Gli integratori contro la stanchezza di primavera
I primi caldi provocano apatia e debolezza, ecco le cure fitoterapiche per combatterle.
Godersi la primavera con un aiuto dalle erbe “amiche”.
Se c’è un periodo dell’anno in cui siamo più propensi a seguire una cura ricostituente, assumendo integratori e supplementi di vario tipo è la primavera. In linea di massima le mezze stagioni, diciamo il periodo delicato dell’autunno e della primavera, sono anche quelle in cui il nostro fisico patisce sempre un pochino di più a causa di un naturale, diremmo fisiologico indebolimento. La primavera porta con sé anche le fioriture dei pollini, che nei soggetti predisposti scatenano antipatiche reazioni allergiche come la febbre da fieno, o rinite, mentre i primi tepori, sebbene tanto attesi, ci fanno sentire spossati, deconcentrati e sonnolenti. Il nostro organismo, infatti, necessita di un certo periodo di “acclimatamento”, al fine di registrare le modifiche meteorologiche e di adattarvisi.
Si tratta di un processo naturale che richiede i suoi tempi, ma che può essere accelerato, oltre che con una bella dieta energizzante di primavera, attraverso un’integrazione alimentare mirata. Cosa assumere per evitare i cali primaverili, e per rinforzare il sistema immunitario che in questa stagione diventa un po’ più… “lasso”? Possiamo optare per gli integratori salini, per i probiotici, per gli oligoelementi in fialette, per i preparati omeopatici, per gli integratori a base di acido folico, zinco e ferro. Oppure rivolgerci alla fitoterapia.
Sono molte le erbe amiche del corpo e delle mente, che ci possono rinforzare proprio nel periodo di passaggio tra la primavera e l’estate. A fornire qualche utile consiglio in tal senso è il Presidente della Società di Medicina naturale Antonello Sannia, che spiega in primis le ragioni fisiologiche che portano al tipico indebolimento da “bella stagione”: “Il calo psico-fisico è una condizione molto diffusa in questa stagione. I sintomi tipici sono rappresentati da ansia, calo della memoria e delle prestazioni mentali in genere, oltre a sonnolenza, svogliatezza e inappetenza”
Si tratta di sintomi che conosciamo tutti molto bene, che sperimentiamo ogni anno. Ecco, però, come prevenire e alleviare questo calo con i rimedi naturali, le cure dolci che arrivano dalle piante e dalle erbe: “L'Eleuterococco, originario dalla Siberia e dalla Mongolia, se preso due volte al giorno, mattina e primo pomeriggio, ha un'azione energizzante e aiuta ad incrementare la resistenza allo stress. A livello cerebrale, stimola l'attenzione e la concentrazione migliorando, di conseguenza, la performance mentale; in più favorisce il sistema immunitario con una stimolazione dell'attività dei globuli bianchi. Altra pianta che ci viene in aiuto è il Lepidium meyenii. Si tratta di un tubero che cresce sulle Ande e viene utilizzato sia per le sue proprietà nutritive sia per quelle toniche ed energizzanti. L'assunzione ideale, la mattina presto e primo pomeriggio, in questo modo si può vedere maggiormente la sua efficacia”.
A questi integratori fitoterapici che possiamo utilizzare tranquillamente (ma sempre informando il nostro medico e facendo attenzione alla possibile interazione con altri farmaci), possiamo aggiungere due utilissimi rimedi naturali che ci arrivano dalle api: il polline e la pappa reale, vere miniere di sostanze preziose per il nostro benessere con potere fortificante ed energizzante. Il polline, il miele e i derivati, naturalmente, sono controindicati a chi soffra di pollinosi, ma sono perfetti per tutti gli altri, e un vero toccasana per bambini nell’età della crescita e per gli studenti che debbano affrontare esami e interrogazioni di fine anno.
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A cura di Paola Perria, Giornalista pubblicista iscritta all'Albo dal 2009, Master I livello in Gender Equality-Strategie per l’equità di Genere con tesi sulla medicina di genere.
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ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.