Gli acari, un nemico invisibile per le persone allergiche

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Gli acari, un nemico invisibile per le persone allergiche

25-02-2015 - scritto da Laura C.

Nonostante gli acari non si sentano, non pungano e soprattutto non si vedano, sono tra i maggiori responsabili delle reazioni allergiche.

Gli acari proliferano a milioni nelle nostre case provocando asma e allergie.

Gli acari, un nemico invisibile per le persone allergiche

Gli acari della polvere sono animaletti microscopici di lunghezza pari a 280 micron cioè vale a dire 0,28 mm. Per questo motivo sono praticamente invisibili ad occhio nudo e mai diremmo che in realtà, nelle nostre case, siamo letteralmente circondati da queste “bestioline”. In tutto il mondo se ne annoverano circa 150 specie e quelle che in modo particolare sono correlate all’asma vengono definite “acari della polvere”. Riescono a riprodursi molto velocemente, basta pensare che una nuova generazione di acari nasce ogni 3 settimane e che un adulto vive in media circa 80 giorni. Detto questo è facile intuire la loro cospicua presenza nelle nostre case.

Fattori come umidità e caldo non fanno che favorire la loro proliferazione e per questo motivo esistono dei semplici rimedi per contrastare la loro crescita e diminuirne la presenza. Sicuramente un primo passo da seguire è quello di ridurre l’esposizione agli allergeni nella camera da letto, da sempre la stanza più colpita.

Uno dei rimedi più efficaci è quello di utilizzare cuscini sintetici lavabili, che come le lenzuola, le coperte e i copriletti, possono subire trattamenti a 60° C (come un lavaggio a secco: valida alternativa) permettendo l’eliminazione dei residui lasciati dagli acari oltre che degli acari stessi.

Lo stesso discorso può valere anche per l’imbottitura dei materassi i quali possono contenerne quasi 2 milioni. La loro velocità di prolificazione non viene arrestata nemmeno in presenza di nuovo mobilio, occorre infatti solo 1 mese prima che questi ne siano infestati.

I semplici gesti di pulizia, come passare l’aspirapolvere o spazzare, non fanno altro che provocare il trasferimento nell’aria degli allergeni che, rimanendovi sospesi per 20-30 minuti, possono essere facilmente inalati, provocando quasi subito i sintomi dell’allergia che andranno a peggiorare nel momento in cui l’esposizione diventa prolungata e persistente.  

I soggetti ipersensibili reagiscono infatti in modo esagerato in seguito all’esposizione degli allergeni i quali invece risulteranno ben tollerati dalle persone non allergiche. Nei soggetti predisposti il contatto con gli allergeni scatena una reazione d'impulso che si traduce nei più comuni sintomi delle allergie: asma, tosse, arrossamento degli occhi con lacrimazione, congestione nasale e pressione al petto.

Per questo motivo è molto importante adottare ogni possibile accorgimento necessario a ridurre la presenza degli allergeni in casa.

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A cura di Laura C., Dottoressa in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, redattrice medico-scientifica dal 2013.
 

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ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.



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