Il metodo Stamina e il caso della piccola Sofia
I dibattiti televisivi hanno acceso l'interesse sulle cure a base di cellule staminali. Sul tavolo degli "imputati" è il metodo Stamina del dott.Vannoni
Il metodo Stamina e il caso della piccola Sofia: un palliativo o una cura veramente efficace?
Nel cuore di tutti è la storia della piccola Sofia affetta da una grave malattia degenerativa di origine genetica,senza possibilità di guarigione. Per chi non ha avuto modo di conoscerla Sofia fa parte, con altri pazienti, delle "cure compassionevoli" ovvero terapie sperimentali somministrate ad ammalati che non hanno altre possibilità di terapie. A seguito di un'inchiesta del pm Guariniello in collaborazione con i NAS (nuclei antisofisticazione dei Carabinieri) e l'AIFA (Agenzia italiana del farmaco) la magistratura decide di bloccare tutto. Molte sono le irregolarità riscontrate: CV poco convincente del professore di riferimento, non vi sono base scientifiche, irregolarità amministrative, campioni di cellule conservate in maniera approssimativa e non sembra esistere un protocollo medico. La storia, purtroppo, non finisce qui, infatti, per contrastare il veto delle istituzioni partono i ricorsi al Tribunale. Qualcuno vince la causa e qualcuno la perde…
In mezzo a questa confusione ecco entrare la piccola Sofia e la sua mamma. Chi non si è identificata durante uno dei servizi delle Iene, anche solo per un momento con quei poveri genitori?
Il dibattito che si è scatenato è stato enorme, da una parte l'opinione pubblica si è sentita emotivamente coinvolta supportando e sostenendo la famiglia con appelli di vario genere: chi ha aperto pagine in Facebook chi come Adriano Celentano ha scritto una lettera aperta al Corriere della Sera, dall'altra, invece un gruppo di scienziati con una lettera al Ministero della salute tenta di riportare la vicenda su ragionamenti più scientifici e razionali svalutando l'efficacia delle cure Stamina.
Dove sta il torto e dove la ragione? E’ ancora tutto da valutare.
Il 21 marzo scorso un decreto legge approvato dal Consiglio dei ministro ha di fatto concesso di portare a termine la cura con il cosiddetto metodo Stamina a chiunque l'avesse cominciata e non avesse finora subìto gravi effetti collaterali. Secondo Renato Balduzzi, ministro della salute all'epoca dei fatti, il provvedimento è stato dettato dal principio etico per cui un trattamenti già avviato non deve essere interrotto. Tale presa di posizione ha scatenato critiche feroci , anche a livello internazionale. Da una parte c'è l'opinione pubblica fatta di gente comune che non vuole negare, anche solo una flebile speranza, a quei poveri bambini che non hanno alternative, dall'altro c'è il mondo scientifico totalmente in disaccordo. Il dibattito è ancora aperto, voi cosa ne pensate?
Intanto la mamma della piccola Sofia fa sapere che la bimba ha dei piccoli miglioramenti… guarda il video:
http://bit.ly/13BsIWv
