Impianti osteointegrati: cosa sono e a cosa servono

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Impianti osteointegrati: cosa sono e a cosa servono

02-10-2013 - scritto da Dr. Alessandro Cappelli

Impianti osteointegrati: la soluzione ideale per sostituire i denti mancanti, sia singoli che multipli

Come funzionano gli impianti dentari e quali risultati assicurano

Quando, per vari motivi, vengono persi i denti sorge sempre il problema di come rimpiazzarli. I sistemi sono molti ma, escludendo per il momento i sistemi che comportano la necessità di indossare protesi rimovibili (cioè che si tolgono dalla bocca per poterle pulire) rimangono solamente due sistemi: uno, più vecchio ma in talune circostanze ancora attuale, ovvero la costruzione di un ponte protesico, e l’altro, relativamente più recente ma che attualmente rappresenta la soluzione ideale, ovvero l’impianto dentario. Gli impianti dentari sono rappresentano oggi la soluzione gold standard per la sostituzione dei denti mancanti, sia singoli che multipli.

Impianti osteointegrati: cosa sono?
Sono delle vere e proprie viti in titanio, che con un piccolo e indolore intervento, fatto con la normale anestesia del dentista, vengono inseriti dentro l'osso e vanno a rimpiazzare le radici dei denti mancanti. Una volta inserite e bloccate dall’osso (osteointegrazione degli impianti) queste viti fungono da supporto per vari tipi di dispositivi protesici . Ad esempio possono esserci avvitati sopra dei monconi, che poi servono a sorreggere delle corone o capsule (denti finti in porcellana), oppure attacchi a bottone che servono a stabilizzare dentiere mobili in modo da fissarle efficacemente e stabilmente.

Gli impianti rappresentano una procedura molto affidabile e duratura nel tempo per sostituire i denti mancanti. Questa procedura ha inoltre un altro grande vantaggio rispetto alla soluzione del ponte e cioè il fatto che consente di non dovere toccare i denti vicini a quelli mancanti, ma di fare reggere da soli i denti rimpiazzati.

Come si inseriscono gli impianti?

La procedura è quella di un piccolo intervento di chirurgia orale che, in mani esperte, nella maggior parte dei casi non comporta assolutamente dolori nè durante nè dopo l'intervento e che si esegue con la stessa anestesia che si usa per curare i denti. Si tratta in definitiva di aprire un po' la gengiva e di fare un piccolo forellino nell’osso, entro cui poi si avvita l’impianto che non è altro che una vite di titanio purissimo autofilettante.

Una volta che le viti sono state inserite e si è aspettato un certo periodo perché queste abbiano attecchito nell'osso (periodo variabile da caso a caso, solitamente circa 2-3 mesi), si può procedere a sottoporle a carico masticatorio, che risulta altamente confortevole e paragonabile a quello di un dente naturale nella sua massima efficienza.

I risultati estetici e la durata nel tempo di questa procedura sono eccellenti. Nella nostra casistica osserviamo un altissimo numero di pazienti soddisfatti.


Foto 1: L’impianto è stato appena posizionato in corrispondenza del dente mancante



Foto 2: Particolare dei componenti protesici: si distinguono la vitina di fissaggio del moncone, il moncone con il suo prolungamento esagonale che penetra dentro l’impianto e viene bloccato dalla vitina, la corona in metallo ceramica



Foto 3: Il moncone viene avvitato dentro l’impianto ed è pronto ad alloggiare la corona



Foto 4: La corona è stata cementata sul moncone e il tessuto gengivale è giunto a completa maturazione. Il risultato estetico e funzionale è eccellente
Categorie correlate:

Bocca, denti




Dr. Alessandro Cappelli
www.studiodontoiatricocappelli.it/

Profilo del medico - Dr. Alessandro Cappelli

Nome:
Alessandro Cappelli
Comune:
Ascoli Piceno
Telefono:
0736/255131
Professione:
Odontoiatra
Contatti/Profili social:
sito web


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