Allergia al sedano e allergie respiratorie: spesso sono correlate

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Allergia al sedano e allergie respiratorie: spesso sono correlate

16-05-2014 - scritto da Patrizia Frattini

L'allergia al sedano spesso si presenta in associazione ad allergie ai pollini di betulla e ambrosia. Ecco sintomi e indicazioni utili.

In alcuni casi solo il sedano crudo provoca allergia, in altri occorre evitare anche quello cotto

Allergia al sedano e allergie respiratorie: spesso sono correlate Meno conosciuta rispetto alle allergie all'uovo, a latte e lattosio o ad arachidi e frutta secca, l'allergia alimentare al sedano è una tra le più diffuse e si presenta spesso in associazione ad allergie respiratorie al polline di ambrosia o di betulla (allergie crociate).

Generalmente, nel caso in cui questa allergia alimentare si presenti in associazione ad una allergia al polline di betulla a non venire tollerato e provocare la reazione allergica è esclusivamente il sedano crudo, mentre rimane possibile consumare il sedano cotto. Nei soggetti in cui, invece, l'allergia al sedano si presenti associata ad una allergia al polline di ambrosia è invece più frequente che la reazione allergica si scateni sia in caso di ingestione di sedano crudo che a seguito della cottura.

I sintomi di una allergia al sedano sono quelli tipici di una allergia alimentare e comprendono: secchezza, prurito, bruciore del cavo orale (sindrome orale allergica), orticaria, nausea, vomito e problemi all'apparato digestivo, dispnea, vertigini o senso di soffocamente, shock anafilattico nei casi più gravi.

Alla prima comparsa dei sintomi in associazione con il consumo di questo alimento è bene consultare uno specialista per arrivare ad una diagnosi precoce e corretta e per essere quindi in grado di prendere subito le adeguate contromisure e di seguire le giuste terapie.

Naturalmente il primo accorgimento da adottare a seguito di una diagnosi di allergia al sedano è quello di evitarne il consumo. Per fare questo è bene leggere sempre con attenzione le etichette dei prodotti che si acquistano poiché, anche neiprodotti in cui la presenza di sedano non è evidente, potrebbero essere presenti della tracce dovute al processo di elaborazione o al fatto che nello stesso stabilimento vengono lavorati anche prodotti contenenti sedano.

Per legge, la presenza di tracce deve essere indicata in etichetta nel caso in cui superi la quantità di 1g ogni chilo di prodotto. Attenzione, in particolare, all'acquisto di ministre e brodi, prodotti pronti, miscele di speze, salse e condimenti per insalate.

Foto: Flickr.com
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A cura di Patrizia Frattini aka Rockcopy, copywriter e Giornalista pubblicista iscritta all'Albo dal 2012, da anni attiva (anche, ma non solo) nel settore dell’informazione scientifica e divulgativa.
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