Pancreatite cronica: sintomi, cause e dieta da seguire

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Pancreatite cronica: sintomi, cause e dieta da seguire

19-07-2016 - scritto da Paola Perria

L’infiammazione cronica del pancreas è una patologia subdola che può minare seriamente la salute e che non va trascurata, nemmeno dal punto di vista alimentare.

Dalla pancreatite acuta a quella cronica: possibili strategie di intervento.

La pancreatite è un’infiammazione, che può essere acuta o cronica, del pancreas, cioè della ghiandola che si trova dietro lo stomaco e che nel processo digestivo svolge la duplice funzione di secernere e riversare nel sangue l’insulina: un ormone, quest’ultimo, decisivo per il metabolismo degli zuccheri e per produrre succhi digestivi che defluiscono verso il duodeno.

 

I sintomi di una pancreatite acuta

Quando questo importante organo interno viene colpito da infiammazione acuta si manifestano sintomi come:

  • Dolore intenso che dal centro dell’addome si irradia in tutta la fascia orizzontale (interessando l’area diaframmatica), coinvolgendo la schiena
  • Febbre
  • Nausea e blocco della digestione
  • Talvolta ittero

 

 

La terapia della pancreatite acuta

La pancreatite acuta si cura con:

  • Il digiuno, o meglio con una dieta liquida somministrata per via endovenosa
  • L’assunzione di farmaci antibiotici se a provocare la malattia è stata un’infezione
  • Solo forti antinfiammatori se all’origine del processo infiammatorio c’è un’ostruzione dei dotti pancreatici originata da un calcolo

 

E’ molto importante curare perfettamente una pancreatite acuta perché, se il focolaio infettivo o comunque il processo flogistico interno non vengono stroncati definitivamente, la pancreatite può cronicizzarsi, con gravi ripercussioni a lungo termine sulla salute generale. A differenza dell’infiammazione acuta, infatti, quella cronica ha sintomi molto più sfumati e talvolta tali da passare quasi inosservati.

 

I campanelli d’allarme di una pancreatite cronica

Disturbi digestivi, una lieve colorazione giallastra della pelle (dovuta a ittero, ovvero un eccesso di bilirubina nel sangue che però in una carnagione olivastra o mediterranea si nota poco), vaghi dolori addominali imputabili a cause tra le più svariate, dimagrimento associato ad un aspetto deperito, tipico di una condizione di malnutrizione dovuta a malassorbimento dei nutrienti alimentari ecc. sono spesso le uniche manifestazioni della malattia.

 

I rischi della pancreatite cronica

La pancreatite cronica pian piano inficia la funzionalità della ghiandola, cosa che, tra le conseguenze possibili, può portare ad un blocco nella produzione di insulina, con alto rischio di sviluppare diabete, e a danni agli altri organi interni come i polmoni e il cuore per colpa degli enzimi pancreatici che finiscono nel sangue.

 

Le cause della pancreatite cronica

Tra le cause di una pancreatite cronica, la prima possibilità è senz’altro quella di un’infiammazione acuta mal curata. Vediamo le altre più comuni:

  • Un abuso prolungato di alcol, perché la molecola dell’alcol è molto piccola ed è in grado di insinuarsi in tutti i tessuti, nessuno escluso, provocandone la lenta intossicazione e necrosi.
  • La presenza di calcoli biliari nella colecisti, il piccolo organo-sacchetto che si trova tra fegato, pancreas e duodeno in cui si riversa la bile di origine epatica. In soggetti predisposti, ma sovente per ragioni dietetiche, la bile può addensarsi e vi si possono accumulare calcoli di grassi (in genere colesterolo) e bilirubina fino a ostruire il dotto di Wirsung, da cui passano sia i succhi pancreatici che la bile confluendo verso il duodeno, cioè la prima porzione dell’intestino tenue.

Soffrire di coliche biliari ricorrenti può naturalmente aumentare il rischio di ostruzione anche parziale del dotto di Wirsung; una volta che gli enzimi pancreatici non riescono a riversarsi nel duodeno, permangono nel pancreas corrodendone i tessuti. I calcoli alla colecisti o cistifellea sono spesso causati da una dieta sbagliata, oltre che da una predisposizione genetica. Infatti, alimenti grassi di origine animale come salumi e carni rosse, consumati troppo spesso possono provocare scompensi a livello epatico e portare alla formazione dei “sassolini” di colesterolo. Ma anche una dieta troppo povera di grassi “buoni” (soprattutto quelli ricchi di omega 3 come i grassi del pesce e gli oli vegetali) e un repentino dimagrimento possono favorire la calcolosi biliare e quindi costituire un rischio per la salute del pancreas.

 

La diagnosi e la cura della pancreatite cronica

E’ necessario sottoporsi a diversi esami tra cui le analisi del sangue e una TAC addominale per scoprire la malattia e le eventuali cause (ad esempio presenza di calcoli o di forme tumorali).

Alle cure, che possono prevedere la rimozione chirurgica della cistifellea o l’estrazione dei calcoli che ostruiscono i dotti, o anche una terapia antibiotica che curi l’infezione se è questa la causa della pancreatite, si deve associare una dieta specifica, che permetta, anche in fase di remissione, di facilitare il processo di guarigione e prevenire le recidive.

 

Quale alimentazione in caso di pancreatite cronica?

E’ importante bere molta acqua durante tutto il giorno, reintegrare le sostanze nutritive che la malattia ha impedito di assimilare e al contempo assumere cibi che non favoriscano processi infiammatori e formazione di calcoli. Ecco gli alimenti su cui puntare:

  • Patate e carote lesse
  • Riso
  • Pasta (condita in modo leggero), semolino, polenta
  • Passati di verdure
  • Carne bianca (tacchino, pollo, coniglio) e magra
  • Olio extravergine d’oliva a crudo e altri oli vegetali come l’olio di sesamo o di canapa
  • Pesce fresco digeribile come nasello, merluzzo, salmone, trota, spigola, orata, cernia

 

E’ importante infine limitare il consumo di alimenti che favoriscono la formazione di calcoli, come:

  • Uova
  • Brodi di carne
  • Salse grasse come la maionese e la crema pasticcera per dolci
  • Bibite zuccherate e gassate (incluso il tè freddo)
  • Pesce in scatola e in generale tutti gli alimenti precotti e conservati
  • Formaggi e latticini in generale ad eccezione della ricotta magra e dello yogurt
  • Bevande alcoliche

 

Foto | via Pinterest 



A cura di Paola Perria, Giornalista pubblicista iscritta all'Albo dal 2009, Master I livello in Gender Equality-Strategie per l’equità di Genere con tesi sulla medicina di genere.
Profilo Linkedin di Paola Perria
 

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ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.



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