Fibroma uterino, intramurale, sottosieroso sottomucoso o peduncolato: sintomi

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Fibroma uterino, intramurale, sottosieroso sottomucoso o peduncolato: sintomi

08-03-2013 - scritto da Cinzia Iannaccio

Conosciamo insieme i sintomi dei vari tipi di fibromi uterini

Alla scoperta dei diversi tipi di fibroma uterino

Fibroma uterino, intramurale, sottosieroso sottomucoso o peduncolato: sintomi Il fibroma uterino è una delle problematiche più frequenti nelle donne, soprattutto in età fertile. Nella maggior parte dei casi non comporta sintomi o problematiche di sorta e quasi sempre ci si rende contro della sua esistenza per caso. A seconda della posizione in cui si sviluppano, i fibromi in questione assumono definizioni diverse. Nomi complessi che spaventano più di quanto sia necessario. Cerchiamo di analizzarli insieme.

I fibromi sottosierosi o sub sierosi in genere sono quelli di più semplice terapia e risoluzione. Questo accade perché si sviluppano e crescono sulla parte esterna dell’utero. Se aumentano molto di volume possono dar luogo a dolori addominali anche forti, simili a quelli mestruali, a causa della compressione su altri organi. Più in generale possono provocare invece dolore durante i rapporti sessuali, soprattutto se peduncolati, ovvero quando fuoriescono dall’utero rimanendovi attaccati attraverso un piccolo istmo di pelle, perché soggetti a torsione.

Anche i fibromi sottomucosi (i più rari) possono essere peduncolati, benché si sviluppino esclusivamente all’interno della cavità uterina. Tra i sintomi ricorrenti (laddove si manifestano), troviamo un flusso mestruale molto abbondante e lungo.

I più comuni e spesso complessi da curare sono invece i cosiddetti fibromi intramurali, che si sviluppano direttamente nel tessuto del muscolo uterino (da qui il nome). Comportano un flusso mestruale abbondante e se raggiungono dimensioni importanti, anche frequente stimolo a fare pipì (per la pressione sulla vescica), dolori pelvici e mal di schiena.

Non sempre una terapia è necessaria e spesso si può convivere tranquillamente con uno o più fibromi, se i sintomi non sono evidenti o se comunque si dimostrano talmente lievi da non alterare la qualità della vita, o la possibilità di una gravidanza. Anche se si tratta di tumori benigni che raramente evolvono in modo negativo, è sempre opportuno rivolgersi al proprio ginecologo per le visite di routine ed una volta avuta la diagnosi di un fibroma uterino, tenerlo sotto controllo. Si possono avere anche più fibromi contemporaneamente e di diverse tipologie. In tal caso si parla di utero polifibromatoso.

Foto: Ktpupp per Flickr
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