Artrite reumatoide, terapia e farmaci biologici
L'artrite reumatoide e i farmaci che possono tenerla sotto controllo
Tenere sotto controllo l'artrite reumatoide, con quali farmaci?
Non esiste purtroppo una cura definitiva per l’artrite reumatoide: non si può guarire, ma alcuni farmaci possono invece tenerla adeguatamente sotto controllo nel tempo, limitando l’infiammazione e quindi il sintomo principale (dolore) e contribuendo a prevenire gli eventuali danni alle articolazioni. Oltre ai medicinali di vecchia generazione ce ne sono anche di più recenti, noti come farmaci biologici.Purtroppo però l’artrite reumatoide è una malattia cronica ed i medicinali in uso possono avere effetti collaterali, soprattutto sul lungo termine d’utilizzo. E’ per questo motivo che una volta fatta la diagnosi i medici tendono a suggerire una terapia iniziale con medicinali a basso impatto. Ma tutto dipende dalla situazione in corso: in taluni casi è necessario intervenire da subito con terapie forti e/o combinate da più medicinali.
Per combattere i sintomi si usano inizialmente i Fans (Farmaci anti-infiammatori non steroidei) anche da banco come l’ibuprofene ed il naproxene, o altri su prescrizione: riducono dolore ed infiammazione. Tra gli effetti collaterali si possono sviluppare: acufene, disturbi di stomaco, problemi al cuore, al fegato e ai reni. C’è poi il cortisone (farmaco steroide), contro infiammazione e dolore anch’esso, ma con diversi effetti: problemi alle ossa, cataratta, diabete ed aumento di peso.
In taluni casi si utilizzano immunosoppressori (nell’artrite reumatoide il sistema immunitario è fuori controllo), ma possono rendere il paziente suscettibile ad infezioni virali e batteriche.
Esiste poi una vasta classe di medicinali antireumatici, noti come farmaci di fondo (DMARDs). Tra questi troviamo: metotrexato (Trexall), leflunomide (Arava), idrossiclorochina (Plaquenil), sulfasalazina (Azulfidine) e minociclina (Dynacin, Minocin, altri). Efficaci, sono diversi tra loro. Anche questi possono avere degli effetti collaterali più o meno gravi.
Nel caso queste terapie non funzionassero si può procedere con i cosiddetti farmaci biologici: l’infliximab (Remicade®), l’etanercept (Enbrel®), adalimumab (Humira®) anakinra (Kineret®). Funzionano laddove non arrivano gli altri ritrovati, ma anche con queste innovative terapie bisogna stare attenti: possono rendere l’organismo particolarmente suscettibile a gravi infezioni, insufficienza cardiaca congestizia e cancro. E' importante riportare al medico curante ogni nuovo disturbo che si verifica nell'assunzione di questi prodotti medicinali.
La lista dei farmaci che possono essere utili è ancora piuttosto lunga in caso di artrite reumatoide e solo il medico specialista potrà optare per la giusta terapia del momento, sempre più personalizzata in base al paziente e ai suoi sintomi, valutando rischi e benefici. In genere consiglierà anche esercizi fisici e fisioterapia per mantenere le articolazioni flessibili, oltre che l’ausilio di alcuni strumenti per semplificare i gesti quotidiani in caso di dolore forte alle mani (ad esempio dei particolari strumenti per aprire i barattoli), acquistabili nei negozi di oggetti medicali. Con il giusto approccio si potrà convivere con l'artrite reumatoide mantenendo un'adeguata qualità della vita.
Foto: Cogdog per Flickr