ENDOTELIO CORNEALE

Facebook Twitter Google Pinterest YouTube

ENDOTELIO CORNEALE

25-10-2011 - scritto da siravoduilio

ENDOTELIO CORNEALE

L'endotelio corneale tappezza tutte le pareti della camera anteriore.


Cornea: principali misure (valori medi, mm)

Diametro esterno trasversale all'orlo
12
Diametro esterno verticale all'orlo
11
Raggio di curvatura del meridiano verticale
7,75
Raggio di curvatura del meridiano orizzontale
7,7
Diametro interno
13
Raggio di curvatura posteriore
6,5
Spessore al margine sclerale
1,1
Spessore al vertice
0,7
Indice di refrazione
1,3771

L'epitelio, che si continua nell'epitelio della congiuntiva, rappresenta, insieme alla membrana elastica anteriore, la parte congiuntivale, mentre la lamina elastica posteriore e l'endotelio, che si sviluppano insieme alla tonaca vascolare dell'occhio, rappresentano la parte coroidea della cornea.
L'epitelio corneale è un tipico epitelio pavimentoso composto, costituito da 6-8 strati di cellule. Le cellule dell'epitelio corneale sono elastiche, dotate di notevole plasticità e facilmente scivolano le une sulle altre.
La membrana basale dell'epitelio è più spessa delle membrane basali degli altri epiteli, raggiungendo circa 12 µm di spessore. Sull'orlo della cornea si assottiglia e si continua nella sottilissima membrana basale della congiuntiva sclerale.
La sostanza propria della cornea è di connettivo membranoso denso ed è costituita da una cinquantina di lamelle, dello spessore di 8-10 µm, che decorrono parallelamente alla superficie della cornea. Le lamelle, composte da un gran numero di fasci di fibre connettivali, non sono indipendenti fra loro, in quanto si scambiano molte delle loro fibre. La sostanza interfibrillare è costituita da acido ialuronsolforico (al contrario della cartilagine, dove si trova il condroitinsolforico). Ha la proprietà di fissare una gran quantità di acqua e di rendere così possibile la diffusione delle sostanze nutritive; una sottrazione d'acqua o una eccessiva imbibizione determinano l'opacamento della cornea. Nella sostanza propria della cornea si trovano cellule connettivali fisse, le cellule corneali, insieme a leucociti migranti.
La lamina elastica posteriore è una membrana a fresco perfettamente omogenea, trasparente, molto elastica e termina all'orlo corneale in maniera netta, a becco di flauto. Aderisce lassamente alla sostanza propria della cornea.
L'endotelio corneale tappezza tutte le pareti della camera anteriore. E' formato da una fila di cellule regolarmente appoggiate alla faccia profonda della lamina elastica posteriore, larghe ed appiattite.
La cornea non possiede vasi ematici, se non per un'estensione di 1-2 mm a livello dell'orlo sclero-corneale. La nutrizione è assicurata solo dalla sua permeabilità. E' dotata di una ricca innervazione, che le conferisce intensa sensibilità dolorifica.




L’endotelio, lo strato più profondo dei tessuti componenti la cornea, è composto da un unico strato cellulare di cellule piatte e poligonali, la cui densità media in individui adulti è in media 2700 cell/mm2, con un range di 1600-3200 cell/mm2. Siamo abituati alla visualizzazione delle cellule endoteliali mediante microscopia speculare endoteliale, ma il dettaglio ottenibile con la tecnica confocale, anche in caso di presenza di opacità anteriori (es. leucomi) è ottimo .
Oltre alla visualizzazione ad elevato ingrandimento delle cellule endoteliali (fondamentale in caso di patologie endoteliali) è possibile
effettuare analisi morfologiche e statistiche relative all’area, alla varianza media della forma, dell’esagonalità cellulare.
L'endotelio corneale è un singolo strato di cellule sulla superficie interna della cornea. Si affaccia la camera di forma tra la cornea e l'iride.
Si tratta di un monostrato di specializzazione, appiattito, i mitocondri ricchi di cellule che riveste la superficie posteriore della cornea e si affaccia la camera anteriore dell'occhio. L'endotelio corneale gestisce il trasporto dei fluidi e soluti attraverso la superficie posteriore della cornea e la cornea mantiene attivamente nello stato leggermente disidratato che è necessario per la trasparenza ottica.
L'endotelio corneale è embriologicamente derivato dalla cresta neurale. Il post-natale cellularità totale endoteliale della cornea (circa 300.000 cellule per cornea) si ottiene già a partire dal secondo trimestre di gestazione. Successivamente, la densità delle cellule endoteliali (ma non il numero assoluto di cellule) diminuisce rapidamente in modo direttamente proporzionale alla crescita areale della cornea fetale, raggiungendo una densità finale adulto di circa 2400-3200 cellule / mm ². L'endotelio corneale è normale un monostrato di cellule delle stesse dimensioni con una forma prevalentemente esagonale. Questo schema di posa a nido d'ape produce la massima efficienza, in termini di perimetro totale, di imballaggio della superficie posteriore della cornea con le cellule di una determinata area.






Endotelio corneale
Mosaico cellulare endoteliale normale, con cellule regolari e densità nei limiti di norma (>2000 cell/mm2).


