Allergia ai molluschi: sintomi, informazioni e terapie

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Allergia ai molluschi: sintomi, informazioni e terapie

03-07-2014 - scritto da Patrizia Frattini

Tutte le informazioni utili sull'allergia alimentare ai molluschi, animali soprattutto marini caratterizzati dall'assenza di uno scheletro

Sono oltre 110.000 le specie che rientrano nella categoria dei molluschi

Allergia ai molluschi: sintomi, informazioni e terapie Quando si parla di allergia ai molluschi ci si riferisce ad una allergia alimentare, ovvero ad una reazione immunitaria IgE mediata che l'organismo mette in atto quando vengono ingeriti questi alimenti.

La terapia per l'allergia ai molluschi, così come per ogni allergia alimentare, consiste nella scrupolosa eliminazione dalla dieta degli alimenti che scatenano l'allergia. Proprio per questo, è essenziale conoscere bene i molluschi e imparare a riconsocerli in tutte le loro forme.

Conoscere la proria allergia: classificazione dei molluschi

A un occhiata superficiale, una seppia, una lumaca e una vongola sembrano del tutto diverse, al punto da ritenere che non abbiano nulla in comune. Tutt'altro: le loro conformazioni e le loro strutture, infatti, sono tutte variazioni di uno stesso "piano" di base, che le fa rientrare nello stesso phylum del regno animale ("phylum" è un termine usato in zoologia per indicare un gruppo gerarchicamente superiore alla classe e inferiore al regno), quello dei molluschi.

Cercando di rendere semplice ciò che non lo è, ovvero la classificazione e la definizione delle specie animali, si potrebbe suddividere il gruppo (phylum) dei molluschi in:


  • Cefalopodi. Possono essere provvisti o privi di conchiglia interna. Rientrano in questo insieme il calamaro, il totano, la seppia, il moscardino o il polpo.
  • Gasteropodi. Fanno parte di questa categoria animali univalvi con conchiglia esterna, come chiocciole, lumache (di mare o di terra), patelle.
  • Lamellibranchi. Rientrano in questa categoria animali bivalvi con conchiglia esterna, come i mitili (ossia le cozze), le telline, le capesante, le vongole e le ostriche.

Altre allergie e allergie crociate

Tornando a parlare di allergia, è bene dire che l'allergia ai molluschi spesso si presenta in associazione all'allergia ai crostacei. Alcuni soggetti allergici ai crostacei, infatti, devono evitare anche i molluschi, altri, invece, possono tranquillamente consumare molluschi ma non crostacei, e viceversa. Tutto dipende dal tipo di proteina che scatena l'azione dell'istamina, ovvero la reazione allergica.

Una curiosità ormai piuttosto nota è la presenza di reazioni crociate per cui chi è allergico agli acari della polvere spesso soffre di reazioni avverse anche in seguito al consumo di crostacei o molluschi.

Allergia ai molluschi: sintomi e diagnosi

I sintomi di una allergia ai molluschi sono quelli tipici di ogni allergia alimentare e possono comprendere tutti o alcuni dei seguenti sintomi: orticaria o eczema, formicolio alla bocca, difficoltà nella respirazione, senso di oppressione al torace, gonfiore della gola. Nei casi più gravi può sopraggiungere uno shock anafilattico. In questi casi è vitale intervenire rapidamente con l'impiego di autoiniettori di epinefrina (adrenalina), che ci saranno stati prescritti dal medico dopo la diagnosi dell'allergia ai molluschi e la valutazione della gravità dell'allergia.

La diagnosi di una allergia ai molluschi, così come per ogni altra allergia alimentare, si effettua sottoponendosi a test cutaneo ed esame del sangue. Generalmente, inoltre, il medico chiede al paziente informazioni in merito alla anamnesi familiare (presenza di patologie simili in famiglia) e, in casi complicati, richiede di tenere un diario alimentare in cui si annotao gli alimenti consumati ed eventuali reazioni e sintomi.

Foto: Wikimedia Commons
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A cura di Patrizia Frattini aka Rockcopy, copywriter e Giornalista pubblicista iscritta all'Albo dal 2012, da anni attiva (anche, ma non solo) nel settore dell’informazione scientifica e divulgativa.
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ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.



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