Allergia o reazione avversa a un farmaco? Ecco come distinguerle
Non tutte le reazioni avverse a un farmaco sono di origine allergica: ecco come scoprire se si tratta di allergia
Differenze tra reazioni avverse ai farmaci e allergie
Il crescente consumo di farmaci in anni recenti ha portato con se anche un aumento delle reazioni avverse ai farmaci (RAF) che colpiscono ad oggi una percentuale compresa tra i 2% e l’8% della popolazione, portando nel 3-5% dei casi anche a ricoveri ospedalieri. Ma non tutte le RAF sono provocate da una allergia al farmaco o ai suoi componenti, anzi: soltanto il 10% delle RAF deriva da un meccanismo di origine allergica.Ma cosa distingue una reazione allergica a una farmaco da una RAF dovuta ad altre cause? Prima di tutto, il tempo di reazione: spesso infatti una reazione dovuta ad allergia non si presenta alla prima somministrazione del farmaco ma solo dopo una seconda assunzione. Questo accade perché con la prima assunzione l’organismo si sensibilizza al farmaco e produce gli anticorpi responsabili dell’allergia che con la seconda somministrazione entrano in azione scatenando i sintomi: prurito, bolle, eruzioni cutanee e, in alcuni casi più gravi, anche cali di pressione, rigonfiamento del viso, difficoltà nella respirazione e bruschi cali di pressione.
Secondo recenti statistiche le RAF colpiscono più frequentemente le donne rispetto agli uomini e sono più frequenti nella fascia di età tra i 20 e i 40 anni mentre sono rare tra i bambini o gli anziani.
Foto: Flickr.com
A cura di Patrizia Frattini aka Rockcopy, copywriter e Giornalista pubblicista iscritta all'Albo dal 2012, da anni attiva (anche, ma non solo) nel settore dell’informazione scientifica e divulgativa.
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