Allergie autunnali, come riconoscerle

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Allergie autunnali, come riconoscerle

21-09-2015 - scritto da Paola Perria

In autunno è facile confondere i sintomi delle allergie respiratorie con quelli del raffreddore e degli altri malanni di stagione.

Starnuti e naso che cola? Attenzione ai pollini d’autunno.

Allergie autunnali, come riconoscerle

Siamo abituati a pensare che le allergie respiratorie ai pollini insorgano solo in primavera, e al massimo in estate, e che se improvvisamente iniziamo a starnutire o i nostri occhi diventano rossi e lacrimano in autunno, allora ci siamo “beccati” il classico raffreddore. L’arrivo dei primi freddi e la mutazione del clima dopo l’estate favoriscono la proliferazione dei virus che causano influenza, sindromi parainfluenzali e naturalmente il raffreddore, ma non dobbiamo scordarci che, anche in questa stagione, in cui è più facile vedere alberi e piante che si spogliano delle proprie foglie, alcune, invece fioriscono. E riempiono l’aria di pollini. Pertanto, sebbene in percentuale minore rispetto alle allergie primaverili, esistono anche le allergie autunnali con gli stessi sintomi di tipo respiratorio.

 

Rinite o rinocongiuntivite allergica producono disturbi facilmente sovrapponibili a quelli dei un comune raffreddore, ma tra le varie caratteristiche che distinguono l'allergia dal raffreddore ce ne sono due che possono farci sospettare che il nostro malessere non sia opera di un virus:

  • La durata. Un comune raffreddore insorge da contagio aereo (inutile immaginare chi ce l’abbia trasmesso però, perché trattandosi di una infezione provocata da virus tra i più contagiosi, nei periodi di epidemia la “fonte” può essere chiunque, dovunque), e una volta scatenato raggiunge rapidamente un picco per poi risolversi nel giro di una settimana, massimo 10 giorni. La rinite allergica, invece, ha un andamento atipico perché gli attacchi si manifestano quando entriamo in contatto con l’allergene incriminato ma poi regrediscono quando siamo al chiuso o in zone dove la pianta a cui siamo allergici senza saperlo non è presente
  • I sintomi. Il raffreddore, oltre a provocare i disturbi nasali che ben conosciamo (congestione, formazione di muco, starnuti) produce anche altri sintomi come dolore alle ossa e i muscoli, senso di debolezza, talvolta leggero rialzo febbrile. La rinite allergica, invece, non provoca nulla di tutto ciò, ma può invece essere accompagnata da episodi di asma o dispnea

 

Ma quali sono le piante che fioriscono in autunno e che, quindi, potrebbero avere una relazione con i nostri disturbi respiratori? Ecco una lista delle principali:

  • Parietaria. Chi è allergico alla parietaria deve stare attento sia in primavera che in autunno (nei mesi di settembre e ottobre), perché questa pianta infestante simile all’ortica  che cresce spontaneamente anche sui cigli delle strade, nelle zone abbandonate e incolte  e sui muri delle nostre città, impollina due volte all’anno immettendo nell’aria microgranuli molto sottili che e una volta inalati scatenano importanti reazioni infiammatorie tra cui l’asma
  • Ambrosia. Diffusa soprattutto nel nord Italia (in particolare in Lombardia) in zone umide, ma anche lungo i bordi di strade e autostrade, questa pianta fiorisce tra fine agosto e tutto settembre
  • Graminacee: queste piante così comuni (sono quelle da chicco, come il grano, il mais e il riso), hanno due fioriture, di cui la seconda proprio nei primi mesi autunnali

Quando l’autunno, come spesso accade, è caldo, i sintomi allergici peggiorano, ed è solo con l’arrivo dei primi veri freddi che in genere si torna a stare meglio (raffreddori “veri” a parte). E’ quindi importante non sottovalutare i malesseri ricorrenti quando si esce di casa, e rivolgersi ad un bravo allergologo per sottoporsi ai test di rito. Se soffriamo di pollinosi autunnale, poi, potremmo essere predisposti anche a qualche altro tipo di allergia respiratoria, come quella alle muffe (anch’esse aumentano in autunno, a causa dell’umidità maggiore nell’aria), e agli acari della polvere.

La soluzione ottimale è rappresentata dal vaccino, disponibile per desensibilizzare dalla maggior parte dei pollini che causano le reazioni avverse del sistema immunitario, ma all’occorrenza, in fasi acute di rinite o di crisi asmatiche, si possono assumere i pratici ed efficaci farmaci antistaminici e cortisonici che spengono subito i disturbi infiammatori più fastidiosi. Ovviamente se siete all’oscuro del fatto di essere diventati allergici ai pollini d’autunno e pensate di aver preso il raffreddore, state attenti alle peculiarità dei sintomi, al momento della giornata in cui insorgono (i pollini hanno una massima concentrazione nell’aria al mattino e nelle ore centrali) e a quando si interrompono. E poi… correte dall’allergologo!

 

Foto | via Pinterest

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A cura di Paola Perria, Giornalista pubblicista iscritta all'Albo dal 2009, Master I livello in Gender Equality-Strategie per l’equità di Genere con tesi sulla medicina di genere.
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