Cancro al seno e farmaci intelligenti
Una nuova terapia contro il cancro con risultati speranzosi.
Sembra infatti che il farmaco intelligente impiegato in concomitanza con i trattamenti di chemioterapia tradizionali, riduca di circa il 50% il rischio che si ripresenti il carcinoma mammario in pazienti già operate per la stessa malattia.
E' attuale lo studio e maggiore attenzione sull'efficacia della terapiacon l'anticorpo monoclonale Trastuzumab più conosciuto come
herceptin, detto anche farmaco intelligente. I dati relativi all'efficacia di questa terapia sono stati
ricavati da due studi condotti negli Stati Uniti che hanno coinvolto
oltre 5 mila pazienti. Tutte le donne avevano delle neoplasie definite
HER-2 positive, rientranti in quelle ad alta malignità, che
rappresentano circa il 20-30% dei tumori mammari. Inoltre è stato
riscontrato un rischio di morte diminuito del 20% rispetto ai
trattamenti con la sola chemioterapia. Il farmaco viene
somministrato per via endovenosa e risulta ben tollerato nella
maggior parte dei casi. Le prime volte che si è sottoposti alla cura
con il farmaco, si potrebbero presentare alcuni effetti collaterali di
lieve entità come febbre con brividi, nausea e mal di testa. Alle
controindicazioni sopra citate se ne aggiunge un'altra per la quale
però la FDA ha deciso di ampliare lo studio. Sembra che l'uso
dell'herceptin nelle terapie, provochi un aumento di eventi
cardiovascolari gravi dall'uno percento collegato alla doxorubicina
(un farmaco usato per la chemioterapia) al tre quattro percento.
Quest'ultima controindicazione si è rilevata solo negli studi di fase III
(v. sotto). Il più delle volte è comunque reversibile, per bloccarla
basta interrompere il trattamento e instaurare un adeguato supporto
farmacologico. Gli studi di fase III sono degli studi terapeutici su
larga scala. Se la fase II fornisce risultati incoraggianti la fase III
coinvolge un numero più ampio di pazienti al fine di approfondire i dati
di efficacia, di valutare il dosaggio più opportuno, di monitorare gli
eventuali effetti collaterali su un campione statisticamente più
significativo. Per la maggior parte, gli studi di fase III sono di tipo
randomizzato e in doppio cieco e la loro durata è variabile a seconda
degli obbiettivi che la sperimentazione stessa si pone. Durante
questa fase viene sempre controllata con molta attenzione la
tollerabilità (insorgenza di effetti indesiderati e/o collaterali) del
farmaco. I farmaci che passano con successo la fase III della
sperimentazione ottengono l'autorizzazione per la
commercializzazione.
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Prof.ssa Virginia A.Cirolla
MD,PhD in Experimental And Clinical Research Methodology in Oncology Department of Medical and Surgical Sciences and Translational Medicine "Sapienza" University of Rome
National President A.I.S.M.O. ONLUS
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Profilo del medico - Prof.ssa Virginia A. Cirolla
