Il vaccino antiallergico è efficace secondo la maggior parte dei pazienti, ma richiede costanza e follow up da parte dello specialista

Quando l'immunoterapia funziona e quando no

Il vaccino antiallergico è in grado di ridurre i sintomi di numerose allergie, di evitare l’aggravarsi della patologia e di prevenire l’insorgenza di nuove allergie. Sebbene l’efficacia dell’immunoterapia sia riscontrabile sin dal primo ciclo di trattamento, cioè dopo il primo anno di cure, questa terapia raggiunge la massima efficacia dopo un periodo ottimale di quattro anni.

Dopo questo periodo, secondo un recente studio, il 42% dei pazienti nota dei miglioramenti e il 32% dichiara di avere notato molti miglioramenti. Ma se i risultati a lungo termine vengono valutati positivamente dalla stragrande maggioranza dei pazienti esiste ancora un problema importante da affrontare per quelche riguarda l’immunoterapia: il tasso di abbandono.

Secondo dati recenti infatti circa la metà dei pazienti che cominciano questa terapia la abbandona dopo circa un anno, spesso con la motivazione che non sono stati ottenuti benefici. Proprio per questo è importante che coloro i quali scelgono di sottoporsi a immunoterapia vengano adeguatamente informati dal loro medico curante, in modo che siano consapevoli che se è possibile, anzi probabile, ricevere benefici dal vaccino antiallergico dopo anche solo un ciclo di trattamento, la costanza nella somministrazione dell’allergene negli anni è la chiave per ottenere i maggiori benefici.

Che informazione e follow up da parte della specialista possano essere d’aiuto nel ridurre il tasso di abbandono è dimostrato da un recente studio che ha valutato i diversi tassi di abbandono di due differenti gruppi di pazienti sottoposti ad immunoterapia: l’uno adeguatamente formato e costantemente seguito con visite periodiche durante la terapia (follow up), l’altro lasciato invece senza questi benefici. Ebbene, il tasso di abbandono del gruppo “non informato” è stato del 77% mentre quello dell’altro gruppo è stato del 92%.

Via libera dunque all’immunoterapia (nei casi adatti a questo tipo di terapia e sempre dietro prescrizione medica e sotto il controllo dello specialista) purché si sia adeguatamente informati e si prevedano delle visite periodiche con lo specialista, in modo da ottenere i migliori risultati possibili.

Foto: Flickr.com

---

A cura di Patrizia Frattini aka Rockcopy, copywriter e Giornalista pubblicista iscritta all'Albo dal 2012, da anni attiva (anche, ma non solo) nel settore dell’informazione scientifica e divulgativa.
Profilo Linkedin di Patrizia Frattini
 

ForumSalute
ForumSalute su Facebook
ForumSalute su Twitter
ForumSalute su Google+

 

ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.