Si’ alla tinta, anche dopo l’estate

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Si’ alla tinta, anche dopo l’estate

05-09-2011 - scritto da Viviana Vischi

Sole e mare hanno stressato i capelli? Non per questo bisogna rinunciare a tingerli, ravvivarne i riflessi o coprirne la ricrescita...

Ok alla tinta dopo l'estate, a patto di usare i prodotti giusti, anche fai-da-te

Si’ alla tinta, anche dopo l’estate Al mare i capelli sembravano così luminosi e pieni di vitalità... Poi torniamo in città e, d’improvviso, appaiono spenti, opachi, privi di tono. Ecco il motivo: il sole, se da un lato ha regalato loro bei riflessi, dall’altro li ha sfibrati e disidratati. Le squamette che li rivestono si sono scompaginate e così la superficie non riesce più a riflettere la luce, rendendo opache e spente le ciocche. In più, dalla superficie non compatta fuoriesce acqua, causando un progressivo inaridimento della chioma.
La parole d’ordine da seguire appena rientrate dalle vacanze sono, dunque, idratare, ristrutturare, rigenerare. Ottimi shampoo, balsami, maschere, creme e sieri che nutrono in profondità. Ingredienti fondamentali le vitamine e i minerali che riparano le rotture e restituiscono compattezza alla fibra. In particolare, le vitamine arricchiscono il fusto capillare, donandogli corpo; assunte sotto forma di integratori, intervengono per compensare eventuali carenze alimentari che possono sfibrare i capelli.
Una volta scelto il trattamento di bellezza che fa al caso nostro, è arrivato il momento di sfatare un mito: quello per cui, per mantenere una capigliatura sana e vitale, sia necessario, soprattutto dopo gli stress a cui l’abbiamo costretta d’estate, astenersi dalla colorazione, dal coprire la ricrescita o i capelli bianchi, insomma, rinunciare ad avere una testa in ordine. Tutto falso, a patto di affidarsi a prodotti non aggressivi, che agiscano nel pieno rispetto della fragile fibra capillare e che siano privi di componenti chimici che rovinano le chiome e possono provocare reazioni allergiche.
I trattamenti più indicati in questi casi sono pratici da usare (si preparano facilmente, non colano e non sporcano), rapidi (basta al massimo mezz’ora per rinnovare l’aspetto) e in più contengono agenti trattanti (come gli estratti naturali addolcenti) che, mentre colorano, aiutano a contrastare l’aridità e si prendono cura del capello.
Questo vale sia per le tinte sia per i balsami riflessanti: senza ammoniaca né ossidanti e a base di coloranti per lo più di origine naturale, questi si depositano in superficie regalando alla chioma riflessi luminosi e vengono eliminati gradualmente senza creare l’effetto ricrescita. In base alla componente schiarente o pigmentante contenuta, ravvivano il colore naturale o mantengono più brillante quello artificiale. Arricchiti con agenti idratanti e nutrienti, si possono usare tranquillamente ogni quattro o cinque lavaggi.
Se abbiamo deciso di puntare al fai-da-te e, soprattutto, se non siamo più delle ragazzine, attenzione al colore: se è troppo scuro, indurisce i tratti; se è troppo chiaro e uniforme, appesantisce il viso. In generale, le tinte “piene” creano un effetto “parrucca” e invecchiano. Meglio un gioco di riflessi brillanti che movimenta e ringiovanisce l’insieme.
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Capelli, caduta dei capelli




A cura di Viviana Vischi, Giornalista professionista iscritta all'Albo dal 2002, Direttore Responsabile di diverse testate giornalistiche digitali in campo medico-scientifico.
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ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.



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