Una possibile soluzione all'HIV

Facebook Twitter Google Pinterest YouTube

Una possibile soluzione all'HIV

02-01-2014 - scritto da urologo andrologo

Un potente antinfiammatorio pronto a combattere l'HIV

Soluzione per combattere l'HIV: un antinfiammatorio. Quanto è efficace?

I ricercatori del Gladstone Institutes hanno scoperto il meccanismo che “uccide” le nostre cellule del sistema immunitario T CD4 predisponendo quindi all’attacco virale da HIV e all’AIDS.

Tra l’altro è stato individuato un farmaco antiinfiammatorio che riesce a bloccare ed impedire la morte di queste importanti cellule del sistema immunitario.

Si sta pianificando un trial in fase due da testare su persone sieropositive.



La protagonista è una proteina chiamata IF116 che è in grado di riconoscere i frammenti di DNA di HIV all'interno delle cellule immunitarie colpite da una infezione detta abortiva, cioè dove il virus non si replica ma fa cofidicare e produrre alcune proteine. In queste cellule colpite si viene ad attivare un enzima chiamato caspasi-1 in grado di creare un processo di piroptosi, cioè una forma di infiammazione “infuocata” che porta a morte cellulare. Questo processo ripetitivo porta alla lunga alla morte cellulare.
Negli studi che si stanno approntando, si sta testando un potente antinfiammatorio in grado di bloccare la caspasi-1 rompendo il ciclo cellulare di infiammazione/morte.



Questo era il meccanismo già evidenziato nel 2010 in uno studio che evidenziava come l HIV provasse a infettare le cellule immunitarie inducendo queste a una forma di suicidio con la finalità di proteggere l’organismo e portando quindi al collasso immunitario con cui si identifica l’AIDS.

In teoria la proteina IK116 , un sorta di sensore del DNA, che ho nominato all’inizio dell’articolo, invia segnali all’enzisma caspasi-1 che a sua volta attiva il processo di “ morte cellulare infuocata” la piroptosi.



Se, come promesso, un potente antiinfiammatorio potesse bloccare l’attività di tale protein,a avremmo fatto un passo in avanti nella cura di tale patologia, abbassando anche la resistenza agli antivirali.

Compito dell’andrologo sensibilizzare sempre i propri pazienti al rispetto della propria salute, anche con regole sul comportamento sessuale.

Gli studi, pubblicati su Nature e su Science, sono intitolati rispettivamente: Cell death by pyroptosis drives CD4 T-cell depletion in HIV-1 infection; IFI16 DNA Sensor Is Required for Death of Lymphoid CD4 T Cells Abortively Infected with HIV.
Categorie correlate:

Malattie, cure, ricerca medica




Dott. Andrea Militello
Urologo Andrologo
www.urologia-andrologia.net
www.andrologiamilitello.it

Profilo del medico - urologo andrologo

Nome:
Andrea Militello
Comune:
Viale Libia 120 Roma - Viale T. Morroni 14/16 Rieti - Via Papa Giovanni XXI 23 Viterbo
Azienda:
Studio Privato
Professione:
Medico specialista Urologo Andrologo
Specializzazione:
Urologia, Andrologia, Ecografia apparato urogenitale
Contatti/Profili social:
email sito web facebook google plus


Articoli che potrebbero interessarti

Ecocuore: a cosa serve, quando si deve fare

Ecocuore: a cosa serve, quando si deve fare

28/09/2021. Il cuore rappresenta l’organo centrale del nostro apparato circolatorio. È posizionato all’interno della gabbia toracica, a sinistra, e assolve alla fondamentale funzione di inviare e ricevere il sangue tramite i vasi...

Forumsalute.it © UpValue srl Tutti i diritti riservati.
C.F., P. IVA e Iscr. Reg. Imprese Milano n. 04587830961   |  Privacy   |  Cookie   |  Chi Siamo