Gli esami del sangue per capire se il fegato sta bene

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Gli esami del sangue per capire se il fegato sta bene

23-10-2015 - scritto da Paola Perria

Ecco le principali analisi ematiche necessarie per valutare la funzionalità epatica.

Fegato in difficoltà? Scopriamolo con un semplice esame del sangue.

Gli esami del sangue per capire se il fegato sta bene

Il fegato è uno dei pochi organi del corpo di cui non ci “accorgiamo”. Il suo indefesso lavoro di depurazione del sangue e metabolismo di sostanze alimentari, infatti, è del tutto silente, sia che queste funzioni vengano svolte nel migliore dei modi, sia che, al contrario, ci sia qualche problema. I sintomi di una malattia epatica in genere si manifestano infatti molto tardi, quando ha già cominciato a fare danni anche gravi. Per questo è importante monitorare la funzionalità epatica regolarmente, soprattutto dopo i 50 anni, età in cui possono più facilmente iniziare a manifestarsi piccoli problemi.

Quali sono le principali malattie del fegato? Alcune le conosciamo tutti, altre un po’ meno: epatite, cirrosi epatica, calcoli e ittero, steatosi epatica (anche detta “fegato grasso”) ecc. Non tutte queste condizioni sono ugualmente gravi, e tra malattie epatiche più pericolose per la salute non possiamo non citare i tumori, che nel fegato possono essere primari o, più frequentemente, metastatici.

Per capire come possiamo scoprire se il nostro fegato ha qualche problema attraverso gli opportuni test del sangue, dobbiamo prima farci una idea di che organo stiamo parlando e di quali siano le sue funzioni biologiche.

Intanto specifichiamo che si tratta di una grossa ghiandola - la più voluminosa del corpo umano - situata nella parte superiore destra dell’addome, la quale si occupa del metabolismo digestivo. Infatti il fegato produce la bile, una sostanza densa che si riversa nella colecisti e che ha il compito di scindere i lipidi (i grassi alimentari tra cui il colesterolo) e farli assimilare dall’organismo. Il fegato si occupa altresì della sintesi dei trigliceridi, i lipidi indispensabili per la vita cellulare che però, se in eccesso, possono creare scompensi al cuore. Altra funzione epatica di primaria importanza: la glicogenesi, ovvero la produzione del glucosio che si ricava dai carboidrati e fornisce energia al nostro corpo.

Nel fegato si producono anche sostanze importanti per la coagulazione del sangue, ovvero il fibrinogeno e la trombina.

Non abbiamo concluso: il fegato svolge funzioni depurative, infatti funge da filtro che va a distruggere le sostanze tossiche che vengono introdotte attraverso l’alimentazione o l’assunzione di farmaci, droghe e alcool, ma anche le sostanze corporee che hanno concluso il loro ciclo vitale, come l’emoglobina del sangue.

Infine, nel fegato si accumulano come riserva vitamine e minerali importanti, tra cui il ferro.

Comprendiamo facilmente, quindi, come una disfunzione epatica possa creare una serie di problemi all’intero organismo, favorendo intossicazioni, aumento di peso, anemia, formazione di calcoli, infiammazioni e tumori.

Il fegato è un organo speciale, perché il suo tessuto ha la capacità quasi unica di rigenerarsi, anche se danneggiato, con opportune cure e diete disintossicanti. A patto, naturalmente, di arrivare in tempo! Ecco perché è importante controllarne la funzionalità proprio quando non ci sono sintomi “apparenti”.

Vediamo quali sono le analisi di laboratorio più importanti che già da sole possono darci molte informazioni per capire se il nostro fegato sta funzionando correttamente o meno:

  • Transaminasi o alanino amino transferasi (sigle ALT, GPT, SGPT). Si tratta di enzimi che si occupano di deanimazione, una funzione biologica che prevede la trasformazione degli aminoacidi in eccesso in ammoniaca (sostanza di scarto che può essere eliminata dall'organismo). Gli aminoacidi sono le molecole costitutive delle proteine e arrivano nel nostro organismo attraverso l'alimentazione. Valori troppo elevati possono indicare epatite, ittero da calcoli alle vie biliari, tumore epatico, ma anche disfunzioni della tiroide. Le transaminasi basse, invece, si registrano durante la gravidanza, quando ci si sottopone a dialisi e in caso di diabete.

Ecco i valori normali di riferimento:

Donne: da 1 a 36 U/L (unità per litro di sangue)

Uomini: da 1 a 43 U/L

 

  • Aspartato amino transferasi (AST, GOT, SGOT). Si associa all’esame precedente per il controllo degli enzimi preposti alla degradazione degli aminoacidi.

Se le cellule del fegato sono danneggiate l'ALT è sempre superiore all'AST

 

  • Bilirubina. Serve per controllare la concentrazione epatica della bilirubina, una sostanza di scarto prodotta dalla milza e metabolizzata nel fegato, che deriva dalla degradazione (e smaltimento) dell'emoglobina, che  a sua volta è la principale proteina dei globuli rossi del sangue. La bilirubina, per intenderci, è il pigmento color rosso dell’emoglobina Tenendo presente che la vita media dei globuli rossi è di circa 120 giorni, dopo questo periodo di tempo queste cellule ematiche vanno incontro ad un processo naturale di distruzione in cui  viene coinvolta la bilirubina. Quando questa sostanza pigmentata arriva al fegato viene definita bilirubina diretta, a livello epatico, però, si lega ad altre sostanze e viene catturata dalla bile diventando indiretta (o coniugata). Valori fuori norma di bilirubina possono indicare disfunzioni del fegato tra cui epatite, ma anche malattie del pancreas e calcoli biliari.

Vediamo i valori normali della bilirubina totale, diretta e indiretta:

Bilirubina totale: 0,3-1,0 mg/dl di sangue

Bilirubina indiretta o non coniugata: 0,1-0,3 mg/dl di sangue

Bilirubina diretta o coniugata: 0,2-0,8 mg/dl di sangue

 

Queste naturalmente sono solo indicazioni di massima: l'unico in grado di fornire le indicazioni più appropriate e complete per valutare lo stato di salute del nostro fegato rimane, sempre e comunque, il medico.

 

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La dieta per chi soffre di colecistite, calcoli biliari e fegato grasso

I cibi che fanno bene al fegato

 

Foto | via Pinterest 



A cura di Paola Perria, Giornalista pubblicista iscritta all'Albo dal 2009, Master I livello in Gender Equality-Strategie per l’equità di Genere con tesi sulla medicina di genere.
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ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.



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