Quanto può essere importante la somministrazione di questo vaccino anche per gli adolescenti di sesso maschile?

Già dal 2011 l’Advisory Committee on Immunization Practice in America ha cominciato a raccomandare la necessità di somministrazione del vaccino per l’Hpv non solo nelle femmine, ma anche nei maschi: il papilloma virus si trasmette attraverso i rapporti sessuali vaginali, anali, orali e anche attraverso il semplice contatto dei genitali; il virus si trasmette indistintamente fra partner etero e omosessuali, anche se il partner infetto è del tutto asintomatico. L'utilizzo dei profilattici nei rapporti sessuali è un'arma di difesa, ma non garantisce la completa protezione dall'infezione, poiché il virus può trovarsi su una porzione di pelle non protetta dal preservativo.

Solo in Italia l’Hpv provoca 130 mila casi di condilomi (malattie benigne) o tumorali (carcinoma del collo dell’utero, di vulva o vagina, del pene, dell’ano); i maschi contraggono il virus dell’Hpv 5 volte più facilmente delle femmine, ma più raramente sviluppano tumori rispetto alle femmine, ma in ogni caso in paesi come gli Stati Uniti e il Canada il vaccino per l’Hpv a 12 anni è offerto sia per i maschi che per le femmine. La presenza del virus dell’Hpv sui genitali femminili non necessariamente si conclude in tumore, ma sicuramente ci sono dei fattori di rischio che favoriscono la persistenza dell’infezione e l’innesco del tumore come il vizio del fumo, l’utilizzo di contraccettivi ormonali, la presenza di altri agenti infettivi sessualmente trasmessi, numerosi e diversi partner sessuali, una certa personale predisposizione genetica, il numero di gravidanze affrontate.

L’ideale sia per i maschi che per le femmine sarebbe la vaccinazione prima che inizi l’attività sessuale: recentemente anche la federazione italiana medici pediatri è arrivata a raccomandare la somministrazione del vaccino per l’Hpv per i maschi, all’età di 14 anni prima che passino dal pediatra al medico di base. In Italia a partire dal 2008 il vaccino contro il papilloma virus è somministrato gratuitamente a tutte le ragazze che abbiano compiuto i 12 anni, ovvero prima che diventino sessualmente attive per prevenire lo sviluppo di tumore alla cervice: in 6 regioni Valle d’Aosta, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Liguria e Puglia il vaccino viene somministrato anche alle ragazze di età compresa fra i 15 e i 18 anni e nella regione Basilicata il vaccino viene offerto alle 12.enni, 15.enni, 18.enni e 25.enni.

Dal rapporto semestrale dell’istituto superiore di sanità sullo stato di avanzamento della campagna vaccinale per l’HPV (aggiornato al 3062013) è emerso che dopo 4 anni dall’avvio del programma di immunizzazione contro l’HPV, la copertura vaccinale per tre dosi di vaccino HPV sembra essersi stabilizzata intorno al 69%, senza mostrare l’incremento atteso nelle nuove coorti invitate. Il dato italiano, purtroppo, è in linea con quello mondiale: l’importanza di questo vaccino non è stato pienamente recepito e troppo spesso i genitori non capiscono l’importanza della vaccinazione prima che i ragazzi intraprendano la loro vita sessuale, tanto più che gli adolescenti cominciano a fare sesso molto prima che nelle decadi passate. Se la copertura vaccinale non raggiungerà livelli adeguati, inoltre, non sortirà gli effetti di riduzione tumorale sperati perché una vaccinazione parziale non limiterà realmente la diffusione del virus.