Celiachia, troppe donne senza una diagnosi

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Celiachia, troppe donne senza una diagnosi

28-04-2015 - scritto da Cinzia Iannaccio

Dieta Gluten Free: tante donne la fanno senza un reale motivo, troppe invece non la fanno perché non sanno di essere celiache. Un vero e proprio paradosso.

Se sospetti di essere intollerante al glutine, non fare di testa tua...

Celiachia, troppe donne senza una diagnosi

Ho scoperto l'esistenza della celiachia, più di 20 anni fa: una delle mie prime interviste sulla salute era rivolta ad una donna di circa 30 anni che aveva appena avuto la diagnosi di intolleranza al glutine pressocché casualmente. La sua seconda bimba era stata colpita da vomito e diarrea che non si fermavano con nulla e, condotta in un pronto soccorso pediatrico, era fortunatamente incappata in un medico che stava approfondendo gli studi su questa patologia. Da lì la conferma della diagnosi per la piccola paziente e i successivi controlli al resto della famiglia: positiva alla celiachia anche la sua mamma che, iniziata la cura gluten free, mi raccontò di essere "rinata" in uno stato di deciso benessere rispetto al passato.

Di fatto non ero l'unica a non aver ancora sentito parlare di celiachia. In Italia se ne cominciava ad avere conoscenza proprio in quegli anni. Pensate che  gli alimenti Gluten Free non erano facili da reperire, neppure in farmacia, e soprattutto non c'era ancora l'esenzione per il loro acquisto.

Oggi le cose sono molto cambiate: anche i supermercati vendono prodotti senza glutine, seppur costosi, su molte confezioni di alimenti c'è la specifica di sicurezza su eventuale contaminazione o meno e su internet impazzano le ricette gluten free, senza contare le pizzerie e i locali che hanno nei menù piatti specifici. E che dire delle feste di compleanno dei bambini? Le mamme sono sempre più attente e preparate se tra gli invitati c'è un bimbo celiaco!

A dirla tutta... conosco molte persone con celiachia ed altre che acquistano questi alimenti semplicemente perché li credono speciali o salutari. Così come conosco persone che sono state dal medico a farsi diagnosticare la celiachia e persone che, senza nemmeno una visita, nel dubbio hanno eliminato di netto il glutine dalla propria dieta. 

Insomma, negli anni la conoscenza e la vivibilità dell'intolleranza al glutine è decisamente migliorata, andando oltre le aspettative. La dieta Gluten Free è diventata quasi una moda, un qualcosa da praticare o di cui parlare, anche se non direttamente e concretamente celiaci. Questa è una vera e propria stramberia se si pensa che, secondo i dati del Ministero della Salute, su circa 600.000 casi stimati di persone affette da celiachia, oltre il 70% non sa di soffrirne! La situazione è paradossale: da un lato fioccano le persone che dicono di essere celiache senza nemmeno sapere se è vero o no, o di cosa si tratta realmente, dall'altro si contano migliaia di reali intolleranti al glutine che però non sanno di esserlo e perciò non si curano. 

Ebbene sì, nonostante il gran parlare di dieta senza glutine e di intolleranze, non c'è ancora un'adeguata conoscenza del problema, dei sintomi e delle modalità per fare la diagnosi. Questo vale soprattutto per noi donne, non solo perché la celiachia colpisce prevalentemente il genere femminile, ma anche perché comporta sintomi e complicanze per noi troppo spesso trascurati.

Sterilità, aborti ripetuti, scarso peso alla nascita dei bambini, endometriosi, menarca tardivo, menopausa precoce e conseguente osteoporosi precoce, così come le alterazioni del ciclo mestruale e anemia, sono sintomi che compaiono molto frequentemente nelle donne celiache non diagnosticate che, non sapendo della malattia, non seguono una dieta adeguata. Per porre l'attenzione su questi aspetti l'AIC (Associazione Italiana Celiachia) ha di recente anche redatto e diffuso una guida dal titolo "Donna e Celiachia" con l'intento di far conoscere meglio tali problematiche a tutti ed in particolare al genere femminile.

Siamo noi, fanciulle di ogni età, che dobbiamo essere attente ai segnali che il nostro organismo ci invia per poi richiedere una visita specialistica, al fine di arrivare ad una diagnosi di celiachia o di escluderla. Ma questo lo può decidere solo un medico che, una volta prescritti i test del caso e avuto un riscontro positivo, potrà anche dare le indicazioni dietetiche precise e valutare i miglioramenti. Perché se è vero che, con una dieta senza glutine, i sintomi problematici scompaiono, è altrettanto vero che questo vale solo nelle persone affette da celiachia! E' invece inutile e pericoloso il fai-da-te in tutti gli altri casi, cioè autoprescriversi una dieta di esclusione senza una reale necessità. Mai, dunque, sottoporsi a una rigida dieta senza glutine senza che questa l'abbia prescritta un medico.

Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito dell'AIC

Vi consiglio anche di scaricare la guida "Donna e Celiachia", il cui obiettivo è quello di aiutare le donne a riconoscere la celiachia, anche senza presentarne i sintomi tipici, in modo da andare dal medico senza perdere tempo.



A cura di Cinzia Iannaccio, Giornalista professionista iscritta all'Albo dal 2007, blogger, specializzata nel settore della salute e del benessere.
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ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.



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