La malattia della sedentarietà: previeni l’artrosi ora

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La malattia della sedentarietà: previeni l’artrosi ora

30-06-2011 - scritto da Internullo

Una malattia che non interessa solo la terza età

A volte si pensa anco.ra che l’artrosi interessi solo la terza età

La malattia della sedentarietà: previeni l’artrosi ora

Ma sappiamo che però è una malattia trascurata, con una diffusione altissima in Italia che colpisce maggiormente la fascia di età compresa fra i 45 e 59 anni. ma c’è anche una larga fetta di donne sotto i 40 anni che accusano i disturbi alle ossa e alle articolazioni, perché gli equilibri ormonali sono direttamente coinvolti.

E’ importante seguire fin da giovani uno stile di vita che ci permetta di mantenere la capacità di muoversi con leggerezza e agilità fino alla terza età. Bisogna quindi rispettare delle regole per prevenirla. Quali possono essere le cause che provocano l’insorgenza dell’artrosi? Innanzitutto non dimentichiamo i traumi, accidentali ma anche sportivi, che si verificano quando si pretende da un corpo non allenato prestazioni impossibili.

Non dobbiamo tralasciare come concausa la sedentarietà tipica della vita moderna. Basti pensare che il nostro corpo è una macchina programmata per compiere circa duemila diversi movimenti, quando la maggior parte di noi in una giornata ne esegue solo un centinaio. Si tratta di autolimitazioni che danneggiano le articolazioni, predisponendo all’artrosi. Perché? La ragione è semplice: la cartilagine articolare, che riveste i due capi ossei, è priva di vasi sanguigni. La sua nutrizione avviene attraverso il liquido sinoviale, una specie di lubrificante natuarale che viene “deterso” e potenziato proprio dal movimento. 

 

PERCHE' L'ARTROSI COLPISCE DI PIU' LE DONNE?

Gli ormoni sono importantissimi per mantenere in buona salute le strutture articolari, infatti il 25% delle donne in menopausa ha un’artrosi galoppante dopo la menopausa, il 70% ha un’artrosi seria dopo i 65 anni. Gli estrogeni vengono captati da specifici recettori cellulari posti nelle articolazioni, infatti studi recenti hanno dimostrato che preservano un buon tono muscolare, mantengono le ossa sane (contrastano insorgenza dell’osteoporosi) e partecipano all’elasticità dei legamenti. Con il crollo degli estrogeni e, in parte, dell’ormone DHEA (deidroepiandrosterone, prodotto dalle ghiandole surrenali, le donne sviluppano un’artrosi maggiore degli uomini, mentre il rapporto tra uomini e donne, prima della menopausa, è di 1:1, con “l’avvento dell’età critica” le donne sono colpite tre volte più dei compagni della loro stessa età.

 

QUAL'E' L'ATTIVITA' FISICA MIGLIORE?

Lo streching, praticato con un quarto d’ora alla sera. Il walking, cioè l’abitudine a camminare a ritmo sostenuto. Infine la bicicletta e il nuoto.

Una vita sedentaria porta invece a un rallentato ricambio del liquido sinoviale che, mal nutrito, non lavora a dovere. un’altra importante regola di prevenzione è quella di mantenere il peso corporeo nella norma, in modo che sia proporzionato all’altezza. Sovrappeso e obesità creano infatti pericolose situazioni di”sovraccarico articolare”, che provocano sia una progressiva riduzione dell’escursione dei movimenti (cioè della capacità massima di movimento) sia una cattiva funzionalità

Ogni movimento è il frutto di un complesso gioco di squadra al quale partecipano le ossa e i muscoli, il cervello e le fibre nervose ma anche le articolazioni, con tutte le loro componenti: cartilagini, legamenti, sinovia e liquido sinoviale. L’artrosi comporta una degenerazione progressiva di queste componenti articolari, soprattutto delle mani, delle ginocchia e delle anche.

 

QUALI SONO I PRINCIPALI SINTOMI?

  • Il dolore e la rigidità, specie al mattino, al risveglio.
  • la progressiva limitazione dei movimenti, fino all’impossibilità di compiere anche i gesti più semplici come lavarsi o infilarsi le calze(se interessate anca e ginocchio) o allacciarsi una camicia (le mani se colpite).

In un secondo tempo, appaiono evidenti altri segni:

  • la deformazione,
  • il gonfiore,
  • l’instabilità
  • il tipico crepitio dell’articolazione, accompagnati da una notevole debolezza dei muscoli circostanti.

Le donne in menopausa che hanno casi di artrosi in famiglia, inoltre, potrebbero neutralizzare l’effetto negativo che il crollo degli ormoni ha sulle articolazioni ricorrendo alla terapia ormonale sostitutiva. La somministrazione di estrogeni (sotto controllo medico) aiuta a mantenere “giovani” le componenti articolari.

E’ sconsigliato il jogging sull’asfalto, soprattutto se una o più articolazioni hanno riportato dei traumi importanti, come fratture o distorsioni. Anche il tennis può comportare dei microtraumi ripetuti alle articolazioni della spalla, del gomito e del polso, se non si fa un po’ di stretching prima e dopo la partita. Ricordo che la menopausa precoce può favorire l’artrosi, soprattutto se associata a una certa familiarità per questa malattia. In tal caso è consigliabile ricorrere alla terapia ormonale sostitutiva che aiuta a prevenire l’artrosi.

Le articolazioni, infatti, sono molto”sensibili” agli ormoni estrogeni e androgeni, che le mantengono sane. La terapia antiartrosi più collaudata consiste nell’assumere tutti i giorni una bustina da 1500 mg di glucosamina solfato, che le cellule della cartilagine utilizzano come “cemento” utile a riparare i danni.

Nell’Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale “Gravina” di Caltagirone viene utilizzato per i pazienti affetti da artrosi alle ginocchia, alle anche e alle spalle, con ricovero in Day Hospital, l’acido ialuronico. Tale farmaco viene iniettato dal medico ortopedico direttamente nell’articolazione sofferente perché agisce sia da lubrificante che da elemento nutritivo.

 

PER SPEGNERE IL DOLORE si ricorre ad analgesici, aspirina, paracetamolo associata a codeina e in casi eccezionali si possono utilizzare antinfiammatori a base di cortisone. nei casi più gravi ed invalidanti, in cui la mobilità articolare è definitivamente compromessa, è utile la terapia chirurgica che mira a sostituire l’articolazione interessata come una protesi che può essere applicata non solo ad articolazioni come l’anca e il ginocchio ma anche alle mani.



Dott. Giuseppe Internullo
Specialista in Ortopedia
Via Romano, 24 CALTAGIRONE (CT)
Per informazioni 0933-23843
www.chirurgiadellamanocatania.it

Profilo del medico - Internullo

Nome:
Giuseppe Internullo
Comune:
CATANIA
Telefono:
095497305
Professione:
Medico specialista attività privata
Posizione:
www.chirurgiadellamanocatania.it
Occupazione:
Chirurgia della mano
Specializzazione:
Ortopedia e traumatologia, Chirurgia della mano
Contatti/Profili social:
sito web


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