Muore bimbo di 6 anni a Novara: forse di malaria

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Muore bimbo di 6 anni a Novara: forse di malaria

10-09-2013 - scritto da Cinzia Iannaccio

Dopo una lunga permanenza in Africa, bimbo muore: si sospetta la di malaria

Profilassi antimalarica e bambini africani a rischio

Muore bimbo di 6 anni a Novara: forse di malaria Morire a 6 anni di malaria dopo un soggiorno in Africa: è questo il terribile sospetto che riguarda il decesso di un bambino avvenuto venerdì scorso presso l’Ospedale Maggiore di Novara. Era tornato solo il 25 agosto da una lunga vacanza nella Guinea Equatoriale, presso il nonno: era la terza volta che ci andava.

Ma stavolta, a pochi giorni dal rientro è subentrata febbre alta, problemi respiratori con difficoltà a deglutire, sintomi tali che avevano obbligato il ricovero.

E’ una storia ancora tutta da chiarire, ma che mi ha colpito molto, perché ho un bambino della stessa età e perché ho fatto un bellissimo viaggio in Africa molti anni fa, prima del quale avevo fatto la profilassi antimalarica benché mi fosse sconsigliata dai più. Mi si diceva che quei medicinali andavano presi prima e dopo il viaggio e che gli effetti collaterali erano sicuramente peggiori di quanto sarebbe stata eventualmente la malattia, la quale, laddove si fosse verificata, sarebbe stata curata prontamente: è prassi al ritorno da viaggi in zone con malattie endemiche prendere in considerazione queste patologie.

Lo stesso mi è stato confermato anche da alcuni amici abitanti in Kenia, tutti con figli piccoli: ma per loro era diverso perché la profilassi antimalarica sarebbe stata costante per sempre. Non so se avessero o meno ragione, ma ad ognuno spettano le proprie valutazioni del caso. Io la profilassi la feci. Mi fidai dell'infettivologo ed i farmaci in questione non mi hanno ucciso o creato alcun disturbo.

Ma la storia di questo bimbo per me va ben oltre. Mi fa pensare a quanti angeli, che non hanno possibilità di scegliere se fare o meno la profilassi, muoiono ancora ogni anno a causa della malaria. Secondo i dati Unicef il parassita trasmesso dalla zanzara anofele uccide 650.000 persone ogni 12 mesi: per lo più bambini sotto i 5 anni di vita. In questa fascia d’età la malaria è la terza causa di morte dopo la polmonite e la diarrea.

Ogni 40 secondi un bimbo nel mondo muore di malaria: 2000 stelline al giorno. Per una malattia che si può prevenire e curare, anche se nell’infanzia il parassita malarico è particolarmente aggressivo.

Per il piccolo deceduto a Novara l’autopsia stabilirà le cause della morte: per ora la malaria è un sospetto, non una certezza. Ma quante volte in caso di viaggi in aree a rischio si reagisce in modo superficiale in relazione alla profilassi? Consiglia la Prof.ssa Susanna Esposito, Direttore dell’Unità di Pediatria ad Alta Intensità di Cura della Clinica De Marchi e Responsabile del Centro per il Bambino Viaggiatore dell’Ospedale Policlinico di Milano:

Può capitare che si sottovalutino i pericoli di un viaggio in Paesi tropicali: la profilassi antimalaria non si fa o viene effettuata in modo saltuario ed incostante.

Vorrei sottolineare, ancora una volta, quanto la profilassi antimalarica sia fondamentale prima di partire per zone a rischio. Consiglio inoltre di non affidarsi a metodi fai-da-te o suggeriti tramite passaparola ma di recarsi sempre in un centro specializzato per questo tipo di malattie infettive. E, non ultimo, di assumere i farmaci in maniera corretta.

Solo così si può avere la certezza della protezione dalla malattia: l’efficacia della profilassi antimalarica nei confronti della malaria mortale è quasi totale e chi acquisisce la malaria a fronte di una profilassi ben condotta presenta forme curabili. Ricordo, inoltre, che nei 6 mesi successivi al rientro da un viaggio in zone a rischio, se il bambino presenta sintomi quali febbre alta superiore a 38° o brividi persistenti, è opportuno recarsi subito al pronto soccorso e segnalare la zona in cui si è viaggiato. Spesso, infatti, la febbre soprattutto nei bambini viene confusa con altre patologie, per tale motivo, è importante escludere un pericolo di malaria; la malaria, infatti, nei bambini ha un’evoluzione rapida con rischi mortali”.

E’ doveroso prestare attenzione a tutto ciò in caso di una vacanza, ma non vanno dimenticati i bambini che in Africa ci vivono. Ecco quello che si può fare grazie ai progetti dell’Unicef.

Foto: Flickr
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A cura di Cinzia Iannaccio, Giornalista professionista iscritta all'Albo dal 2007, blogger, specializzata nel settore della salute e del benessere.
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