L’acne in gravidanza

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L’acne in gravidanza

21-09-2015 - scritto da Viviana Vischi

Se è vero che di solito, in gravidanza, l’aspetto della pelle migliora, per molte donne non è così: ecco perché l’acne può manifestarsi durante la gestazione.

Acne in gravidanza, cosa fare.

L’acne in gravidanza

Acne in gravidanza, un connubio che non ti aspetti, ma che è piuttosto frequente, specie in chi ha già sofferto in passato di brufoli e punti neri, o in chi ha una manifestazione acneica al momento del concepimento. Di base però può capitare anche che si scateni in chi non ha mai avuto problemi di questo tipo.

Dunque non è vero che in gravidanza la pelle migliora, diventa più bella? Tendenzialmente sì, per una serie di fattori fisiologici, ma lo sbalzo ormonale tipico della gestazione può facilmente provocare foruncoli simili a quelli dell’età adolescenziale.

La causa principale, anche se non l’unica, di acne è rappresentata essenzialmente dagli ormoni, a cui vanno aggiunte in questa fase della vita della donna:

  • la ritenzione idrica, e quindi un accumulo in circolo di tossine
  • l’assunzione importantissima delle giuste quantità di acido folico, che si lega al metabolismo della vitamina B12 provocando un peggioramento della manifestazione acneica
  • la carenza di zinco nell’organismo, che tende ad essere assorbito dalla placenta

In genere l’acne si manifesta nel primo trimestre di gravidanza, con un picco intorno alla sesta settimana, anzi, a detta di alcuni specialisti in ginecologia, il classico brufolo sul mento potrebbe proprio essere uno dei primi sintomi rivelatori della dolce attesa!

Al riguardo non mancano anche delle storie particolari, come quella che legherebbe la presenza di brufoli sul volto della futura mamma al sesso del nascituro. Le leggende metropolitane suggerirebbero, in caso di acne in gravidanza, di preparare un corredino rosa, ma questa affermazione non è comprovata da studi scientifici quindi è bene sorriderci su e rimandare gli acquisti…

A parte questi aspetti più propriamente di colore, l’acne può rappresentare per le donne incinte un momento di seria difficoltà emotiva. Uno o più brufoli per molte persone possono sembrare una sciocchezza di fronte al miracolo della gestazione o comunque rispetto alle problematiche rischiose che possono verificarsi in questi nove mesi. Ma ancora una volta significa sbagliare, considerare l’acne come una questione meramente estetica e non per quella che è: una malattia della pelle che se, trascurata, può lasciare cicatrici visibili.

Senza contare che le donne in gravidanza hanno una cute particolarmente sensibile e un’ansia particolare nel vedere il proprio aspetto in continua evoluzione, che lievita e perde le abituali forme: una donna in attesa, quando si guarda allo specchio, difficilmente si vede bella. Se ci sono i brufoli il tutto peggiora drasticamente e può crollare il tono dell’umore.

Di buono, c’è da dire che nella stragrande maggioranza dei casi a partire dal quarto mese gli ormoni si stabilizzano e i brufoli cominciano a scomparire; smettono di svilupparsi anche i punti neri e i piccoli foruncoletti: insomma, la pelle si fa più bella!

Ma come curare l’acne in gravidanza? La cosa migliore è quella di rivolgersi ad un dermatologo, che saprà consigliare i giusti prodotti in base alla gravità del problema: è sempre importante una valutazione della pelle prima di qualunque trattamento, e lo è a maggior ragione se si sta affrontando una gravidanza o se si ha intenzione di farlo, visto che alcuni farmaci potrebbero essere pericolosi per lo sviluppo del feto. Una visita potrà significare anche ricevere preziosi suggerimenti per la protezione della pelle dal sole e dalle smagliature, con i consigli circa i prodotti più sicuri ed efficaci.



A cura di Viviana Vischi, Giornalista professionista iscritta all'Albo dal 2002, Direttore Responsabile di diverse testate giornalistiche digitali in campo medico-scientifico.
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