I consigli per una sana alimentazione estiva

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I consigli per una sana alimentazione estiva

16-02-2010 - scritto da Viviana Vischi

Cibi light, pasti più frequenti e…occhio alla conservazione degli alimenti!

Cosa mangiare durante l'estate? Scopriamolo qui

02/07/2007 - Durante i mesi caldi è opportuno cambiare regime alimentare, sia dal punto di vista delle calorie ingerite sia della frequenza dei pasti, per favorire una corretta digestione ed evitare di appesantirci. Ma d’estate è anche il caso di prestare più attenzione a ciò che mangiamo perché il cibo può venire facilmente “inquinato” dal caldo, con conseguenze dannose per la salute...e per le vacanze! Ecco qualche consiglio per una corretta alimentazione estiva.
Evitiamo i pasti abbondanti, preferendone 4 o 5 più piccoli nell’arco della giornata. Questo “trucco” favorisce la digestione e permette di mantenere il metabolismo sempre attivo, bruciando una maggiore quantità di grassi.
Capitolo calorie: se in inverno al nostro organismo ne occorrono molte per resistere alle basse temperature, in estate si dovrebbe mangiare meno, o comunque più leggero, a causa della riduzione del metabolismo basale e perché i processi digestivi rallentano, causando torpore e sonnolenza. Una regola generale vuole che il numero delle calorie venga ridotto, in media, di circa 200/300 al giorno. Come? Al posto di cibi grassi, fritture, sughi pesanti e intingoli vari, occorre privilegiare cibi freschi e leggeri. Meglio il pesce della carne, sia per il suo alto contenuto di acidi grassi polinsaturi che prevengono il colesterolo sia per la miglior digeribilità e il minor apporto calorico. Tra le carni scegliere quelle bianche. Al classico piatto di affettati meglio preferire i formaggi freschi. E poi, frutta e verdura a volontà! Una quantità di 500/600 grammi al giorno aiuta a garantire l’apporto di vitamine e sali minerali che se ne vanno con il sudore. Se vogliamo preparare una pasta, invece di un sugo pesante sbizzarriamoci con del pomodorino fresco.
Se inserito in una dieta corretta, il gelato è un toccasana: refrigera, è adatto agli anziani con problemi di masticazione e dona una sensazione di sazietà nettamente superiore al suo potere calorico. Il gelato è un piacere per il palato, ma può diventare anche un fresco spuntino, una merenda digeribile e persino un modo gustoso di pranzare o cenare. Basta tener conto del suo valore energetico e nutrizionale e alternarlo con altri alimenti.
Per favorire l’abbronzatura, frutta e verdura che fanno al caso nostro sono carote, spinaci, radicchio, albicocche, cicoria, lattuga, melone, peperoni, pomodori, pesche e sedano: tutti vegetali ricchi di vitamina A, che difende l’organismo dai raggi solari e favorisce la produzione di melanina.
Infine, ricordiamoci che il nostro benessere dipende dall’equilibrio ottimale dei liquidi introdotti con quelli persi: in condizioni normali perdiamo 2-2,5 litri di acqua al giorno e per questo dovremmo berne almeno 1,5-2 litri al giorno. Figuriamoci d’estate quando si suda parecchio!
Capitolo intossicazioni e infezioni alimentari: con il caldo sono sempre dietro l’angolo, anche la pericolosa epatite A. Occhio dunque a cosa mangiamo, ad esempio ai tramezzini e ai cibi ricchi di creme come la maionese, condimenti, uova, latticini. Tutti alimenti gustosi che però, se non adeguatamente conservati, possono essere rischiosi per la salute. Al bar o al ristorante diamo peso a quei piccoli particolari che possono fare la differenza: evitiamo gli alimenti disposti su vassoi non refrigerati, non coperti, a disposizione di chiunque si avvicini e possa toccarli. E se vediamo personale in cucina senza cappelli protettivi oppure con la divisa sporca, camerieri che maneggiano indifferentemente soldi e cibo…cambiamo ristorante, è meglio!


A cura di Viviana Vischi, Giornalista professionista iscritta all'Albo dal 2002, Direttore Responsabile di diverse testate giornalistiche digitali in campo medico-scientifico.
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ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.



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