Diabete di tipo 2: lo sport aiuta a prevenirlo e tenerlo sotto controllo

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Diabete di tipo 2: lo sport aiuta a prevenirlo e tenerlo sotto controllo

30-09-2015 - scritto da Paola Perria

L’attività fisica può ridurre il rischio di diabete. Ma quali sono gli sport più indicati?

Ginnastica, corsa, sci… Scopriamo gli sport da praticare in caso di diabete.

Diabete di tipo 2: lo sport aiuta a prevenirlo e tenerlo sotto controllo

Stiamo diventando una popolazione sempre più… dolce. Ma purtroppo solo in senso metabolico! Infatti le percentuali di minori e adulti che ogni anno si ammalano di diabete, sia di tipo 1 che (soprattutto), di tipo 2, sono in costante aumento, tanto che attualmente si stima una cifra di 3 milioni di diabetici conclamati (quasi il 5% della popolazione totale). Tuttavia a preoccupare gli esperti è soprattutto il trend perché, se si continua di questo passo, nel 2030 nella sola Penisola italiana i malati di diabete saranno 5 milioni. Segno che, evidentemente, qualcosa nelle nostre abitudini di vita e nella nostra alimentazione non va.

Non si tratta solo di un problema di zuccheri. Si fa presto a dire che la “colpa” sta nelle caramelle o nelle bibite dolci che consumiamo, quanto nelle quantità, nelle concentrazioni di alimenti ad alto tasso di carboidrati raffinati del cui consumo spesso non ci rendiamo conto.

Molti prodotti industriali che acquistiamo, anche “salati” come carni o sughi, sono addizionati di glucosio (aggiunto allo scopo di “migliorarne” il gusto), e la raffinazione estrema dei cereali e delle farine che vengono usate per la panificazione o per la preparazione di dolci e prodotti da forno contribuiscono a creare nell’organismo umano quella condizione di preallarme chiamata sindrome metabolica.

Se, infatti, è molto difficile ridurre l’incidenza del diabete di tipo 1, che si presenta come una patologia autoimmune (il sistema immunitario per ragioni sconosciute attacca le cellule del pancreas che producono l’insulina distruggendole), molto si può fare per prevenire e controllare quello di tipo 2. In questi casi sono le abitudini di vita, il peso corporeo e quindi il tipo di alimentazione ad incidere, oltre ad una certa predisposizione genetica, pertanto è proprio su quei fattori dipendenti dalla nostra volontà che si può agire.

Ad esempio, il nemico numero uno del nostro metabolismo è sicuramente la sedentarietà. Praticare regolarmente uno sport è positivo per il benessere di tutto l’organismo, ma concentrandoci sul solo discorso di prevenzione e controllo del diabete, ecco quali sono le ragioni per farlo:

  • Fare sport aumenta il consumo di glucosio (che serve ai muscoli per ossigenarli) e pertanto riduce il suo livello nel sangue
  • Fare sport migliora il funzionamento dell’apparato cardiovascolare. Questo è importante in considerazione del fatto che le persone diabetiche hanno una circolazione meno efficiente. Allenare il cuore, che è un muscolo, significa poi “allungarsi” la vita
  • Genera benessere ed euforia perché fare sport stimola la produzione di endorfine, neurotrasmettitori che agiscono sui meccanismo dell’umore

 

Ma quali sport sono quelli più indicati per chi soffre di diabete di tipo 2 o è a rischio di svilupparlo? Un po’ tutti vanno bene: dalla corsa al ciclismo, passando per lo sci, la danza del ventre e la ginnastica, il nuoto, il calcetto o il tennis, ma sono consigliatissime anche le passeggiate a passo veloce e il sempre più di moda nordic walking.

E’ meglio evitare le attività sportive estreme o che necessitino di grandi sforzi fisici e concentrarsi su allenamenti non troppo intensi, piacevoli, ma soprattutto costanti.

L’ideale è infatti quello di programmare allenamenti di mezzora-40 minuti almeno 3-4 volte alla settimana.

Lo sforzo va attentamente calibrato e non si deve correre mai il rischio di andare in crisi ipoglicemica, per tale ragione è consigliabile portarsi dietro un frutto o un succo per un rapido spuntino, e naturalmente fermarsi quando ci si sente stanchi.

Tuttavia, i benefici sono davvero notevoli! Basta pensare che camminare a passo accelerato per 4-5 km ogni giorno (non continuativi, ad esempio andare e ritornare dal lavoro) per un periodo di tempo abbastanza a lungo (ad esempio 2 anni), permette di ridurre i livelli di glicemia nel sangue del 20%, i grassi del 30%  e la pressione di 10 punti minimo. E anche il girovita si assottiglia, un obiettivo non trascurabile per chi soffre di sindrome metabolica dal momento che proprio il grasso viscerale costituisce un grosso rischio per la salute cardiovascolare.

Se, quindi, vi trovate in quella condizione al “limite”, i vostri valori glicemici a digiuno sono elevati e siete sovrappeso, allora non vi resta che iniziare a… camminare! Ma ricordate di andare anche da un bravo dietologo e, se necessario, dal diabetologo.

 

Foto | via Pinterest.com



A cura di Paola Perria, Giornalista pubblicista iscritta all'Albo dal 2009, Master I livello in Gender Equality-Strategie per l’equità di Genere con tesi sulla medicina di genere.
Profilo Linkedin di Paola Perria
 

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ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.



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