Aderenza alla terapia: cos’è, perchè è importante e gli errori da evitare nel rapporto tra medico-paziente

L'assenza di aderenza alla terapia è uno dei principali meccanismi di mancata efficacia della terapia farmacologica

L’aderenza alla terapia consiste nell’accettazione da parte del paziente del progetto terapeutico prescritto dal medico.
L'assenza di aderenza alla terapia rappresenta uno dei principali meccanismi di mancata efficacia della terapia farmacologica; è il fallimento del paziente che non vede miglioramenti e del medico che non è riuscito nel suo intento.

Quando un paziente non è aderente ne escono un po’ tutti sconfitti, per questo è importante discutere, studiare, personalizzare la terapia e non commettere errori nel procedimento.

In linea generale sono cinque gli sbagli più comuni, racchiusi in macro-categorie:

1. Problemi di comunicazione. È fondamentale che vi sia una corretta e chiara comunicazione tra medico e paziente. Parlare con troppi tecnicismi, in modo affrettato e senza motivazione è l’errore per eccellenza che può commettere un medico. In questo modo il paziente non capirà e non si sentirà coinvolto nel progetto terapeutico e non ci sarà aderenza alla terapia.

2. Costo elevato dei farmaci. È innegabile, con i tempi che corrono è difficile spendere tanti soldi per dei farmaci che in molti casi sono a carico delle famiglie. E’ bene che il paziente lo sappia e che non interrompa in corsa la terapia. Altrimenti non ci sarà aderenza alla terapia.

3. Percezione di inefficacia. Se il paziente non viene adeguatamente informato del fatto che in molti casi i benefici della terapia si sviluppano nel lungo periodo l’abbandonerà ritenendola non efficace. Non ci sarà aderenza alla terapia.

4. Paura di effetti collaterali. È sufficiente che vi sia una reazione negativa non preventivata dal medico che il paziente abbandonerà la terapia.

5. Stile di vita. Il paziente può, preso dai ritmi frenetici della quotidianità, dimenticarsi di prendere il medicinale e/o sbagliare posologia. In questo modo non ha senso praticare una terapia, che invece ha bisogno di costanza per poter essere efficace. Anche in questo caso non ci sarà aderenza alla terapia.

In sostanza, per una buona terapia è necessario che da una parte il medico spieghi, informi, motivi, si confronti con il paziente studiandogli una terapia ad hoc e dall’altra il paziente deve essere ricettivo e motivato. La motivazione psicologica e la forza di volontà sono sempre fondamentali per qualsiasi traguardo o obiettivo che si voglia raggiungere.

Il discorso, ovviamente, è prettamente personale e soggettivo ma nella maggior parte dei casi avviene proprio così.

E per voi quanto conta la variante "motivazionale" in una cura?

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A cura di Viviana Vischi, Giornalista professionista iscritta all'Albo dal 2002, Direttore Responsabile di diverse testate giornalistiche digitali in campo medico-scientifico.
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ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.