Basta con la palestra, per dimagrire è meglio…il letto

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Basta con la palestra, per dimagrire è meglio…il letto

17-02-2010 - scritto da Viviana Vischi

Secondo un gruppo di studiosi americani, dormire bene aiuta a perdere peso quanto l’esercizio fisico. E’ una questione di ormoni

Dormire dormendo, è possibile? Secondo uno studio sì

16/01/2007 - Avete bisogno di riprendervi dagli stravizi delle feste e non ne potete più di diete da fame o sedute estenuanti di palestra, jogging e spinning? Per ritrovare la forma perduta mettetevi…a letto!
Dimagrire dormendo: un metodo facile facile di cui recentemente ha parlato un team di scienziati sull’International Journal of Obesity, e che in America è già una moda grazie al libro “Sleep away the pounds” (Perdi chili dormendo), della dietologa Cherie Calbom, pubblicato da Warner Books.
Andare a letto sempre alla stessa ora, via la tv dalla camera da letto e tutti a nanna presto, semplicemente bevendo meno alcolici e caffeina e spegnendo prima il computer: si chiamano strategie di igiene del sonno e secondo gli studiosi, oltre a dare una mano a chi soffre di insonnia, dovrebbero aiutare a smaltire i chili di troppo accumulati tra Natale, Capodanno ed Epifania. Secondo Jonathan Waitman, del Centro di Terapia del Peso al New York-Presbyterian Hospital, la privazione del sonno è un fattore che conta tra quelli che fanno metter su pancia mentre, al contrario, le ore passate sotto le coperte, riposando bene, possono aiutare a dimagrire.
Ma come è possibile? Dormendo non si consumano meno calorie? La prima risposta, la più banale, è che dormendo di più c’è meno tempo per mangiare. E, in effetti, secondo gli studiosi, le persone che riposano meno hanno, in genere, più voglia di assumere carboidrati e grassi durante il giorno rispetto a quelle che passano più tempo a letto. La risposta più scientifica è che sia tutta una questione di ormoni.
Lo aveva già anticipato l’Associazione italiana medici del sonno all’8° Congresso di Medicina Estetica svoltosi lo scorso autunno a Milano: nell’organismo agiscono due ormoni, la leptina e la grelina, il cui rilascio da parte della nostra biochimica è strettamente collegato al sonno. La leptina è l’ormone che frena l’appetito: in condizioni di privazione del sonno cala del 30% rispetto alla situazione di sonno normale e la conseguenza è un aumento dello stimolo della fame. Quando non dormiamo a sufficienza produciamo invece grelina, un ormone che stimola l’appetito e diminuisce la capacità di avvertire il senso di sazietà.
Insomma, l’insonnia offrirebbe un contributo decisivo alla sempre più spiccata e generale tendenza al sovrappeso: negli ultimi dieci anni, l’indice di massa corporeo medio è aumentato di un punto e mezzo, e si sono ridotte progressivamente anche le ore di sonno, passando dalle 8-9 ore di riposo, registrate negli anni ’90, alle 6-7 ore che si dormono in media oggi.
Secondo gli studiosi americani il sonno ristoratore dovrebbe essere equiparato all’esercizio fisico ai fini del dimagrimento perchè le ore passate dormendo sono l’anello mancante in molti programmi di controllo e di perdita del peso. Sarà vero? Quel che è certo è che per i più pigri la notizia è ghiotta e offre un motivo in più per poltrire a letto!
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Fitness, sport, attività fisica




A cura di Viviana Vischi, Giornalista professionista iscritta all'Albo dal 2002, Direttore Responsabile di diverse testate giornalistiche digitali in campo medico-scientifico.
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