Badante convivente: contratto, quanto costa e come sceglierla
Stai cercando una badante per assistere un famigliare? Vediamo insieme cosa prevede il contratto badanti e come scegliere una professionista fidata.
SafeCare24 offre i suoi consigli per selezionare la miglior badante per assistere una persona anziana, malata o non autosufficiente.
Quando i nostri cari invecchiano possono avere bisogno di assistenza, a volte anche sulle 24 ore. A seconda delle condizioni di salute e di autosufficienza della persona anziana le necessità di sostegno possono variare molto. In molti casi i famigliari non possono assistere un anziano non autosufficiente, che fa difficoltà cioè a svolgere tutte quelle piccole attività quotidiane che fino a prima risultavano semplici e scontate. Si potrebbe aver bisogno di assumere una badante.
Dalla cura della propria igiene alla preparazione dei pasti e lo svolgimento delle faccende domestiche: la terza età avanzata può portare con sé enormi difficoltà nell’autonomia. Spesso capita che le persone anziane rimangano sole in una casa prima condivisa con partner e figli. Per i famigliari, l’idea di lasciare da solo un anziano potrebbe generare preoccupazioni e sensi di colpa.
Sono sempre più gli anziani che non accettano l’idea di abbandonare la loro dimora per entrare in una casa di riposo o una struttura per anziani. D’altra parte anche per i famigliari spesso non è facile da accettare un cambiamento così grande. La soluzione migliore in molti casi è quindi l’assunzione di una badante e in particolare di una badante convivente che assista continuativamente la persona anziana.
BADANTE CONVIVENTE: CONTRATTO E ASSUNZIONE
La figura della badante, compresa quella della badante convivente, rientra nell’ambito dei collaboratori domestici. Per fornire quindi alla persona anziana un’assistenza in convivenza occorre assumere una badante con regolare contratto di lavoro una persona con la quale verrà stipulato un patto nel rispetto delle leggi vigenti e concordando orari e mansioni. Per assumere una badante occorre rivolgersi ad un professionista: bisognerà infatti selezionarla, redarre e stipulare un contratto.
Ecco le fasi per l’assunzione di una badante convivente:
1) La selezione. E' la fase fondamentale prima dell’assunzione. Per trovare la migliore badante convivente nella propria zona spesso le persone ricorrono al passaparola, ai siti per annunci su internet, ma ci si può anche rivolgere agli uffici per l’impiego pubblici e alle agenzie ufficialmente riconosciute per legge. Nel momento della selezione bisogna capire le reali qualifiche della persona, il livello di preparazione e soprattutto la possibile affinità con la persona da assistere. Non dimentichiamo infatti che la badante convivente andrà ad assistere il nostro caro a tempo pieno e la sintonia tra le due persone è fondamentale. È essenziale concordare preventivamente quali saranno i termini del contratto e le patologie della persona di cui bisognerà prendersi cura.
2) La definizione del contratto badante. Occorre definire nel dettaglio le voci del contratto per la badante: il livello di inquadramento, la retribuzione, la durata del contratto, i permessi settimanali, gli orari di lavoro, le mansioni e la situazione dell’alloggio. Questi dettagli fondamentali andranno messi per iscritto nella lettera d’assunzione. Più specifica è la lettera d’assunzione meno possibilità di contenziosi si potranno presentare.
3) La firma del contratto per la badante convivente. La lettera di assunzione va firmata in duplice copia, una per il datore di lavoro e una per il lavoratore. Va inoltre conservata una copia dei documenti del datore di lavoro e di quelli del lavoratore (carta d’identità, codice fiscale, permesso di soggiorno valido nel caso di lavoratore extracomunitario). Affinché l’assunzione sia effettiva bisogna presentare una comunicazione ufficiale all’INPS. La badante potrà iniziare a lavorare un giorno dopo la stipula del contratto. Nel caso la badante scelta sia extracomunitaria ne va comunicata l’assunzione anche allo Sportello Unico. Infine bisogna presentare alla Questura la comunicazione di cessione di fabbricato in cui si notifica il trasferimento della badante convivente nella casa.
4) Adempimenti periodici. Il datore di lavoro, spesso un famigliare della persona anziana, ha l’obbligo di presentare la busta paga alla fine di ciascun mese, indipendentemente dal giorno dell’assunzione. La busta paga va consegnata alla badante e una copia firmata va conservata dal datore di lavoro, assieme ad una copia del mezzo di pagamento. Vanno anche versati i contributi trimestralmente.
ASSUMERE UNA BADANTE CONVIVENTE: LA SCELTA MIGLIORE
Assumere una badante convivente per l’assistenza anziani a domicilio non è un compito semplice. Spesso i famigliari dell’anziano sono infatti molto occupati e la gestione del contratto per la badante, del processo di selezione e il disbrigo delle varie burocrazie possono aumentare uno stress già presente ed elevato.
Il primo scoglio da superare, infatti, è la fiducia. Come fidarsi di una badante assunta sulla base del semplice passaparola o di un annuncio privato? Per la maggior parte delle persone anziane non è semplice far entrare una persona nella propria intimità, affidarsi nelle mani di una persona estranea, vederla vivere nella propria casa. E questo può essere un problema anche per i famigliari.
È importante scegliere professioniste referenziate, fidate e qualificate che si trovino in sintonia con l’anziano e che abbiano un modo di porsi adeguato. Per selezionare e assumere una badante è quindi opportuno rivolgersi a un professionista capace di scegliere la persona migliore da affiancare all’anziano.
L’alternativa migliore è quella di affidarsi a un servizio privato qualificato che disponga di badanti e badanti conviventi. Il vantaggi si possono riscontrare in ogni fase dell’assunzione della badante. Ecco una lista dei vantaggi su consiglio di SafeCare24, un progetto gestito da un team di medici di fama internazionale che seleziona i migliori professionisti per l’assistenza domiciliare in tutta Italia:
1) Selezione. Non è facile scegliere la miglior badante convivente. Come ci si fa a fidare? Sono moltissime le persone che hanno avuto brutte esperienze con una badante. Una volta stipulato il contratto per la badante, è difficile rescinderlo o rinegoziarne i termini. Appoggiandosi invece a un servizio di esperti, verrà fornita la miglior badante referenziata per assistere il proprio famigliare. In caso una badante non si dimostri affine alla persona da assistere anche solo per carattere o modo di porsi, si potrà negoziare con l’ente o la cooperativa la sua sostituzione.
2) Contratto. Tutte le pratiche burocratiche vengono ovviamente gestite dall’ente privato o dalla cooperativa che eroga il servizio. Si risparmia tempo e stress!
3) La firma del contratto. Assunzione, retribuzione e obblighi fiscali vengono assolti dall’ente privato che semplifica l’iter per i famigliari dell’anziano che necessita di un’assistenza in convivenza.
4) Adempimenti. I famigliari non dovranno conservare documenti e liquidare buste paga, non servirà appoggiarsi a consulenti o commercialisti.
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A cura di Viviana Vischi, Giornalista professionista iscritta all'Albo dal 2002, Direttore Responsabile di diverse testate giornalistiche digitali in campo medico-scientifico.
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ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.