Lupus eritematoso sistemico: sintomi e cure

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Lupus eritematoso sistemico: sintomi e cure

13-02-2017 - scritto da Paola Perria

Alla scoperta del LES, una malattia sistemica di origine autoimmune, un tempo considerata "rara", che oggi colpisce molte donne.

Malattia invalidante e cronica, il LES colpisce articolazioni, pelle, reni.

Lupus eritematoso sistemico: sintomi e cure

Il LES, lupus eritematoso sistemico, è una malattia un tempo definita “rara”, che al momento colpisce ben 60mila persone circa solamente in Italia, dove si stimano circa 2mila nuovi casi all’anno. La diagnosi non arriva sempre tempestivamente, perché i sintomi di questa patologia grave, progressiva e cronica, sono abbastanza sfumati e nelle persone giovani si possono facilmente confondere con altro tipo di disturbo.

 

LES: LA CARATTERISTICA PRINCIPALE

Uno dei sintomi caratteristici della malattia, che è anche quello da cui prende il nome, è presente in 6 casi su 10: l’eritema a forma di farfallina (“butterfly rush”) che compare come una sorta di curiosa maschera sul viso, circondando naso e occhi e arrossando le guance. Un tempo veniva chiamato “morso di lupo”, da qui il nome lupus.

L’aggettivo specificativo “eritematoso”, poi, ci aiuta a capire che in questa malattia la pelle è uno degli organi colpiti, ma l’ulteriore definizione di “sistemico” ci dice che molti altri distretti del corpo ne vengono, con tempo, interessati: in primis le articolazioni (dolore e gonfiore articolare si presentano nel 90% dei pazienti). Non a caso il lupus viene annoverato tra le patologie autoimmuni articolari, al pari di artrite reumatoide e artrite psoriasica.

 

LES: UNA MALATTIA AUTOIMMUNE

In questi tipi di malattia la causa del processo infiammatorio cronico è una reazione del sistema immunitario anomala che, per cause in parte sconosciute e su “innesco” di fattori esterni o interni (ad esempio forti stress), attacca tessuti del corpo sani ed integri distruggendoli.

 

LES: COME ESORDISCE

Il lupus inizia colpendo la pelle e le mucose con la formazione di eritemi e di placche (“rash discoide”) o comunque macchie che compaiono sul corpo soprattutto dopo l’esposizione al sole, di afte e ulcerazioni della bocca e lesioni alla radice delle unghie delle mani, per poi andare a diffondersi a livello articolare (soprattutto polsi, mani, ginocchia, gomiti che appaiono gonfi, doloranti e rigidi).

 

LES: COME PROSEGUE

Successivamente, o anche in contemporanea - non c’è una “regola fissa” - il processo flogistico interno va ad interessare anche i reni, il sistema nervoso centrale e il cervello, il midollo osseo, i polmoni e il cuore.

 

LES: PRINCIPALI MANIFESTAZIONI E COMPLICANZE

Vediamo ora le altre manifestazioni e le principali complicanze del lupus, tenendo presente che questa malattia insorge in giovane età (dai 15-20 anni ai 55) interessando soprattutto il sesso femminile:

  • Debolezza e affaticamento cronico (un sintomo comune che viene spesso sottovalutato da chi sta intorno al malato e che contribuisce ad acuire il malessere generando anche disturbi depressivi)
  • Febbre o febbricola inspiegabile
  • Mal di testa
  • Fotosensibilità
  • Facilità alle fratture ossee, in particolare della testa del femore
  • Disturbi renali, nefriti, insufficienza renale
  • Instabilità dell’umore
  • Gastrite
  • Deficit di memoria
  • Anemia
  • Perdita dei capelli
  • Infertilità e poliabortività
  • Tendiniti
  • Pleuriti
  • Pericarditi
  • Attacchi epilettici
  • Fenomeni psicotici
  • Aumento del volume della milza (splenomegalia)

 

LES: LE POSSIBILI TERAPIE

Come si intuisce, il lupus è una malattia molto grave e invalidante che riduce le aspettative e qualità della vita di chi ne soffre. Come tutte le malattie autoimmuni, anche questa è comunque soggetta a periodi di remissione spontanea, che possono essere molto lunghi, ed episodi di recrudescenza dei sintomi, ma una volta manifestatasi anche questa patologia diventa cronica.

Detto questo, e per fortuna, sebbene una cura a tutt’oggi non risolutiva non sia stata trovata, esistono però dei farmaci che, andando ad agire direttamente sugli anticorpi del sistema immunitario che provocano la reazione infiammatoria, riescono a tenere a bada il lupus permettendo anche una regressione dei sintomi.

Quali sono, dunque le cure proposte? Trattandosi di una malattia sistemica, è necessario agire su diversi fronti, andando a controllare i sintomi infiammatori acuti con l’ausilio del cortisone (ad esempio per ridurre gli eritemi e i fenomeni artritici), e quelli neurologici con psicofarmaci e anti-epilettici.

Ma la cura d’elezione, come anticipato, resta quella immunomodulante, a base di anticorpi monoclonali che inibiscono l’azione dei linfociti B responsabili dell’attacco ai tessuti del corpo (in particolare Rituximab).

 

LES: L'IMPORTANZA DELLA DIAGNOSI PRECOCE

La tempestività nella diagnosi è importantissima per diminuire la possibilità che il lupus danneggi organi interni vitali come il cuore, i polmoni, i reni e il cervello, pertanto se si riconoscono dei sintomi che possono far sospettare di avere questa malattia, bisogna recarsi subito dal medico per un colloquio preliminare.

L'ostacolo principale nel percorso per una rapida e corretta diagnosi e per la conseguente terapia è rappresentato dal ritardo nell’arrivo del paziente allo specialista. Spesso i pazienti con LES vengono inseriti in lunghe liste di attesa e sono costretti a lunghe trafile per sottoporsi alle prestazioni diagnostico-terapeutiche a loro necessarie, anche se urgenti. Le Lupus Clinic nascono dall’esigenza di creare un percorso che consenta la presa in carico del paziente con LES, assicurandogli l’assistenza e le cure necessarie. Scopri di più sulle Lupus Clinic.

 

Foto | via Pinterest



A cura di Paola Perria, Giornalista pubblicista iscritta all'Albo dal 2009, Master I livello in Gender Equality-Strategie per l’equità di Genere con tesi sulla medicina di genere.
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ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.



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