Gomito del tennista? Sintomi, cause e cure

Facebook Twitter Google Pinterest YouTube

Gomito del tennista? Sintomi, cause e cure

10-11-2015 - scritto da Paola Perria

Un gomito rigido e dolorante può essere affetto da epicondilite. Scopriamo di che problema si tratta e come curarlo.

Il gomito del tennista è una patologia infiammatoria da non trascurare.

Gomito del tennista? Sintomi, cause e cure

Il termine medico corretto è epicondilite, ma popolarmente questa patologia infiammatoria dell’articolazione del gomito è detta gomito del tennista. Non a caso si tratta di un problema che va a colpire coloro che per lavoro, diletto o, appunto, attività sportiva, compiono movimenti ripetitivi e continui dell’articolazione del gomito che congiunge le due porzioni del braccio.

Di che patologia si tratta? Di una malattia degenerativa di natura microtraumatica a carico del tendine comune, il quale congiunge i muscoli che permettono l’estensione del gomito. Infatti se consideriamo l’articolazione del braccio – peraltro una di quelle che usiamo di più - il gomito altro non è che la parte sporgente e appuntita dell’omero, ovvero la  porzione finale del primo osso del braccio, dove si innestano i tendini che permettono la flessione dell’avambraccio e del polso.

Bene, chiarito questo, consideriamo l’intensa e continua sollecitazione che alcuni mestieri o attività prevedono a carico di questa delicata articolazione. Scrivere ore al computer, praticare sport come (appunto) il tennis, sollevare oggetti, guidare, far girare attrezzi ecc., sono solo alcune di queste attività che possono provocare l’epicondilite, ovvero l’infiammazione e la degenerazione dei tendini del braccio.

Quali sono i sintomi, che si manifestano in modo progressivo? Ecco i principali:

  • Dolore nella parte laterale del gomito, che può comparire in modo graduale o improvviso
  • Perdita di forza nella presa
  • Rigidità del braccio e perdita di funzionalità dell’arto
  • Il dolore inizialmente insorge solo quando si svolgono azioni che interessano l’articolazione, ma successivamente si manifesta anche a riposo
  • Il dolore tende ad acutizzarsi nel tempo, fino a diventare intensissimo e bruciante
  • Gonfiore e arrossamento dell’articolazione del gomito

 

Come si deve intervenire in questi casi? Per prima cosa, non appena si comincia ad avere il problema, seppur lieve, è bene farsi prescrivere dal proprio medico una visita specialistica dall’ortopedico, per una prima valutazione clinica e la successiva diagnosi.

Nel frattempo è importante stare a riposo, non sollecitando l’articolazione dolorante e, se necessario, assumendo degli antinfiammatori anche sotto forma di gel e pomate ad uso topico, o farmaci cortisonici (dietro consiglio del medico).

L’ortopedico potrebbe richiedere degli esami specifici, come una radiografia del gomito, a cui si può associare anche la risonanza magnetica o un’ecografia. Lo scopo è verificare la presenza di un processo flogistico interno (infiammazione dei tendini), e l’eventuale danno subito dall’articolazione.

A quel punto si può passare alla cura vera e propria, che naturalmente non può ridursi all’assunzione di antinfiammatori, i quali agiscono solo sul sintomo. In genere, a meno che non sia strettamente necessario, si cerca di evitare l’intervento chirurgico, seppur minivasivo, che prevede la rimozione del tessuto tendineo danneggiato. Normalmente l’epicondilite ha un andamento benigno, l’infiammazione regredisce con il riposo (a cui si può associare l’uso di un tutore allo scopo di preservare l’articolazione da eventuali sollecitazioni, anche involontarie), e terapie conservative e riabilitative (e antidolorifiche) tra cui:

  • Radioterapia
  • Massoterapia
  • Ionoforesi
  • Lasererapia
  • Ultrasuoni
  • Mesoterapia
  • Onde d’urto
  • Tecarterapia

 

Se l’articolazione del gomito ha perso parte della sua funzionalità a seguito del “fermo”, può essere utile sottoporsi ad esercizi quotidiani di riabilitazione. E’ molto importante evitare di riprendere a sollecitare il gomito non appena l’infiammazione acuta è passata e il dolore si è attenuato, perché altrimenti si rischia di vanificare tutto, pertanto chi è soggetto al gomito del tennista dovrebbe cercare di salvaguardare quanto più possibile l’articolazione riposando e non effettuando troppi sforzi.

 

Foto | via Pinterest

 

Possono interessarti anche:

I dolori articolari: che fare per vivere meglio?

Stop ai dolori articolari

10 dolori misteriosi che non dovresti ignorare: #2 – Dolore Articolare



A cura di Paola Perria, Giornalista pubblicista iscritta all'Albo dal 2009, Master I livello in Gender Equality-Strategie per l’equità di Genere con tesi sulla medicina di genere.
Profilo Linkedin di Paola Perria
 

ForumSalute
ForumSalute su Facebook
ForumSalute su Twitter
ForumSalute su Google+

 

ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.



Articoli che potrebbero interessarti

Tallonite? Ecco le scarpe giuste per piedi in salute

Tallonite? Ecco le scarpe giuste per piedi in salute

01/10/2021.   A tutti è capitato, almeno una volta nella vita, di accorgersi di avvertire un dolore al calcagno sordo o trafittivo. Nulla di cui allarmarsi generalmente, perché questo tipo di mal di piedi è molto...

Ecocuore: a cosa serve, quando si deve fare

Ecocuore: a cosa serve, quando si deve fare

28/09/2021. Il cuore rappresenta l’organo centrale del nostro apparato circolatorio. È posizionato all’interno della gabbia toracica, a sinistra, e assolve alla fondamentale funzione di inviare e ricevere il sangue tramite i vasi...

Forumsalute.it © UpValue srl Tutti i diritti riservati.
C.F., P. IVA e Iscr. Reg. Imprese Milano n. 04587830961   |  Privacy   |  Cookie   |  Chi Siamo