tubo contro altri aspirapolvere senza filo, con un caricamento della polvere che segue il protocollo EN60312-1, clausole 5.8 and 5.9. L’aspirapolvere Dyson V8 è stato testato in modalità “max”.

 

 


 

Ma torniamo al decluttering. Fare “aria” in casa significa sentirci più liberi di muoverci e di vivere l’ambiente domestico. E questa intelligente operazione di rinnovamento può, perché no, diventare un buon volano anche per uno svecchiamento interiore.

 

In fin dei conti gli ambienti in cui viviamo hanno un effetto profondo su di noi, anche in termini psicologici.

 

Abitare in case anguste, malsane, stipate di arredi e oggetti che non servono e infastidiscono, in cui la sporcizia si accumula con facilità, finisce per farci credere che sia quello che ci meritiamo. Ma non è davvero così: anche l’appartamento più modesto può trasformarsi in un nido meraviglioso se arredato con gusto, solo con i mobili e gli oggetti essenziali, in ordine, sistemati in modo da renderci la vita più facile, e se la sua aria indoor viene mantenuta sempre pulita e sana.

 

Insomma, il decluttering può essere proprio quello che serve per migliorare la qualità della nostra casa e della nostra vita.

 

Leggi tutti gli articoli della rubrica Dyson Dolce Casa.



A cura di Paola Perria, Giornalista pubblicista iscritta all'Albo dal 2009, Master I livello in Gender Equality-Strategie per l’equità di Genere con tesi sulla medicina di genere.
Profilo Linkedin di Paola Perria
 

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ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.



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