Difterite: una grave malattia infettiva

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Difterite: una grave malattia infettiva

21-12-2016 - scritto da Paola Perria

La difterite è praticamente scomparsa grazie alla vaccinazione obbligatoria, ma non debellata del tutto. C’è ancora il rischio di ammalarsi? Scopriamolo.

Difterite: cause, sintomi, cure e vaccinazione di una grave malattia infettiva

 

In Italia la difterite è una malattia praticamente scomparsa, sebbene di recente ne sia stato segnalato un unico caso (un evento che non si registrava da decenni). Questo grazie alla immunizzazione di massa ottenuta grazia alla vaccinazione gratuita e obbligatoria somministrata alla popolazione infantile fin dal 1939, in seguito accorpata alle immunizzazioni contro tetano e poliomielite.

 

DI CHE MALATTIA SI TRATTA 

La difterite è una grave infezione batterica estremamente contagiosa, che in passato provocava vere e proprie epidemie che minacciavano la vita di chi ne veniva colpito. Soprattutto i bambini piccoli ne facevano le spese, anche perché non sempre gli antibiotici riescono a debellare il germe infettivo, quel Corynebacterium diphtheriae che nei Paesi in via di sviluppo, dove la vaccinazione non è ancora capillare, continua a mietere tante vittime.

Il contagio avviene da soggetto infetto a soggetto sano attraverso le prime vie aeree, ovvero le goccioline di saliva, oppure entrando in contatto con oggetti in cui siano presenti i germi della difterite, o ancora attraverso il sangue (e quindi anche ferite aperte o lesioni delle mucose). 

Per avere la certezza della diagnosi basta effettuare un tampone orofaringeo o comunque prelevare un piccolo campione della zona infetta ed effettuare l’analisi di laboratorio.

 

 

I SINTOMI DELLA DIFTERITE

Il batterio della difterite si annida inizialmente nelle mucose di naso e gola, meno comunemente sulla pelle o negli occhi, e il tempo di incubazione dell’infezione è abbastanza lungo, circa sei settimane, una fase in cui senza saperlo si è estremamente contagiosi.

Una volta che il microrganismo si è attivato e inizia a moltiplicarsi, il che si verifica in un tempo compreso tra i 2 e i 5 giorni, si verificano i primi sintomi, che sono:

  • Mal di gola e difficoltà a deglutire
  • Comparsa di una patina di color bianco-grigiastro sul palato e sulle tonsille (diverse dalle placche della tonsillite)
  • Febbre
  • Malessere generale, brividi e senso di spossatezza
  • Difficoltà respiratorie
  • Linfonodi ingrossati

 

Qualora il focolaio infettivo si situi non nelle mucose della gola ma a livello epidermico (si tratta di un’eventualità molto più rara), si manifesteranno arrossamento cutaneo accompagnato da dolore e successivamente la formazione di una spessa pellicola grigiastra.

 

Di questa sintomatologia abbastanza comune ad altre infezioni delle prime vie respiratorie meno gravi della difterite, il segnale che può mettere in serio allarme il medico è senza dubbio il tipo di patina che si forma sulle mucose, la sua colorazione grigiastra che è proprio caratteristica della difterite.

 

I PERICOLI DELLA DIFTERITE

La difterite è una malattia molto pericolosa, perché purtroppo rapidamente evolve andando a colpire altri organi come i reni, il cuore, gli organi della respirazione, i nervi. Il batterio Corynebacterium diphtheriae, infatti, produce una tossina che si diffonde nell’organismo e produce danni spesso irrimediabili. Circa il 10% dei soggetti colpiti, con una maggiore incidenza tra i bambini, non sopravvive alla difterite.

 

 

LE TERAPIE POSSIBILI

Trattandosi di una infezione di natura batterica, i farmaci previsti sono gli antibiotici, ma in questo specifico tipo di malattia non sono sufficienti, sebbene indispensabili per abbattere il pericolo di contagio. Affinché la difterite non produca danni, o almeno per limitare quelli peggiori a carico di cuore, polmoni o reni, è necessario iniettare per via intramuscolare o intravenosa una antitossina che neutralizzi la tossina batterica, e sperare che faccia effetto. Naturalmente questo tipo di terapia si effettua previo ricovero ospedaliero e soprattutto in regime di isolamento, onde evitare il pericolo, estremamente concreto, di diffusione della malattia.

 

I SOGGETTI A RISCHIO

La difterite può colpire con maggior virulenza i soggetti deboli, come i bambini e gli anziani, e tutti i soggetti immunodepressi. Detto questo, in Italia il pericolo di contrarre l'infezione è bassissimo, perché ormai diverse generazioni sono del tutto immunizzate. Il problema si può porre in caso di viaggio o trasferimento in zone del mondo in cui la malattia è presente. Per questo, prima di effettuare qualunque spostamento geografico in aree del mondo a rischio, è bene informarsi sul tipo di profilassi preventiva e sottoporsi alle vaccinazioni o ai richiami di queste, se necessario.

 

Foto | via Pinterest



A cura di Paola Perria, Giornalista pubblicista iscritta all'Albo dal 2009, Master I livello in Gender Equality-Strategie per l’equità di Genere con tesi sulla medicina di genere.
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ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.



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