10 dolori misteriosi che non dovresti ignorare: #4 – Dolore al polpaccio
Un crampo, uno stiramento...non sempre il dolore al polpaccio è causato da quello che sembra.
Chi non ha mai provato dolore al polpaccio, magari dopo una bella corsa? In questo comune indolenzimento può nascondersi un problema serio.
Avere polpacci doloranti è spesso tipico del giorno successivo una buona corsa, una lunga salita in montagna o la sciagura metropolitana dell’ascensore rotto. Ma a volte il dolore al polpaccio - soprattutto quando non è collegato a qualsiasi tipo di lesione - può significare altro, che qualcosa non va ed è meglio non ignorarlo.
La gamba ha una rete di arterie e vene che muovono il sangue da e verso i muscoli ed il cuore. Le vene che possiamo vedere sotto la pelle sono chiamate vene superficiali, e portano il sangue dentro il muscolo stesso, attraverso le vene più profonde. Piccole valvole all'interno delle vene impediscono al sangue di scorrere nel modo sbagliato. Tuttavia, è possibile che si formino dei coaguli a causa della rottura di una vena, di danni ad una valvola o di un infortunio alla gamba. Si tratta di trombosi venosa profonda (TVP).
Molto spesso la trombosi si presenta senza manifestare segnali evidenti, ma tra i sintomi riconoscibili troviamo:
Gonfiore alla gamba, alla caviglia e al piede Rossore e aumento della temperatura nell’area colpita Dolore acuto proveniente dal centro del polpaccio, simile ad un crampo o ad uno stiramento
Il dolore è provocato dalla presenza del coagulo che causa un blocco del flusso sanguigno e provoca gonfiore.
È proprio la formazione di un coagulo di sangue - un evento chiamato embolia – l’aspetto davvero pericoloso della trombosi venosa. Il coagulo, infatti, potrebbe viaggiare attraverso tutto il corpo e bloccare un'arteria nel polmone - embolia polmonare - o nel cervello, causando un ictus. Questa eventualità non è molto probabile e di solito non accade, ma quando succede può, non solo causare danni molto gravi, ma essere addirittura mortale.
Chi potrebbe venir colpito da trombosi venosa profonda? Questa patologia è causata da diversi fattori, di tipo genetico o che riguardano le abitudini dei soggetti. Tra le cause che possono portare ad una trombosi troviamo infatti l’abitudine o necessità di stare seduti per tempi prolungati durante, ad esempio, lunghi viaggi in aereo o in auto; chi viaggia molto potrebbe quindi essere più soggetto a questo tipo di patologia. Sono però molti altri i candidati alla trombosi venosa profonda: chi è costretto a lunga degenza a letto, le donne in gravidanza (durante la quale aumenta la pressione delle vene all’interno del bacino e delle gambe), chi ha subito lesioni gravi o interventi chirurgici, le persone che hanno altri casi di trombosi in famiglia o che soffrono di insufficienza cardiaca, ecc…
In casi accertati di trombosi venosa profonda, i medici di solito prescrivono farmaci anticoagulanti e consigliano di tenere sotto controllo l’eventuale coagulo per assicurarsi che non stia crescendo.
Le persone con TVP in sovrappeso o che fumano dovrebbero cambiare stile di vita, in quanto entrambi questi fattori aumentano il rischio e la gravità di trombosi venosa profonda.
Nel prossimo articolo: dolore alla parte bassa della schiena