Diabete? No, grazie!

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Diabete? No, grazie!

16-02-2010 - scritto da Viviana Vischi

L’esperienza di un topolino insegna: magari non farà guarire, ma un corretto stile di vita riduce il rischio di ammalarsi di diabete del 58%

L'esercizio fisico e una dieta equilibrata riduce il rischio di ammalarsi di diabete

Diabete? No, grazie!

Se fa una vita sedentaria e mangia troppi carboidrati ingrassa e si ammala di diabete nell’80% dei casi, ma se torna a fare esercizio fisico e a mangiare tante fibre… il diabete gli passa! Non è un essere umano ma un topolino: il “topo del deserto” o Psammomys obesus per dirla con il suo nome scientifico, un roditore che vive nelle zone sabbiose del Nord Africa e del Medio Oriente.

Questo topolino ha una proprietà straordinaria: quando viene catturato, dunque smette di fare esercizio fisico, e gli viene proposta una dieta ad alto tenore di carboidrati, non solo ingrassa rapidamente ma in 8 casi su 10 sviluppa il diabete. Quando invece torna a un’alimentazione ricca di fibre, acqua e sali e al movimento, il suo corpo perde grasso, sviluppa una maggiore massa muscolare, aumenta la sensibilità all’insulina e diminuisce la produzione di insulina del pancreas; insomma, guarisce dal diabete, ed è l’unico mammifero capace di farlo. Si tratta di una particolare caratteristica che rende il topo del deserto molto utile alla ricerca; per questo è stato scelto come mascotte della campagna “Diabete? No, grazie!” promossa dall’Associazione Medici Diabetologi, in occasione della prima Giornata Mondiale per il Diabete che cade il prossimo 14 novembre.

Il messaggio degli scienziati è chiaro: è vero che per l’uomo non è provato, come per il topino, che si possa guarire dalla patologia, ma si sa già che fra i soggetti a rischio diabete di tipo 2 (quello causato da una disfunzione del metabolismo che fa aumentare il livello di zuccheri nel sangue), una dieta equilibrata e l’attività fisica possono ridurre del 58% il rischio di ammalarsi, mentre con i farmaci questa possibilità è solo del 31%.

Secondo i dati delle Nazioni Unite, nel mondo soffrono di diabete 280 milioni di persone. Il 90-95% é affetto dalla forma di tipo II, di cui tre milioni solo in Italia che devono fare i conti, nei casi più gravi, con complicanze come malattie coronariche (da 2 a 4 volte più frequenti), amputazioni, cecità e disfunzioni sessuali. E tutto questo aumenta ogni giorno, tanto che per l’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2025 sarà diabetico quasi un italiano su dieci, anche a causa dell’incremento dell’obesità e della sedentarietà: oggi, infatti, il 60-80% dei pazienti è obeso o in sovrappeso. 

Contro il diabete la prevenzione è tutto, e il nostro futuro di persone “sane” dipende anche da noi! Per calcolare il nostro personale indice di rischio, sapere cosa fare per abbassarlo, soprattutto quale dieta seguire e a quale attività fisica dedicarci, è già online il sito Diabete No Grazie dove il nostro amico topolino ci guiderà alla scoperta del diabete attraverso una serie di domande e risposte.



A cura di Viviana Vischi, Giornalista professionista iscritta all'Albo dal 2002, Direttore Responsabile di diverse testate giornalistiche digitali in campo medico-scientifico.
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ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.



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