Ritirata la app per sottoporre Barbie alla chirurgia estetica

La protesta del web porta al ritiro di un gioco per bambine online

Barbie ancora una volta si ritrova al centro di tante polemiche e discussioni. Stavolta però non è colpa sua, o meglio dell’originale mitica bambola della Mattel, ma di una App per telefonini e tablet che di lei ha preso il nome: un gioco destinato alle bambine dai 9 anni in su che consiste nel sottoporre a liposuzione la pupazzina con i chili di troppo. Agghiacciante!

Vi dico subito che dopo un intenso tam tam di proteste via twitter Google play e la Apple attraverso le quali il gioco veniva scaricato, hanno deciso di ritirarlo, ma il disgusto che ho avuto stamane nel leggere questa notizia è stato tale che non ho potuto non parlarne con voi.

Partiamo dall’inizio. Il gioco si chiama "Plastic Surgery & Plastic Doctor & Plastic Hospital Office for Barbie Version ". L’ambientazione quindi non è una boutique dove cambiare vestiti alla bambola di nome Barbie (volutamente scelto per attirare più download???) o il parrucchiere dove scegliere l’acconciatura, ma una clinica specializzata in chirurgia plastica.

Non ci trovo nulla di divertente o vagamente rilassante per una ragazzina e neppure di educativo, anzi: solo un aspetto fortemente diseducativo!

Che Barbie sia sempre stata filiforme e per questo criticata in quanto rappresentante di una fisicità irreale e dunque istigante all’anoressia, non è una cosa che ho mai molto condiviso: ho giocato con queste bambole fino almeno ai 12 anni e non mi sono mai creata il problema della linea mia o della mia bambola!

Di certo però i tempi sono cambiati: noi genitori siamo diventati più attenti a queste problematiche perché gli input che i nostri figli ricevono in tal senso sono troppi (non solo la Barbie) ed un pochino esageriamo in questo, vedendo problemi che non ci sono e facendoli diventare reali. Ma... nulla contro l'adulto che sceglie di fare la liposuzione .....come si può invitare una bambina di nove anni a risolvere i chili di troppo (già è un problema che un gioco non dovrebbe affrontare) con la chirurgia estetica?

Dove stanno i discorsi sulla sana alimentazione, equilibrata, l’attività sportiva, gli stili di vita salutari, l’educazione alla convivenza con le forme rotonde e piacevoli, necessaria (tra le varie cose) all’autostima di una bimba che cresce?

Da nessuna parte....Secondo quanto si legge nella foto allegata nella descrizione del gioco:

"Questa sfortunata ragazza ha diversi chili di troppo e nessuna dieta può aiutarla. Nella nostra clinica può trovare una soluzione chirurgica, denominata liposuzione, che le permetterà di diventare magra e bella. Basteranno qualche taglio nelle aree più problematiche e l'aspirazione del grasso in eccesso. La operiamo, dottore?".

A sollevare il finimondo l’associazione inglese Everyday Sexism che è riuscita a far ritirare dal mercato il gioco (almeno per ora). Ma io mi domando: come ci è arrivato online? Chi ha inventato una App di questo tipo? Con quali obiettivi? E chi gliel’ha poi acquistata e promossa? Da quello che ho letto (Indipendent) il gioco, rilasciato da Corina Game ed accolto su iTunes e Google Play, sarebbe stato scaricato da circa 1 milione di utenti, prima di essere bloccato su richiesta di genitori e pedagogisti infuriati. Ma nel frattempo quanti danni avrà fatto?

Care amiche, tempo fa ero incappata in un giochino apparentemente innocente scaricato sul cellulare di mia figlia e che parlava di salvare la vita ad un simil pulcino (con tutta la responsabilità e l’ansia del caso per una bimba di 10 anni) e mi sono preoccupata, invitando la mia creatura ad evitare tali giochi e spiegandogliene i contenuti: per fortuna preferisce la lettura e quella è stata solo una fase passeggera ….ma chissà se anche lei, mentre credevo che vestisse le bambole, in realtà gli faceva la liposuzione? Aiuto. Non ho parole. Voi? Che ne dite?

Foto: EveryDay Sexism

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A cura di Cinzia Iannaccio, Giornalista professionista iscritta all'Albo dal 2007, blogger, specializzata nel settore della salute e del benessere.
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