La microscopia endoteliale esplora la condizione della superficie interna della cornea e consente di conoscere con anticipo una eventuale fragilità della stessa.
L'esame valuta sia quantitativamente e sia qualitativamente le cellule dell'endotelio corneale che è lo strato unico di cellule non rigenerabili che ricopre la superficie posteriore della cornea la cui buona funzionalità determina le caratteristiche di specularità e di trasparenza della cornea stessa.
Lo strumento utilizzato:

La microscopia endoteliale è importante in caso di cheratoplastica lamellare per cheratocono perché per poterla effettuare l'endotelio del paziente da operare deve possedere un numero adeguato di cellule e determinate caratteristiche morfologiche valutabili attraverso questo esame.
semeioticastrument

Microscopia endoteliale



Il microscopio endoteliale serve per la valutazione computerizzata
dell'endotelio corneale. Si tratta di uno strumento sofisticato che consente la diagnosi precoce di molte patologia degenerative ed infiammatorie della cornea.
E' inoltre possibile effettuare pachimetria ad ultrasuoni per la misurazione dello spessore corneale.


Microscopio endoteliale Konan
Microscopio endoteliale non a contatto che consente l'osservazione dell'endotelio corneale in tempo reale. Il sistema automatico di analisi consente la conta delle cellule endoteliali che comunque può essere effettuata anche manualmente per ottenere risultati più precisi. Il sistema consente anche la misurazione contemporanea della pachimetria centrale e periferica.







MICROSCOPIA CONFOCALE

Il CONFOSCAn 3 è un microscopio confocale di ultima generazione per la valutazione accurata della cornea in tutti i suoi strati. Si tratta di uno strumento sofisticato che consente la diagnosi precoce di molte patologia degenerative ed infiammatorie della cornea. E' inoltre possibile effettuare pachimetria per la misurazione dello spessore corneale.


 

ConfoScan 3
Microscopio confocale a contatto (ma è disponibile anche una versione non a contatto) che consente l'osservazione di tutti gli strati corneali dall'epitelio all'endotelio. Il microscopio Confocale è un microscopio completamente digitale. E’ un sistema diagnostico strumentale innovativo che permette di visualizzare e contemporaneamente registrare tutti gli strati corneali in vivo. Consente un analisi della cornea estremamente sofisticata. Le immagini ottenute rappresentano sezioni corneali notevolmente ingrandite, con risoluzione e dettaglio molto più elevati rispetto alle possibilità di visualizzazione finora ottenibili con le altre metodiche. Con questa metodica è possibile ottenere ingrandimenti fino a 1000X delle strutture cellulari ed extracellulari dei vari strati epiteliali. È possibile riconoscere in modo preciso le strutture cellulari (nucleo e citoplasma), le fini componenti nervose, la presenza di cellule infiammatorie o di cellule in attività fibroblastica, la deposizione di tessuto collagene cicatriziale, la microstruttura di infiltrati corneali, le alterazioni patologiche della componente extracellulare stromale (che in assenza di patologia risulta trasparente). In particolare, gli strati cellulari costituenti l’epitelio, la membrana basale epiteliale, la membrana di Bowman, il plesso nervoso subepiteliale, lo stroma con le sue componenti cellulari e nervose e l’endotelio sono facilmente analizzabili dal punto di vista microscopico con questa tecnica.




Le cause di alterata trasparenza e curvatura della cornea

Le malattie che possono diminuire permanentemente la trasparenza della cornea sono di tipo infiammatorio, infettivo, meccanico, tossico o distrofico. Fra queste ultime vi è il cheratocono, una malattia che colpisce prevalentemente i soggetti giovani, in particolare gli uomini (3-1); essa è caratterizzata dal progressivo assottigliamento e sfiancamento della cornea. Il progredire della malattia può condurre anche all’opacizzazione della cornea (idrope corneale) ma mai alla perforazione.

Le Distrofie Corneali Endoteliali
Distrofie endoteliali
Tra le distrofie endoteliali c’è la Distrofia Endoteliale di Fuchs e la Distrofia Posteriore Polimorfa.

La Distrofia Endoteliale di Fuchs
è caratterizzata da un deterioramento endoteliale che implica un edema corneale. L’edema può indurre un sollevamento microbolloso dell’epitelio corneale provocando una riduzione della vista e l’esordio di una cheratopatia bollosa. Colpisce prevalentemente le donne in età adulta in entrambi gli occhi e si può associare a glaucoma. A seconda dello stadio della patologia la terapia può essere eseguita con colliri a base di cloruro di sodio, lente a contatto terapeutica per appiattire le bolle, cheratoplastica perforante, ricoprimento congiuntivale e innesto di membrana amniotica.
Distrofia Posteriore Polimorfa
l'endotelio assume un aspetto simile all’epitelio. I segni sono minimi e consistono in formazioni vescicolari a livello endoteliale. Il trattamento terapeutico, solitamente, non è necessario.



La distrofia di Fuchs è una distrofia comune che si manifesta tardivamente e solo di rado in infanzia. Benchè di solito si trasmetta come autosomica dominante, la maggior parte dei pazienti sono donne. Di regola il coinvolgimento è bilaterale con rari casi in cui è unilaterale. Il segno caratteristico di questa condizione è l'edema corneale.

 

DISTROFIE CORNEALI



Un caro saluto
Prof.Duilio Siravo
siravo@supereva.it
http://drsiravoduilio.beepworld.it
Cell.:3385710585
PROF.DOTT. DUILIO SIRAVO
http://drsiravoduilio.beepworld.it



Articoli che potrebbero interessarti

Ecocuore: a cosa serve, quando si deve fare

Ecocuore: a cosa serve, quando si deve fare

28/09/2021. Il cuore rappresenta l’organo centrale del nostro apparato circolatorio. È posizionato all’interno della gabbia toracica, a sinistra, e assolve alla fondamentale funzione di inviare e ricevere il sangue tramite i vasi...

Forumsalute.it © UpValue srl Tutti i diritti riservati.
C.F., P. IVA e Iscr. Reg. Imprese Milano n. 04587830961   |  Privacy   |  Cookie   |  Chi Siamo