Gli insetti ematofagi (che si nutrono di sangue)
Gli adulti dei pappataci, generalmente attivi da maggio a settembre, misurano 2-3 mm e hanno pressocché le stesse abitudini delle zanzare comuni: solo le femmine pungono, dopo il tramonto e per le stesse ragioni riproduttive. Ma, a differenza delle zanzare, il volo dei pappataci è totalmente silenzioso e non dà alcun segnale di “avvertimento”.
Le punture dei pappataci possono essere irritanti e dare luogo a pomfi e allergie. Possono anche trasmettere all’uomo un’infezione virale simile all’influenza, detta “febbre dei 3 giorni”, e agli animali domestici (soprattutto ai cani) - e occasionalmente anche all’uomo - una malattia trasmessa da protozoi detta Leishmaniosi.
I tafani
Sono simili a grosse mosche e vivono in spazi aperti, soprattutto in zone rurali. Pungono soprattutto i grandi erbivori (bovini, cavalli ecc), ma anche gli uomini possono essere oggetto dei loro attacchi.
La puntura di tafano è molto dolorosa e provoca una reazione allergica molto più intensa di quella determinata dalle zanzare. Nei soggetti più sensibili può dare origine a shock anafilattico. Occasionalmente i tafani possono trasmettere infezioni causate da diversi agenti patogeni, che interessano animali e potenzialmente anche l’uomo.
Le zecche
Sono un sott’ordine di acari le cui specie più note sono la “zecca del bosco” e la “zecca del cane”.
La zecca vive negli spazi aperti, quindi sia l’uomo che il suo migliore amico vengono punti soprattutto durante passeggiate ed escursioni. La zecca può essere il veicolo di alcune gravi malattie, sia dell’uomo sia degli animali.
Altri insetti ematofagi sono pidocchi e pulci.
Contro le zanzare e gli altri ematofagi è molto importante la protezione individuale mediante comportamenti adeguati e l’utilizzo di repellenti efficaci e appositamente formulati.
A cura di Viviana Vischi, Giornalista professionista iscritta all'Albo dal 2002, Direttore Responsabile di diverse testate giornalistiche digitali in campo medico-scientifico.
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