Se il bimbo picchia altri bambini

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Se il bimbo picchia altri bambini

13-01-2014 - scritto da Cinzia Iannaccio

Botte, graffi e morsi ad altri bambini, che fare?

Aggressività dei bambini, se picchia i compagni

Se il bimbo picchia altri bambini Soprattutto nei primi tre o quattro anni di vita un comportamento oppositivo nei bambini è quasi fisiologico e può capitare anche una fase di particolare aggressività fisica: i bimbi non hanno ancora una grande capacità di comunicazione e trasmettono i loro sentimenti utilizzando le mani (piedi, unghie, denti, eccetera) sia con i genitori che con gli altri bambini. E’ un atteggiamento che va bloccato sin dal nascere, onde evitare che col crescere il ragazzino prosegua. Ma come fare? Come comportarsi?

Sin dai primi atteggiamenti negativi, occorre usare il polso fermo: i bimbi vanno sgridati con un secco “non si fa” ed una spiegazione rapida del perché. Se c’è recidiva continua occorre anche passare a piccole punizioni: fondamentale è essere fermi e non troppo elastici. La sgridata e l’eventuale punizione devono essere mirati al comportamento errato e non ad un nostro momento di nervosismo.

Assolutamente è fondamentale dare il buon esempio: se non si vuole un comportamento aggressivo, il bambino non va picchiato.

Vanno evitate le situazioni di contrasto: al minimo litigio o minaccia con un compagno o fratellino, il piccolo va fermato ed allontanato dal luogo o dalla persona che rappresenta stress. Metterlo in castigo in un angoletto per un paio di minuti, lo aiuterà a sbollire la rabbia. In più con voce dolce, provate a mettervi nei suoi panni, e a dare parole alle sue motivazioni: “so che l’amichetto ha rotto il tuo giocattolo preferito, ma non lo ha fatto intenzionalmente e non si deve picchiare nessuno; il fratellino ti ha preso in giro, ma non per questo lo puoi picchiare, non è bello fare del male agli altri, mai”.

Più concretamente: dimostrare comprensione ed affetto, ma non giustificare il gesto aggressivo! Insegnategli a rivolgersi a voi (o all’insegnante) laddove qualcuno lo infastidisce: ascoltatelo però, guardandolo negli occhi e rispondete con coerenza, laddove richieda il vostro aiuto.

Lodatelo o premiatelo quando ha un comportamento virtuoso…ovvero se non allunga le mani!

Importante rivolgersi ad uno specialista per chiedere consigli, laddove queste attente e costanti accortezze non funzionino e soprattutto se tale aggressività si protrae col passare degli anni. Già a 6 anni, il bambino ha altri mezzi per comunicare i propri sentimenti ed il picchiare non va più assolutamente accettato. Ma più cresce e maggiore è la probabilità che l'aggressività del ragazzo nasconda problematiche serie, quindi da non trascurare.

Non sono ancora arrivata all'età critica dell'adolescenza con i miei figli, ma devo dire che di base queste "regole" che ho sempre seguito, catturate da vari libri di esperti psicopedagogisti, finora hanno funzionato. E nel vostro caso?

Foto: Flickr

A cura di Cinzia Iannaccio, Giornalista professionista iscritta all'Albo dal 2007, blogger, specializzata nel settore della salute e del benessere.
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