Estate, tutti in piscina: ma il cloro fa male?

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Estate, tutti in piscina: ma il cloro fa male?

16-07-2017 - scritto da Paola Perria

Basta ingerire il cloro presente in una piscina per intossicarsi? Scopriamo la verità e approfondiamo sintomi e primo intervento di avvelenamento da cloro.

Il cloro: un composto chimico presente in molti detergenti che può essere pericoloso.

Il cloro è una sostanza chimica che conosciamo soprattutto per il suo potere antisettico e depurativo. E’ noto, ad esempio, che l’acqua delle piscine viene costantemente disinfettata con delle pastiglie al cloro, in percentuali tali da non creare problemi per gli esseri umani – specialmente se bambini – ma comunque in grado di assicurare un buon livello di efficacia.

 

Il massimo effetto negativo che l’esposizione la cloro delle piscine ci può provocare è una scolorimento dei capelli (ad esempio tende a sbiadire una tinta scura) e della pelle. E naturalmente è falso che bere l’acqua di una piscina possa essere nocivo; al limite, se proprio se ne fa una scorpacciata, si può avere un po’ di mal di pancia o di diarrea. 

 

Precisato questo, possiamo andare in piscina tranquilli, soprattutto in estate quando abbiamo bisogno di prenderci una pausa dal grande caldo: l’avvelenamento da cloro (ovvero avvelenamento chimico) è possibile, infatti accade piuttosto spesso, ma non andando a nuotare.

 

Il vero pericolo si nasconde negli ambienti domestici, tra i detergenti per la casa e per la biancheria, in molti dei quali l’agente disinfettante è costituito proprio dal cloro, stavolta in concentrazioni massicce. Può pertanto a accadere che accidentalmente entriamo in contatto con questa sostanza chimica, ad esempio ingerendola o inalandola, e restandone conseguentemente intossicati.

 

Consideriamo, infatti, che una volta a contatto con l’acqua (inclusa quella che è presente nel nostro stomaco), il cloro reagisce trasformandosi in acido cloridrico, sostanza estremamente pericolosa per la nostra salute. Ma anche l’inalazione del cloro in alte concentrazioni può produrre notevoli reazioni avverse.

 

 

Vediamo alcuni sintomi di avvelenamento – o meglio, intossicazione – da cloro:

 

Sintomi respiratori:

  • Difficoltà a respirare (dispnea)
  • Formazione di fluido nei polmoni

 

Sintomi gastroenterici:

  • Vomito
  • Dolori allo stomaco
  • Sangue nelle feci
  • Senso di bruciore in bocca
  • Mal di gola
  • Edema alla gola

 

Sintomi circolatori:

  • Disturbi agli occhi (arrossamento, bruciore, visione offuscata)
  • Alterazione del Ph sanguigno
  • Abbassamento della pressione
  • Irritazioni cutanee, ustioni e arrossamenti

 

Per giungere ad una diagnosi – che in genere è immediata perché l’intossicazione da cloro è più comune di quanto si pensi – ci si deve recare al pronto soccorso. E’ molto importante, infatti, evitare il fai-da-te e i rimedi casalinghi (come il provocare il vomito nei bambini), e piuttosto rivolgersi subito al personale sanitario specializzato o, al limite, chiamare il Centro anti veleni più vicino.

 

Detto questo, se si entra in contatto con dosi massicce di cloro attraverso le vie respiratorie (inalazioni), o contatto diretto (ad esempio di occhi e mucose), è bene lavare la parte con acqua corrente, o uscire all’aria fresca per far evaporare gli effluvi.

 

Se, però, il disturbo persiste o si aggrava, allora è indispensabile recarsi al pronto soccorso, dove si verrà trattati nel modo corretto per evitare conseguenze gravi sulla salute (le quali dipendono dall’età del paziente e dalla quantità di cloro a cui si è stati esposti).

 

Come sempre per tutte le sostanze velenose che sono presenti nelle nostre abitazioni, onde evitare rischi, è importante essere molto prudenti nel loro uso. Nel caso dei detergenti, ad esempio la classica varechina per bucato o pavimenti, mai usarla pura, e quando la si maneggia, è bene farlo con i guanti e senza avvicinarsi troppo al liquido. E’ poi essenziale, se abbiamo minori in casa, tenere questi prodotti potenzialmente tossici ben lontani dalla loro portata.

 

Foto | via Pinterest 

Fonte | healthline.com



A cura di Paola Perria, Giornalista pubblicista iscritta all'Albo dal 2009, Master I livello in Gender Equality-Strategie per l’equità di Genere con tesi sulla medicina di genere.
Profilo Linkedin di Paola Perria
 

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ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.



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