Morbo di Crohn: 9 regole per godersi una cena al ristorante

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Morbo di Crohn: 9 regole per godersi una cena al ristorante

25-07-2017 - scritto da Paola Perria

In vacanza cosa c'è di più bello di qualche cena al ristorante in coppia o in compagnia? Ecco il decalogo per non avere effetti collaterali a livello intestinale.

Il morbo di Crohn non è incompatibile con il piacere della convivialità a tavola!

Morbo di Crohn: 9 regole per godersi una cena al ristorante

Poche cose sono in grado di metterci di buon umore quanto la prospettiva di una bella mangiata al ristorante, specialmente se in buona compagnia. Eppure… per tanti l’idea di una cena fuori rappresenta, piuttosto, una fonte di stress. Sono tutti coloro che soffrono di una qualche forma di disturbo metabolico o digestivo, e in particolare chi è affetto dal morbo di Crohn, una patologia autoimmune spesso confusa con il "semplice" intestino irritabile.

 

Il morbo di Crohn, invece, è una malattia infiammatoria cronica, che colpisce le pareti interne del tubo intestinale e in parte anche dello stomaco provocando la formazione di dolorose ulcere spontanee. Se non individuata e curata adeguatamente, questa malattia può portare a gravi complicanze, ma in generale è possibile conviverci, anche perché spesso – come accade nelle malattie autoimmuni – a periodi di acutizzazione del morbo, si alternano fasi anche molto lunghe di regressione totale.

 

Purtroppo dalla malattia di Crohn non si guarisce, e i sintomi sono piuttosto pesanti da sopportare, perché dover combattere con scariche di diarrea e crampi addominali ogni volta che si mangia ha delle ripercussioni anche sulla vita sociale e relazionale. Chi ha voglia di andare a mangiare fuori con il terrore di dover correre in bagno, o di essere colto da dolorose coliche?

 

Infatti la dieta è parte integrante della terapia per la gestione del morbo di Crohn, se non, a volte, l’unica cura possibile. Purtroppo nelle fasi acute della malattia neppure i cibi amici sono del tutto sicuri, e così si tende ad evitare le uscite, ci si rinchiude in casa per la paura di… soffrire, mentre tutti si godono il loro pasto. Con buona pace della vita sociale, e a discapito dell'umore, che inevitabilmente va giù. Ma deve essere per forza così?

 

Il morbo di Crohn e le cene al ristorante sono sempre e comunque incompatibili? La risposta è no, è possibile combinare le due cose e non essere costretti a rinunciare ad una bella serata a base di buon cibo con gli amici o con la dolce metà, a patto di sapere come regolarsi. Logicamente è necessario comportarsi con prudenza, ed essere previdenti al fine di tornare a casa dalla serata con la pancia piena, il palato gratificato e… basta!

 

Ecco 9 regole d’oro di compromesso adatte a chi debba convivere con una malattia infiammatoria intestinale cronica, ma non per questo voglia rinunciare al piacere di una cena al ristorante ogni tanto.

 

1) COMPITI A CASA...

Controllare i siti online e leggere i giudizi dei consumatori può fornire utili informazioni sulla cucina di quel dato locale, ma non solo. Dal momento che per chi ha disturbi intestinali anche il fattore psicologico entra in gioco, è importante visualizzare il posto (se non lo si conosce) scorrendo le gallery online, che forniscono un’idea visiva dell’atmosfera (più o meno rilassata) del locale, degli spazi (è importante non sentirsi oppressi), e del livello di comfort che è in grado di offrire. Per tutte queste ragioni è sempre meglio, prima di accettare un invito a cena in un locale, sapere dove si intende andare, o persino, laddove possibile, selezionarlo in prima persona optando per i locali collaudati o quelli che offrono più garanzie di qualità nei servizi, nel cibo e nell’ambiente.

 

2) OCCHIO AL MENU'

Molti ristoranti provvisti di siti web mettono a disposizione il proprio menù. È una buona idea, perché in questo modo è possibile sapere già su quali pietanze indirizzarsi, tra quelle amiche dell’intestino infiammato. È saggio optare per quegli esercizi che propongono una vasta scelta e combinazioni diverse, o che permettono di “costruire” i piatti anche seconda dei bisogni, soprattutto se presentano anche speciali menù per intolleranti e vegani.

 

3) COMPILARE UNA CARTA DEI CIBI VIETATI

È un buon suggerimento sempre utile soprattutto quando la cena al ristorante è improvvisata. Si tratta semplicemente di preparare una lista dei cibi, delle sostanze nutritive, o delle combinazioni di queste che non sono compatibili con la propria condizione intestinale, e che quindi non devono comparire nel proprio pasto. Prima di una cena con menù fisso (magari concordato da altri per una cerimonia), è bene mostrare questa nota al cameriere affinché la faccia arrivare alle cucine in modo che lo chef possa eventualmente preparare qualcosa di adatto anche semplicemente modificando di poco la ricetta.

 

4) OPTARE PER PIATTI COLLAUDATI

Vale sia per i locali già testati, che non. In linea di massima meglio non avventurarsi nell’ordinazione di piatti particolari mai provati, anche se gli ingredienti sembrerebbero amici, almeno sulla carta. Questo vale sia per la materia prima che per la sua lavorazione, intendendosi le modalità di cottura. I fritti e le brasature non sono certo le più indicate.

 

5) CHIEDERE INFORMAZIONI

Chiedere come viene preparato ogni piatto che si ordina è una regola che vale per le stesse ragioni di cui sopra!

 

6) ATTENZIONE ALLE BEVANDE

Alcol, drink zuccherati e bibite energetiche a base di caffeina sono ovviamente da evitare; l’acqua, invece, aiuta sempre.

 

7) PICCOLO... E' MEGLIO!

Scegliere porzioni più piccole è saggio. Meglio non esagerare mai con i cibi, onde evitare di mettere in subbuglio l’apparato digerente riempiendolo troppo, o troppo in fretta.

 

8) PORTARSI DIETRO I FARMACI

È sempre necessario, perché non si sa mai!

 

9) MANGIARE PIANO, CON CALMA

Last but not least, mangiare in modalità rilassata, masticando bene ogni boccone è una regola d’oro che vale sempre, anche per chi non soffre del il morbo di Crohn. La digestione inizia in bocca, non dimentichiamolo mai!

 

Fonte | everydayhealth.com

Foto | via Pixabay.com



A cura di Paola Perria, Giornalista pubblicista iscritta all'Albo dal 2009, Master I livello in Gender Equality-Strategie per l’equità di Genere con tesi sulla medicina di genere.
Profilo Linkedin di Paola Perria
 

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ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.



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